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Arte e Cultura

Concluso a Cesena il percorso della “consulta adolescente” formata da Diorama

Il progetto pilota di direzione artistica partecipata che Casa di Gesso ha curato alla Scuola media Viale della Resistenza per la rassegna Teatro Ragazzi 2025 del Teatro Bonci
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 Si è svolto dal 16 ottobre al 27 novembre 2024 il percorso Diorama, progetto pilota a cura delle artiste di Casa di Gesso con l’obiettivo di coinvolgere studentesse e studenti nella valutazione dei titoli proposti da ERT / Teatro Nazionale alle scuole del territorio per il cartellone della rassegna Teatro Ragazzi al Teatro Bonci di Cesena: sei incontri fra Teatro e aula che hanno coinvolto la classe 2^ C della Scuola Secondaria di Primo Grado Viale della Resistenza in un laboratorio teatrale e di analisi critica centrato su tre spettacoli.

 

A partire dai materiali di documentazione e dall’incontro con gli autori delle opere – Il mostro di Belinda. Metamorfosi di un racconto di Chiara Guidi (Societas), L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo di Claudio Fava con Simone Luglio e Giovanni Santangelo diretti da Chiara Callegari e Orfeo e Euridice della compagnia Il Baule Volante – gli adolescenti guidati da Roberta Magnani e Antonia Casadei si sono avvicinati alla complessità del processo artistico, normalmente lontano dalla loro esperienza. La relazione diretta con registe, attrici e attori, gli esercizi pratici di arte scenica, insieme alla consultazione di schede, interviste e immagini video e fotografiche, sono stati per loro tappe un viaggio collettivo, di riflesso condiviso anche dalle famiglie e dai docenti, fino a un primo punto d’arrivo, la scoperta della bellezza di fruire delle opere teatrali.

 

Oggi la “consulta adolescente” indirizza una lettera ai coetanei della propria scuola, per raccontare l’esperienza fatta e consigliare la visione dei tre titoli.

 

«Chiara riscrive una fiaba della nostra infanzia, una storia che abbiamo sentito narrare tante, tante volte: la Bella e la Bestia» – scrivono ragazze e ragazze a proposito del primo lavoro. «È stato bellissimo incontrare Chiara è venuta in aula, con lei abbiamo immaginato, chiuso gli occhi, visto come il tono di un colore o di una voce possano farci percepire diversamente le cose, come l’intonazione con cui diciamo una parola cambia l’emozione che proviamo nel sentirla. Ci ha fatto immaginare la storia da un altro punto di vista donandoci la libertà di pensarla e ripensarla, di trasformarla. Per questa libertà di immaginazione vi consigliamo questo spettacolo e perché ci racconta di come sia importante non fermarsi all’apparenza»

 

Per L’ultima estate annotano: «è uno spettacolo di Teatro Civile tratta di un tema reale e aiuta a rileggerlo, il reale, da più prospettive e con maggiori informazioni rispetto a quelle che potremmo avere leggendo i fatti di cronaca, guardando il telegiornale o un documentario che racconta dell’episodio. Narra parti della vicenda poco conosciute, ci fa andare dietro le quinte dei fatti di cronaca e parla di un evento complicato e complesso in modo semplice, quasi quotidiano perché racconta anche di com’erano tutti i giorni i due magistrati e in questo modo la storia messa in scena completa i personaggi e li rende umani. Ve lo consigliamo perché ci parla di come sia importante lottare per le persone, che al di là degli sforzi si può perdere, ma non ci si deve dare per vinti».

 

«Ci siamo immedesimati in Orfeo e Euridice – concludono – ma anche in Ade e Persefone, dei della morte, a tal punto che ci siamo sentiti parte della storia e abbiamo sentito l’emozione che dona l’impresa narrata nel mito, un’avventura che piano piano avanza e da un momento all’altro può far cambiare tutta la storia. Ci siamo innamorati del coraggio di Orfeo, che combatte per non perdere Euridice, ma anche della sua debolezza, la perde perché dubita e non si fida, e della capacità di Euridice di perdonare perché sa che Orfeo ha fatto tutto il possibile per salvarla».

 

Diorama significa guardare attraverso: attraverso un vetro, un occhiale, una lente ciò che è al di là, dietro. 

Lo sguardo degli adolescenti si è spinto dietro le quinte delle opere teatrali per esplorarne le dinamiche e i segreti, scoprendo i vari passaggi che si susseguono dall'idea alla messa in scena. 

Il progetto, frutto della collaborazione fra ERT e Casa di Gesso, nasce per incoraggiare la partecipazione e lo spirito critico di un pubblico giovane a teatro e renderlo protagonista della scena culturale della città.




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Giancarlo Garoia
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