AL FESTIVAL DEI SARACENI ITINERARIO MUSICALE CON FABIO MINA
Il Festival si sposta nella cappella di San Bernardo, maltempo permettendo. Continuano i successi di pubblico per il Festival dei Saraceni, che sta volgendo al termine (l’ultimo concerto è in programma domenica 12 agosto). Il prossimo appuntamento con la musica è martedì sera, presso la cappella di San Bernardo di Pamparato (in caso di maltempo il concerto sarà spostato all’interno dell’oratorio di Sant’Antonio).
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Pamparato,
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Continuano i successi di pubblico per il Festival dei Saraceni, che sta volgendo al termine (l’ultimo concerto è in programma domenica 12 agosto). Il prossimo appuntamento con la musica è martedì sera, presso la cappella di San Bernardo di Pamparato (in caso di maltempo il concerto sarà spostato all’interno dell’oratorio di Sant’Antonio). Dopo il concerto a Bastia Mondovì, nella splendida chiesa di San Fiorenzo, anche martedì ci si allontana dall’oratorio di Sant’Antonio per essere ospitati a San Bernardo, per permettere alla musica di migrare, incontrando nuovi estimatori, facendo scoprire il territorio. A San Bernardo, alle 21, si esibirà Fabio Mina (flauti, duduk, khaen, elettronica). Il suo sarà un itinerario musicale partendo dal suono e dal respiro, che nei flauti diventa suono, attraversando talvolta le elaborazioni dell’elettronica e il “rumore” che ci circonda, fino ad arrivare al silenzio. In un ciclo.
Fabio Mina è nato a Rimini nel 1984 e ha iniziato a studiare flauto da bambino, si è diplomato nel 2004 al Conservatorio di Pesaro e dal 2000 si è dedicato alla composizione. Ha studiato la musica del nord dell’India, del Giappone e Persiana e dal 2002 ha cominciato lo studio del bansuri (il flauto traverso indiano), del dizi e del bawu (due tipi di flauti cinesi), del duduk (oboe armeno) dello shakuhachi (flauto giapponese della tradizione Zen), del ney (flauto presente in tutto il Medio Oriente), della fujara (flauto armonico di grandi dimensioni tipico in Slovacchia) e del khaen (organo a bocca tailandese). Si interessa da tempo di musica antica e sacra di diversa provenienza geografica. Ha frequentato workshops di Markus Stockhausen, Kenny Wheller, Tristan Honsinger, Sascha Armbruster, Burkhard Beins, Orm Finnendahl. Nel 2006 si trasferisce a Berlino. Ha modo di fare molte esperienze con musicisti di strada, danzatori e pittori. Nel 2007 partecipa al festival di musica contemporanea MaerzMusic. Si esibisce in solo, in duo con Danilo Rinaldi, ha progetti con il fratello Luca (pianista e giovane regista) e in trio con Danilo Rinaldi e Mirco Ballabene. Dal 2008 collabora con Markus Stockhausen, con cui ha partecipato alla RuhrTriennale a Duisburg e ad altri Festival in Italia e in Germania e con cui collabora in Workshop di musica Intuitiva. Inoltre ha suonato con musicisti come Tara Bouman, Fabrizio Ottaviucci, Kudsi Erguner, Dinesh Mishra, Cristiano De Andrè. Nel 2011 ha registrato l’album “Vìreo” con Danilo Rinaldi e Mirco Ballabene; è stato prodotto da Markus Stockhausen e registrato e mixato da Walter Quintus, per l'etichetta tedesca Aktivraum. Come musicista cerca di approfondire i legami tra musica, suono e le sue radici spirituali.
Gli appuntamenti con la grande musica proseguono giovedì 9 agosto alle 21, nell’oratorio di Sant’Antonio con “The Merrow…una favola irlandese”, con Ludovico Mosena alla ghironda, flauti e percussioni, Tullia Larese Roia all’arpa e percussioni, e Daniela Castiglione come voce recitante.