Arte e Cultura
LEVIATANO, LE INFINITE RISORSE DELLA STUPIDITÀ UMANA IN SCENA AL SANNAZARO PER IL CAMPANIA TEATRO FESTIVAL
“Leviatano” di Riccardo Tabilio, con Giulio Forges Davanzati, Alessia Sorbello e Andrea Trovato, è la nuova proposta del Campania Teatro Festival, in scena mercoledì alle 21 al teatro Sannazaro . Lo spettacolo, profondamente radicato negli anni 90, decennio del grunge, neo punk e breat pop, nasce dall’immaginario dell’adolescenza dei protagonisti e approda, attraverso esperienze di vita vissuta e notizie di stampa incredibilmente vere, a un’indagine sulle infinite risorse della stupidità umana. Come dimostra in maniera chiara la storia di McArthur Wheeler, il rapinatore che assaltò due banche convinto che il succo di limone lo rendesse invisibile e finì col diventare soggetto di analisi per due studiosi di psicologia sociale.
Nello stesso modo in cui il romanzo di Paul Auster, a cui “Leviatano” deve il titolo, ricerca attraverso la vicenda di un uomo solo tra le rovine dell’America post-industriale la filigrana del mondo contemporaneo, così il testo di Tabilio parte dall’episodio di cronaca che ha consegnato al mondo l’archetipo mitologico degli stolti per affondare lo sguardo nelle origini e nelle interpretazioni di quella stupidità che rappresenta da sempre il potente motore della Storia. La regia è di Marco Di Stefano. La durata dello spettacolo è di 75 minuti. Alla Reggia di Portici, invece, il 2 ottobre c’è l’ultimo appuntamento con “Sette arti di libertà”, con l’allestimento di altrettante microdrammaturgie affidate a venti attori under 28. Performance a vario titolo su architettura, cinema. danza, letteratura, musica, pittura e scultura che andranno a concludere un percorso di due settimane di prove libere.
Spettacoli tratti da Fernando Arrabal, Alessandro Baricco, Truman Capote, Ruggero Cappuccio, Aldo Masullo, Fabio Pisano e Alexander Puskin. “Se la parola libertà-scrive Claudio Di Palma, curatore e regista del progetto- allude in senso letterario al concetto di piacere, le sette arti concorrono a strutturare una grammatica articolata e raffinata attraverso la quale il piacere cerca le sue forme. Le dinamiche controverse con le quali l’arte prova a riconoscersi e a manifestarsi saranno l’oggetto di studio delle prove-laboratorio. Sette testi, tra teatro e narrazione, proporranno alle attrici e agli attori parole che indagano e vivono il faticoso, a volte doloroso, piacere della creazione artistica”. Spettacoli, a cadenza di un’ora, dalle 16 alle 22. I biglietti, che costano da 8 a 5 euro, sono acquistabili sul sito ufficiale e, se ancora disponibili, presso i luoghi degli eventi a partire da un’ora prima dello spettacolo.
Ticket ridotto per gli under 30, gli over 65 e i possessori della Card Feltrinelli (massimo 2 biglietti per evento). L’ingresso gratuito è riservato ai diversamente abili con accompagnatore e ai pensionati titolari di assegno sociale. Realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania, diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Alessandro Barbano, il Campania Teatro Festival, che è parte rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival Association), si avvale del contributo che il Ministero della Cultura destina al rilievo multidisciplinare e alla qualità della programmazione.