Dimissioni Bandecchi, a Terni irrompe Italia dei Diritti

Italia dei Diritti torna a farsi sentire in Umbria dopo aver sfiorato nel 2015 una probabile elezione in consiglio regionale di un suo esponente ed essere stata ingiustamente esclusa dalle ultime consultazioni politiche senza che nessuno ne notificasse la ricusazione violando il diritto al ricorso, e si propone alle guida della città di Terni
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

12 febbraio 2024: Come un fulmine a ciel sereno arrivano le dimissioni di Stefano Bandecchi da sindaco di Terni. Tra chi gioisce per questa decisione e chi invece è rimasto attonito dall'annuncio a sorpresa dell'ex patron delle Fere, si inserisce il movimento dell'Italia dei Diritti che già in passato si è fatto conoscere nella regione umbra perché in procinto di partecipare alle consultazioni regionali del 2015, presentando una propria lista che fu poi ricusata. Carlo Spinelli responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro spiega quali sono le intenzioni future dell'IdD riguardo la situazione politica che si sta creando nella città umbra:" Inaspettate quanto tanto desiderate da molti, sono arrivate le dimissioni di Stefano Bandecchi da Primo Cittadino di Terni.

Diciamo subito che noi vorremmo che Bandecchi facesse un passo indietro e ritiri le sue dimissioni in quanto non giova a nessuno e soprattutto alla cittadinanza un comune commissariato per questo mi sento di dire che chi gioisce delle dimissioni di un Sindaco, dal punto di vista politico è un irresponsabile perché lascia la cittadinanza senza una guida per il tempo necessario che passerà tra la nomina del Commissario Prefettizio, alle nuove elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Ma andiamo ad analizzare - prosegue Spinelli - l'andamento delle elezioni dello scorso maggio. Stefano Bandecchi andò al ballottaggio in sfida con il candidato di centrodestra, coalizione che aveva guidato nel quinquennio precedente Terni, in svantaggio di circa quattromila voti. Ebbene nei quindici giorni che hanno separato il primo turno dal ballottaggio, Bandecchi riuscì non solo a colmare il divario, ma a vincere con tremila voti di scarto ottenendo ben seimila voti in più rispetto al turno precedente. Da dove sono usciti questi voti non è dato saperlo anche se si paventa l'idea che lo stesso centrosinistra, uscito sonoramente sconfitto da queste elezioni, abbia ufficiosamente appoggiato la candidatura di Bandecchi con la speranza che, una volta eletto Sindaco, avrebbe poi avuto difficoltà a governare la città con conseguenti dimissioni.

A meno di un anno questa prospettiva sembra essersi avverata e, a meno di ripensamenti dell'ultima ora, cosa che come detto noi ci auguriamo, la città ternana entrerà in una crisi amministrativa che bloccherà di fatto il comune e la città. A questo punto, visto che i politici locali sembrano pensare più alla poltrona che al bene di Terni e dei ternani, come movimento abbiamo deciso di dire la nostra e stiamo valutando la possibilità di presentare una lista con il simbolo Italia dei Diritti a Terni. In Umbria il movimento si era già fatto notare nel 2015 quando candidò l'imprenditore perugino Giampiero Prugni alla guida della regione, lista che poi lo stesso Presidente del movimento De Pierro fece in modo venisse ricusata, per il mancato rispetto degli accordi interni all'IdD da parte di alcuni candidati, Prugni in primis; e questo nonostante i sondaggi che davano il movimento al 3% con la concreta possibilità quindi di entrare nel consiglio regionale.

Ma a noi non interessano le poltrone ma il bene dei cittadini e quando questa intenzione viene meno per colpa di chi pensa solo al proprio interesse, preferiamo rinunciare allo scranno e continuare a fare la nostra politica anche dall'esterno delle istituzioni. Tra l'altro - va avanti ancora l'esponente IdD - lo scorso anno siamo stati privati della possibilità di partecipare alle elezioni politiche in quanto la nostra lista, presentata nel collegio maggioritario dell’Umbria per la Camera dei Deputati, è stata ricusata, a nostro avviso in maniera illegittima, senza che la ricusazione ci sia stata mai notificata impedendoci così di poter fare ricorso che avremmo sicuramente vinto e che ci avrebbe permesso, con molta probabilità, di eleggere una nostra rappresentante nonché cittadina umbra, alla Camera dei Deputati. Forse per qualcuno siamo scomodi ma noi andiamo avanti per la nostra strada cercando di fare una politica onesta e a favore del cittadino.

Tornando a Terni e alla crisi amministrativa che si è creata alla vigilia dei festeggiamenti per il Santo Patrono della Città, appreso delle dimissioni di Bandecchi abbiamo riunito il Direttivo Nazionale dell’IdD per fare una valutazione politica sull’accaduto ed è emersa all’interno del gruppo dirigente, la possibilità di poter presentare una lista con il simbolo dell’Italia dei Diritti per le prossime consultazioni amministrative. Il Presidente Antonello De Pierro ha proposto, durante la riunione – prosegue Spinelli – il sottoscritto quale candidato Sindaco per la città di Terni, sia perché vicino agli interessi dei ternani e a conoscenza degli stessi avendo ormai da tre lustri intrapreso una vita sentimentale con una donna di Terni, sia perché molto sensibile al tema ambientale e sappiamo come Terni soffra il problema inquinamento non solo per la presenza, che riteniamo necessaria, dell’acciaieria sulla quale si regge gran parte dell’occupazione lavorativa ternana, ma anche sul famoso SIN (Sito di Interesse Nazionale) di Papigno compreso tra i 44 presenti sul territorio italiano da bonificare, riconosciuto nell’ormai lontano 2002 ma ancora molto distante dall’essere bonificato a causa del continuo rimbalzarsi le responsabilità tra Comune, Regione e Governo. Onorato della fiducia che il Presidente De Pierro e il direttivo tutto hanno riposto nella mia persona proponendo la mia candidatura a Primo Cittadino di Terni, mi sono preso del tempo per riflettere prima di dare il mio assenso anche perché, nonostante abbia già delle esperienze avendo ricoperto ruoli da consigliere comunale (tuttora sono in carica in un comune del Lazio ), guidare una città importante come Terni alla quale sono molto legato per motivi affettivi non è impresa di poco conto.

Valuterò quindi molto attentamente la proposta forte anche della volontà di poter fare qualcosa di costruttivo per questa Città che sento anche un po' mia e che sto frequentando assiduamente per gli interessi che mi legano a Terni. Il movimento Italia dei Diritti quindi è pronto a scendere in campo al fianco dei cittadini ternani per dare alla città di Terni l’incipit giusto per valorizzarla e farla uscire dalle sabbie mobili amministrative nelle quali sta sprofondando a causa di una politica ormai da troppo tempo scellerata culminata con le dimissioni di Bandecchi per le quali sono in molti a gioire, infischiandosene – conclude Spinelli – dei gravi problemi che creeranno per Terni e per la cittadinanza ternana”.

Ufficio stampa Italia dei Diritti per la Politica Interna
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