LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni apre la stagione 24/25 del Teatro dell'Aquila di Fermo, 22/24 Ottobre 2024

Dal 22 al 24 NOVEMBRE 2024 I RAGAZZI IRRESISTIBILI, di Neil Simon. (.traduzione Masolino D’Amico) Con Umberto Orsini, Franco Branciaroli
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Una grande stagione di prosa per un grande Teatro, quello dell’Aquila di Fermo.

 Si consolida e cresce la proposta per la stagione 2024-25 - promossa dal Comune di Fermo con l’AMAT e il contributo di Regione Marche e MiC - passando da due a tre rappresentazioni per i nove spettacoli in abbonamento a cui si aggiungono quattro fuori abbonamento per un totale di trentuno appuntamenti.

Indiscusso maestro del teatro europeo Antonio Latella firma la regia de La Locandiera dal 22 al 24 ottobre affidandone l’interpretazione ad attori di grande maestria quali Sonia Bergamasco, Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Annibale Pavone, Gabriele Pestilli, Marta Pizzigallo. Gli straordinari Umberto Orsini e Franco Branciaroli si ritrovano insieme per dare vita dal 22 al 24 novembre a I ragazzi irresistibili di Neil Simon, un omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie. La regia è di Massimo Popolizio che ritrova nei due protagonisti quei compagni di strada con i quali ha condiviso tante esperienze tra le più intense e significative del teatro di questi anni. Max Giusti smette i panni del Marchese del Grillo e torna a indossare l’abito da mattatore dal 6 all’8 dicembre in Bollicine. Un Max inedito racconta al pubblico confessioni a cuore aperto in un clima di festa, con le immancabili bollicine.

È dedicato alla figura del ragionier Ugo Fantozzi, vera e propria maschera da commedia dell’arte inventata dalla penna di Paolo Villaggio – che ne è stato anche fortunato interprete – il racconto che sulla scena prende il volto di Gianni Fantoni dal 17 al 19 dicembre con Fantozzi. Una tragedia. Attraverso una scenografia prettamente ‘uditiva’, che si è avvalsa della collaborazione di Fabio Frizzi, compositore delle musiche dei film, Davide Livermore ha compiuto un’attenta selezione dai libri di Villaggio rispettando la poesia altissima e la comicità di cui il regista, scrittore e attore genovese, è stato capace. Ambra Angiolini, diretta da Giorgio Gallione, grazie alla scrittura limpida, poetica, teatralissima e immaginifica di Viola Ardone, in Oliva Denaro porta in scena dal 17 al 19 gennaio la storia di tutte le donne che ancora oggi pensano e temono di non aver scelta, costrette da una legge arcaica e indecente ad accettare un aguzzino e un violentatore tra le mura di casa. Una storia di ieri e di oggi, che parla di libertà, civiltà e riscatto.

Ferzan Ozpetek torna a teatro con il nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici, Magnifica presenza che giunge a Fermo dal 31 gennaio al 2 febbraio. Il regista, tra i più amati del nostro cinema, fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult portando con sé in questa avventura Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino ed Erik Tonelli, grandi protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto. Nel 2024 si festeggiano 50 anni dal mitico debutto di uno degli spettacoli più longevi e amati dagli italiani, Aggiungi un posto a tavola di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritto con Jaja Fiastri, musiche di Armando Trovajoli. Il Teatro dell’Aquila l’accoglie dal 14 al 16 febbraio.

Nel ruolo di Don Silvestro Giovanni Scifoni, attore stimato ed amato dal pubblico. Special guest Lorella Cuccarini nel ruolo di Consolazione. “La voce di lassù”, interpretata da Enzo Garinei per quattro stagioni, verrà mantenuta in suo onore. Andato in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, Gente di facili costumi è un testo considerato ancora oggi uno dei più eclatanti degli ultimi decenni. A portarlo in scena dall’11 al 13 marzo una coppia d’eccezione come Flavio Insinna e Giulia Fiume diretti da Luca Manfredi. La stagione in abbonamento volge al termine dall’8 al 10 aprile con Neri Marcorè nello spettacolo di teatro canzone diretto da Giorgio Gallione che fa rivivere sul palcoscenico La buona novella, album di Fabrizio De André pubblicato nel 1970 e costruito quasi nella forma di un’opera da camera con partitura e testo composti per dar voce a molti personaggi, Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo.

La stagione teatrale si arricchisce di quattro spettacoli fuori abbonamento. Il 14 e 15 gennaio attesissimo il musical Mare fuori, trasposizione teatrale della serie tv cult. Scritto da Cristiana Farina, Maurizio Careddu e Alessandro Siani, diretto da Alessandro Siani, il musical ha tra i suoi interpreti anche alcuni dei volti più amati della serie tv. Tra questi, Maria Esposito, per tutti Rosa Ricci, personaggio rivelazione e tra i protagonisti indiscussi di Mare fuori e il cantautore Andrea Sannino nel ruolo di Beppe Romano. Spazio alla danza il 24 gennaio con Cenerentola nell’esclusiva versione creata da Giorgio Madia per il Balletto di Milano. La stagione del Teatro dell’Aquila il 6 giugno vede in scena Europeana, un susseguirsi di scampoli, brandelli, flash dalla storia europea novecentesca del praghese Patrik Ourednik.

