Giovane, affascinante, audace e sfacciato. Il personaggio è delineato come l’eroe di un ro¬manzo o il protagonista di un film. Un passato oscuro, coperto da uno spesso velo di mistero, una vita spesa tra Milano, Riccione, Ibiza, Miami, Amsterdam, Colombia nel fulgore dell’epopea di tutte le tendenze degli anni ‘80 e ‘90. Cosa si nasconde dietro gli occhi, velati di malinconia, dell’ex boss?
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CASTIGLIONE IN TEVERINA,
(informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)
Rino Bonifacio, scoperto da Talent Scout ha recentemente firmato
il contratto per la 2° ristampa a livello internazionale con Europa Edizioni
MALABELLAVITA
Autobiografia di un boss del narcotraffico
Cosa si nasconde dietro gli occhi, velati di malinconia, dell’ex boss?
Il sole, quel sole che tanto amava, che lo riscaldava a Napoli, a Ibiza come a Miami, lo avrebbe rivisto dietro le sbarre delle carceri italiane … perché il destino gli aveva riservato questa sorte?
La risposta giunge sul filo del racconto che è pura storia vissuta. Malabellavita, scaturita dalla penna e dalla creatività della giovane giornalista Amelie, propone “l’enfant prodige del narcotraffico internazionale” nella sua dimensione, quella del fuorilegge. Tuttavia, ammesso che per Rino possa essercene una da potergli affibbiare, l’etichetta appare scontata, per nulla adeguata. Lo comprenderete solo dopo aver letto l’ultima pagina di questo racconto.
Gennaro Bonifacio, nato a Gragnano (Na) il 3 aprile 1968, risiede a Rozzano (Mi).
Giunto agli “onori della cronaca criminale” come Rino l’Elite è stato il primo narcos ad importare in Italia l’ecstasy, definita la nuova droga, già dal 1988. Il traffico di cocaina, nascosta in blocchi di granito tappati col gesso, lo ha condotto dalla Colombia all’Italia fruttandogli una vita da grande Gastsby.
Condannato nel 1991 a cinque anni per associazione e narcotraffico ha trascorso il primo periodo di detenzione nelle carceri di Padova, San Vittore (Milano) e Verona. Dichiarato colpevole per i reati di associazione di stampo mafioso e narcotraffico internazionale, gli sono stati inflitti ulteriormente altro diciotto anni di reclusione. Ne ha scontati effettivamente quindici, in totale di duro regime di massima sicurezza, in diversi istituti di pena a Piacenza, Voghera, Pavia, Opera, Spoleto, San Gimignano.
Grazie all’ottenimento dei benefici di buona condotta sta trascorrendo ultimo periodo in affidamento e libertà vigilata. Nel 2014 avrà definitivamente saldato i suo debito con la Giustizia.
È padre di Ciro, un bambino di 11 anni che non ha visto nascere.
Per informazioni visita il sito www.malabellavita.it
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