"Tasta e vivi", una rubrica di vini e cibi: a Vittoria nuovi percorsi enogastronomici

Un nuovo format ideato da Amaria Antonella Arangio Mazza Corallo. Finora otto puntate per la promozione del meglio dell'enogastronomia siciliana. Gli appuntamenti on line hanno visto la presenza di produttori e testimonial del sud est. I percorsi esperienziali puntano a costruire una comunità fondata sulla cooperazione e non sulla concorrenza.
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Vittoria, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura)

Una rubrica dedicata all'enogastronomia ed alle eccellenze siciliane. Si chiama "Tasta e Vivi" ed è' stata ideata da Maria Antonella Arangio Mazza Corallo che già nel 2016 aveva avviato un progetto dedicato alla promozione del territorio isolano e dei prodotti agricoli, con uno sguardo particolari sui vini e soprattutto sul Cerasuolo di Vittoria, unica Docg siciliana.

In un periodo in cui gli eventi in presenza, con le degustazioni, sono inibiti a causa delle restrizioni, Maria Antonella ha scelto di continuare avviando una serie di appuntamenti on line con produttori e testimonial del sud est siciliano. È nata  così la rubrica settimanale “Tasta e Vivi”: gli incontri enogastronomici oggi hanno una marcia in più perchè puntano a costruire dei percorsi esperienziali legati al territorio connessi con la promozione del turismo. La rubrica, giunta all’ottava puntata, è trasmessa sulla pagina Facebook “#andratuttobene, Vittoria nel cuore.

 “Tasta e Vivi” ogni domenica, permette di far emergere delle esperienze enogastronomiche della tradizione, di far conoscere alcune delle realtà produttive più interessanti, di incontrare chi, con competenza e passione, ha scelto di dedicarsi all’agricoltura e soprattutto alla produzione bio di qualità. « A volte ci vengono date delle occasioni: tocca a noi trasformarle in opportunità – spiega Maria Antonella Arangio Mazza Corallo – Tasta e Vivi è un’opportunità. Il nome ha in sé un messaggio: Tasta perché sia in italiano che in inglese, il significato è inequivocabile e Vivi, perché ha il doppio significato in siciliano “bere”, in italiano “vivere”. In otto appuntamenti, abbiamo incontrato semplici cittadini, come Silvia Boccadifuoco con cui abbiamo parlato delle tradizioni di Santa Lucia, Claudia Di Caro che ci ha suggerito come utilizzare gli scarti delle verdure, come facevano i contadini di un tempo, l’agronomo Massimo Garrone, che ha parlato dell’orto sinergico, Leda Pace, archeologa, che ha presentato alcune ricette dell’antica Grecia, Carmelo Viscardo, Jessica Carpin, Eva Caponnetto, Giada Alù. Abbiamo incontrato delle aziende agricole come Villa Melina, NaturalMente contadini, l’agriturismo Il Carrubbo, Ariadduci, azienda che trasforma la frutta in marmellate: voglio far conoscere le loro storie, il loro impegno e soprattutto le opportunità che possono nascere anche dagli eventi negativi della nostra vita. Mi piace coinvolgere anche persone che hanno passioni diverse dalla mia, come la mia amica fotografa Daniela Polsino, perché le passioni muovono il mondo e creano sinergie tra le persone. Nei prossimi appuntamenti si parlerà di quanto importante sia la conoscenza geologica dei nostri territori, di agricoltura biologica, di biodinamica. È un modo per invogliare le persone a incuriosirsi e a conoscere meglio i luoghi dove vive, ad apprezzare i prodotti che provengono da queste terre, a conoscere l’importanza del km 0. I riscontri da parte di chi ci segue sono positivi perché tanti hanno colto il messaggio: non arrendersi, osservare, cogliere tutte le occasioni e trasformarle in opportunità».

Tasta e Vivi è un format nato dopo il successo di un’esperienza precedente: “Conviviali .. vino e cibo”. «Nel 2016 l’incontro con Grotte Alte mi ha dato l’occasione di organizzare degli eventi enogastronomici e di avviare un progetto per la valorizzazione del territorio. Nacquero le “Conviviali … vino e cibo”, con la presenza degli chef Accursio Capraro (stella Michelin) e Giovanni Galesi. Le cantine erano Cos, Manenti, Occhipinti e Terre di Giurfo.

L’anno successivo nacquero gli “Incontri di..vini”, dedicati al Frappato e ai vini bianchi, con una comparazione tra vini bianchi convenzionali e naturali ed uno sguardo alle peculiarità dei territori. Poi arrivammo al nome attuale: “Tasta e Vivi”.

Due incontri sono stati organizzati nel salone di casa mia, facendo degustare vini provenienti da diverse parti del mondo, in abbinamento a cibi della nostra tradizione preparati da Silvana Mangione. Vogliamo costruire dei percorsi esperienziali che facciano crescere l’interesse verso il nostro territorio, culla dell’unica DOCG siciliana, il Cerasuolo di Vittoria classico. Anche nelle zone vocate al turismo, come Roma, Firenze, si parla di percorsi esperienziali, dove i vari B&B, agriturismo, si differenziano sul modo in cui fare accoglienza, evitando quindi il concetto di “concorrenza” e sostituendolo con “cooperazione”, creando opportunità attraverso pacchetti da affidare ad agenzie viaggi e tour operator. So che non sarà facile a causa del nostro sfrenato individualismo. Ma credo che la situazione attuale ci abbia fatto capire, anche se non del tutto, che solo insieme possiamo superare queste difficoltà. Io credo che i tempi siano maturi per un iniziale cambio di mentalità».