Una storia di mille storie, in cui si getta uno straordinario interprete come Lino Guanciale, avvolto dai frammenti musicali del fisarmonicista sloveno Marko Hatlak. Miti pop, vestiti sgargianti, primi videogames ma soprattutto divertimento e tanta musica 80 voglia di…”80. Il musical (data da definire), è un’occasione per riascoltare canzoni passate alla storia (Duran Duran, Wham, Europe, Whitney Houston, ma anche Ricchi e Poveri, Heather Parisi e tanti altri). Sul palco, insieme al protagonista Manuel Mercuri (performer, acrobata ballerino e content creator internazionale che vanta più di 38 milioni di follower tra Tik Tok, Instagram e YouTube), una compagnia di 10 scatenati performer. Lo spettacolo è nato da un’idea di Paolo Ruffini, scritto dalla mano esperta di Gianfranco Vergoni e come tutti i lavori della Compagnia dell’Alba ha la direzione musicale di Gabriele de Guglielmo e la regia e le coreografie di Fabrizio Angelini.

Nuovi abbonamenti dal 5 ottobre. Informazioni biglietteria del teatro 0734 284295, AMAT 071 2075880.

DAL 22 AL 24

OTTOBRE

 

 

 

di Carlo Goldoni

con Sonia Bergamasco, Marta Cortellazzo Wiel

Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti

Annibale Pavone, Gabriele Pestilli, Marta Pizzigallo

regia Antonio Latella

dramaturg Linda Dalisi

scene Annelisa Zaccheria

costumi Graziella Pepe

musiche e suono Franco Visioli

luci Simone De Angelis

assistente alla regia Marco Corsucci

assistente alla regia volontario Giammarco Pignatiello

produzione Teatro Stabile dell’Umbria

 

Penso a Café Müller di Pina Bausch. Penso ad una donna nata e cresciuta nella Locanda. Un luogo-mondo che accoglie infiniti mondi. 

Nel testo goldoniano il tema dell’eredità è il punto cardine di tutto.

Mirandolina seduta sul letto di morte del padre riceve in eredità la Locanda, ma anche l’ordine di sposarsi con Fabrizio, il primo servitore della Locanda. In questo credo che ci sia una inconsapevole identificazione del padre con il servo, come erede virtuale in quanto maschio. Più che un uomo per la figlia, il padre sceglie un uomo per la Locanda, un uomo pronto a tutto pur di proteggere la Locanda. 

Credo che Goldoni con questo testo abbia fatto un gesto artistico potente ed estremo, un gesto di sconvolgente contemporaneità: innanzitutto siamo davanti al primo testo italiano con protagonista una donna, ma Goldoni va oltre, scardina ogni tipo di meccanismo, eleva una donna formalmente a servizio dei suoi clienti a donna capace di sconfiggere tutto l’universo maschile, soprattutto una donna che annienta con la sua abilità tutta l’aristocrazia. Di fatto Mirandolina riesce in un solo colpo a sbarazzarsi di un cavaliere, di un conte e di un marchese. Scegliendo alla fine il suo servitore come marito fa una scelta politica, mette a capo di tutto la servitù, nobilita i commercianti e gli artisti, facendo diventare la Locanda il luogo da dove tutta la storia teatrale del nostro paese si riscriverà, la storia che in qualche modo ci riguarda tutti. Goldoni fa anche un lavoro sulla lingua, accentuando un italiano toscano. Per essere Mirandolina bisogna essere capaci di mettersi al servizio dell’opera, ma anche non fare del proprio essere femminile una figura scontata e terribilmente civettuola, cosa che spesso abbiamo visto sui nostri palcoscenici. Spesso noi registi abbiamo sminuito il lavoro artistico culturale che il grande Goldoni ha fatto con questa opera, la abbiamo ridimensionata, cadendo nell’ovvio e riportando il femminile a ciò che gli uomini vogliono vedere: il gioco della seduzione. Goldoni, invece, ha fatto con questo suo testamento, una grande operazione civile e culturale. Siamo davanti a un manifesto teatrale che dà inizio al teatro contemporaneo, mentre per una assurda cecità noi teatranti lo abbiamo banalizzato e reso innocente. La nostra mediocrità non è mai stata all’altezza dell’opera di Goldoni e, molto probabilmente, non lo sarò nemmeno io. Spero, però, di rendere omaggio a un maestro che proprio con Goldoni ha saputo riscrivere parte della storia teatrale italiana: parlo di Massimo Castri. Antonio Latella

Apertura, dal 22 al  24 NOVEMBRE 2024

 

I RAGAZZI IRRESISTIBILI

 

di Neil Simon

traduzione Masolino D’Amico 

con Umberto Orsini, Franco Branciaroli

e con Flavio Francucci, Chiara Stoppa, Eros Pascale, Emanuela Saccardi

regia Massimo Popolizio

Ufficio Stampa