Meritogenesi, Meritocrazia Italia: dove il Merito incontra la Dignità
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‘Merito’ e ‘dignità’ sono concetti spesso percepiti in opposizione: il merito sarebbe basato sui risultati, la dignità sarebbe diritto inalienabile e indipendente.
Esiste, però, un’interpretazione che li rende compatibili e sinergici: la meritogenesi.
La meritogenesi si rapporta al merito intendendolo come generativo di dignità.
Contrariamente al concetto tradizionale, per merito si intende non quello che implica il guadagno sui propri talenti, bellezza o astuzia; il merito generativo si misura nel dare più di quanto si riceve, nel prendere meno di quanto si dà. Infatti, chi ottiene e consuma più di quanto genera non può dirsi generativo, né può vantare davanti agli altri alcun credito.
Una meritocrazia non meritogenetica, che premia chi ha preso di più e dato meno di quanto ha preso, sul lungo termine consuma relazioni e fiducia; crea competizione e mette i cittadini in una perenne guerra senza armi. In questa guerra per accaparrarsi le risorse, reputazione e dignità vengono facilmente messe in secondo piano. Per evitare questo, si può reinterpretare la meritocrazia come meritogenesi.
Dando più di quanto si riceve, il valore agli occhi dell’altro cresce.
Non c’è merito nel prendere più di quanto si dà. Il merito generativo diviene credito e fiducia, quindi dignità, cioè il diritto a ricevere che si guadagna attraverso l’altro e non è dovuto dall’altro. Chi agisce in modo parassitario, sfruttando i propri talenti e le debolezze altrui per ottenere vantaggi, o chi riduce le possibilità degli altri di acquisire merito e ne compromette la dignità, non acquisisce né credito né fiducia né tantomeno dignità.
Nell’Italia dell’oggi essere generativi è una sfida.
La mancanza di fiducia nell'altro e nelle istituzioni porta spesso a ricercare il vantaggio personale, degradando gli altri a mezzi piuttosto che considerarli come fini. Si nega l’altrui dignità e, così facendo, si perde la capacità di aumentare la propria. È difficile acquisire fiducia ed essere generativi verso chi si considera un nemico o non si stima. Per ottenere merito è necessario avere coraggio nel dare, temperanza nel non eccedere nelle pretese e prudenza nel valutare quali azioni aiutano gli altri ad acquisire merito e dignità. Dobbiamo riscoprire una caratteristica che sembra persa nella modernità: essere virtuosi.
Meritocrazia Italia promuove la meritocrazia generativa, o meritogenesi, cioè la meritocrazia che riconosce la dignità per noi, per gli altri, per il prossimo e per le future generazioni.
Per farlo lavora per creare opportunità per essere meritogenerativi, promuovendo la redistribuzione e allocazione appropriata di ruoli, onori, e risorse e il perfezionamento delle virtù.
L’avidità e la pigrizia sono segni di incapacità di acquisire merito e dignità, che ci impegnano a limitare.
Stop war.
Roma, lì 18 Settembre 2024
Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello
Ufficio Stampa
Nicola Barbatelli
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