 

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Gli appuntamenti di “Tasta e Vivi” a Vittoria. Il format ideato da Maria Antonella Arangio Mazza Corallo nel 2016, per la promozione dell’enogastronomia siciliana, si trasforma.

In un periodo in cui gli eventi in presenza, con le degustazioni, sono inibiti a causa delle restrizioni, Maria Antonella ha scelto di continuare avviando una serie di appuntamenti on line con produttori e testimonial del sud est siciliano. È nata la rubrica settimanale “Tasta e Vivi”: gli incontri enogastronomici oggi hanno una marcia in più perchè puntano a costruire dei percorsi esperienziali legati al territorio connessi con la promozione del turismo. La rubrica, giunta all’ottava puntata, è trasmessa sulla pagina Facebook “#andratuttobene, Vittoria nel cuore.

 “Tasta e Vivi” ogni domenica, permette di far emergere delle esperienze enogastronomiche della tradizione, di far conoscere alcune delle realtà produttive più interessanti, di incontrare chi, con competenza e passione, ha scelto di dedicarsi all’agricoltura e soprattutto alla produzione bio di qualità. « A volte ci vengono date delle occasioni: tocca a noi trasformarle in opportunità – spiega Maria Antonella Arangio Mazza Corallo – Tasta e Vivi è un’opportunità. Il nome ha in sé un messaggio: Tasta perché sia in italiano che in inglese, il significato è inequivocabile e Vivi, perché ha il doppio significato in siciliano “bere”, in italiano “vivere”. In otto appuntamenti, abbiamo incontrato semplici cittadini, come Silvia Boccadifuoco con cui abbiamo parlato delle tradizioni di Santa Lucia, Claudia Di Caro che ci ha suggerito come utilizzare gli scarti delle verdure, come facevano i contadini di un tempo, l’agronomo Massimo Garrone, che ha parlato dell’orto sinergico, Leda Pace, archeologa, che ha presentato alcune ricette dell’antica Grecia, Carmelo Viscardo, Jessica Carpin, Eva Caponnetto, Giada Alù. Abbiamo incontrato delle aziende agricole come Villa Melina, NaturalMente contadini, l’agriturismo Il Carrubbo, Ariadduci, azienda che trasforma la frutta in marmellate: voglio far conoscere le loro storie, il loro impegno e soprattutto le opportunità che possono nascere anche dagli eventi negativi della nostra vita. Mi piace coinvolgere anche persone che hanno passioni diverse dalla mia, come la mia amica fotografa Daniela Polsino, perché le passioni muovono il mondo e creano sinergie tra le persone. Nei prossimi appuntamenti si parlerà di quanto importante sia la conoscenza geologica dei nostri territori, di agricoltura biologica, di biodinamica. È un modo per invogliare le persone a incuriosirsi e a conoscere meglio i luoghi dove vive, ad apprezzare i prodotti che provengono da queste terre, a conoscere l’importanza del km 0. I riscontri da parte di chi ci segue sono positivi perché tanti hanno colto il messaggio: non arrendersi, osservare, cogliere tutte le occasioni e trasformarle in opportunità».

Tasta e Vivi è un format nato dopo il successo di un’esperienza precedente: “Conviviali .. vino e cibo”. «Nel 2016 l’incontro con Grotte Alte mi ha dato l’occasione di organizzare degli eventi enogastronomici e di avviare un progetto per la valorizzazione del territorio. Nacquero le “Conviviali … vino e cibo”, con la presenza degli chef Accursio Capraro (stella Michelin) e Giovanni Galesi. Le cantine erano Cos, Manenti, Occhipinti e Terre di Giurfo.

L’anno successivo nacquero gli “Incontri di..vini”, dedicati al Frappato e ai vini bianchi, con una comparazione tra vini bianchi convenzionali e naturali ed uno sguardo alle peculiarità dei territori. Poi arrivammo al nome attuale: “Tasta e Vivi”.

Due incontri sono stati organizzati nel salone di casa mia, facendo degustare vini provenienti da diverse parti del mondo, in abbinamento a cibi della nostra tradizione preparati da Silvana Mangione. Vogliamo costruire dei percorsi esperienziali che facciano crescere l’interesse verso il nostro territorio, culla dell’unica DOCG siciliana, il Cerasuolo di Vittoria classico. Anche nelle zone vocate al turismo, come Roma, Firenze, si parla di percorsi esperienziali, dove i vari B&B, agriturismo, si differenziano sul modo in cui fare accoglienza, evitando quindi il concetto di “concorrenza” e sostituendolo con “cooperazione”, creando opportunità attraverso pacchetti da affidare ad agenzie viaggi e tour operator. So che non sarà facile a causa del nostro sfrenato individualismo. Ma credo che la situazione attuale ci abbia fatto capire, anche se non del tutto, che solo insieme possiamo superare queste difficoltà. Io credo che i tempi siano maturi per un iniziale cambio di mentalità».

 

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