Tennistavolo: la FITeT Sardegna si impone al Trofeo Coni in Costa Jonica
Comunicato Precedente
Comunicato Successivo
Forse nell’ambiente, sotto, sotto, si covavano sogni di gloria, ma per il resto del movimento è stata una piacevole sorpresa. La rappresentativa sarda della FITeT sale sul gradino più alto di una manifestazione nazionale, un traguardo bello, perché difficile da ottenere. Di certo è la prima volta nel Trofeo CONI, manifestazione cominciata nel 2014 e che assume un sapore particolare, quasi un premio nei confronti dei vivai sardi e al cambio di marcia impresso da allenatori sempre più preparati: già da un po’ infatti si ricominciano a vedere risultati concreti a livello nazionale. Una bella soddisfazione per il tecnico regionale Francesca Saiu che dal 2016 segue per conto del Comitato le evoluzioni delle giovani leve nostrane.
Festanti il presidente del comitato Simone Carrucciu e i componenti del consiglio Gian Luca Mattana, Francesco Maria Zentile, Michele Lai, Maurizio Muzzu. Si coccolano gelosamente questo trofeo che ha visto come protagonisti incontrastati Laura Alba Pinna (Tennistavolo Sassari), Luca Broccia (Tennis Tavolo Guspini), Maria Laura Mura e Federico Casula (Tennistavolo Sassari).
“Sono veramente molto felice di questo splendido e inaspettato risultato – dice Carrucciu – perché premia la costanza del Comitato nel sostenere l’attività del nostro settore giovanile. E soprattutto nell’aver dato fiducia al lavoro di Francesca Saiu e al suo staff, che non dà mai nulla per scontato e osserva con occhio esperto anche i dettagli più nascosti. Le mie congratulazioni vanno a lei e a Laura, Maria Laura, Luca e Federico per la bravura e la freddezza mostrata in campo. Inoltre voglio ringraziare il CONI Sardegna per aver organizzato a puntino la spedizione in Basilicata, facendo in modo che i nostri ragazzi potessero affrontare la competizione con la giusta concentrazione”.
IL PERCORSO NETTO
Dopo un lungo viaggio che dalla Sardegna li ha portati a Milano-Linate, Bari-Paese e infine nella costa Jonica della Basilicata i fantastici cinque affrontano la fase a gironi disputata nel PalaOlimpia di Pisticci (Matera) con due benauguranti successi (3-0) a scapito dei pari età under 15 di Trentino e Puglia. Negli ottavi di finale viene estromessa l’Umbria di misura, poi con l’analogo risultato ai danni del Friuli Venezia Giulia si arriva alle semifinali. Segue un altro 2-1 nei confronti della Toscana che apre le porte allo scontro al vertice, vinto per 3-0 sulla Liguria.
Tanto di cappello per il percorso immacolato di Laura Alba Pinna; perde una sola volta Luca Broccia, mentre le riserve Federico Casula e Maria Laura Mura vengono chiamate in causa in un solo match singolo, ma il loro rendimento è al 100%.
FRANCESCA SAIU: LA PASSIONE PORTA ANCHE A QUESTO
Hanno vinto i nerds! Non nasconde la felicità il tecnico regionale Francesca Saiu, anche camminando sotto la pioggia ionica; anche il telefono, umidiccio, viene riscaldato dai fiumi di attestazioni di stima che piovono incontrollati sulle sue messaggerie Non era per nulla preventivato vincere con una rappresentativa, quella della FITeT Sardegna che non è certo annoverata tra le più quotate quando si parla di manifestazioni nazionali giovanili.
Francesca, squadre maggiormente ostiche?
Tutte e nessuna. Le abbiamo affrontate con rispetto, senza nessun timore reverenziale ma evitando le spacconerie. Contro il Trentino, nella prima uscita, eravamo molto tesi e abbiamo rischiato tanto. È stato drammatico il doppio e il singolo femminile, poi siamo riusciti a vincerli. Anche con l’Umbria non è stato facile perché abbiamo perso nel singolo maschile.
In fondo ti aspettavi questo epilogo?
No, assolutamente. Dentro di me davo per certa la sconfitta con la Toscana in semifinale e pensavo a conquistare almeno il bronzo. Anche perché risultavamo essere leggermente più vulnerabili nel doppio misto dove Luca non si è mai trovato a proprio agio, anche nelle sue precedenti esperienze con le nostre rappresentative. Invece i ragazzi mi hanno sbugiardato e di questo sono felice.
Reazioni dei ragazzi?
Sono contenti, è una bella soddisfazione. Aver vinto in questa atmosfera da mini olimpiadi all’interno di un villaggio, a stretto contatto con tanta gente che pratica diverse discipline. È una soddisfazione che poi ti rimane impressa.
Chi ha fatto la differenza?
Sicuramente Laura Alba Pinna che figurava come la ragazza più forte tra quelle presenti. Quindi oltre a vincere le sue partite, portava tanta serenità anche all’interno del doppio misto, ciò senza nulla togliere ai meriti dei suoi compagni. E questo mi fa piacere perché finalmente vengono riconosciuti i valori del settore femminile che in passato risultava “oscurato” da quello maschile.
Come sei riuscita a motivare i tuoi atleti?
Credo che il dialogo sia una componente fondamentale. Sono riuscito a scuotere Luca quando si è sentito un po’ smarrito, mi ha ascoltato e siamo riusciti a trovare la chiave per riprenderci. Infatti poi è riuscito a battere un avversario che era avanti a lui in classifica.
Anche Laura ad un certo punto è entrata in campo contratta contro l’avversaria più pericolosa e stava facendo tutto il contrario di quello che le avevo consigliato. Poi però è stata brava ad ascoltarmi e tutto si è rimesso nei binari giusti.
Sensazioni del momento?
Sono felice perché questa formazione l’ho costruita io ed è formata da ragazzi e ragazze che conosco da anni e avevano già acquisito esperienze in questi contesti (fatta eccezione per Maria Laura che in campo si è comportata comunque benissimo). Per me è come se si completasse un ciclo. Fanno sempre bene le belle parole che amici e conoscenti mi stanno riservando dopo questo successo. Ti stimolano a continuare e a credere in quello che stai facendo. E ti riconoscono la passione che metti quotidianamente.
Altri pensieri
Ringrazio principalmente i ragazzi perché alla fine hanno vinto loro. Spero sia servito l’input che ho dato per acquisire questo risultato. Ringrazio il comitato che continua a darmi fiducia, sposando ancora il mio progetto iniziale. C’è ancora tanto da fare, dobbiamo prepararci per le prossime imminenti competizioni come il Trofeo Transalpino che ricalca molto questa competizione. Ringrazio anche me stessa, perché sono ancora qua che provo e continuo a dare il meglio di me.