Regione Lazio, Sambucci: “Approvato in consiglio regionale il mio ordine del giorno per il recupero degli oliveti abbandonati”
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“Tutelare il territorio significa anche proteggere ed incentivare le nostre antiche colture, per questo in sede di approvazione del Collegato, attinenti anche alle misure di prevenzione e tutela del suolo, ho proposto un ordine del giorno atto a ad intraprendere azioni di supporto per l’incentivo del recupero delle colture olivicole abbandonate, mediante progetti mirati finanziati da risorse regionali e fondi comunitari (CSR -Feasr), costruendo ove possibile una collaborazione con Arsial , il Ministero della Agricoltura e della sovranità alimentare al fine di contrastare il fenomeno dell’abbandono soprattutto nelle aree collinari e montuose.”
Così in una nota il Consigliere Regionale Vittorio Sambucci, che prosegue: “Sono molto soddisfatto dell’approvazione di questo importante ordine del giorno da parte del consiglio regionale così come ringrazio i tanti colleghi che lo hanno sottoscritto e condiviso con me. Il tema dell’abbandono degli uliveti è un fenomeno che impatta fortemente sulla nostra provincia, maggiormente riscontrabile negli appezzamenti montuosi o collinari, verosimilmente abbandonati all’incuria per effetto di numerosi fattori, presumibilmente connesso alle difficoltà del settore incentiva dai cambiamenti climatici in atto nonché ad una inevitabile ristrutturazione del settore produttivo che per molteplici motivi porta alla scomparsa delle aziende più piccole, fuori dai circuiti produttivi, che non riescono a dare produttività. Un fenomeno già sotto il monitoraggio di ARSIAL che lo scorso giugno 2023 ha pubblicato un primo focus al riguardo, al fine di individuare dei correttivi pena la perdita, oltre che della produttività, anche della biodiversità.
La filiera olivicola del Lazio è patrimonio sociale e culturale del nostro territorio, ricchezza e tradizione nobile delle nostre province. Un settore che va supportato e tutelato a fronte delle insidie che comportano l’abbandono delle colture e dunque una perdita inestimabile sotto molteplici punti di vista. Per tale ragione reputo l’approvazione di questa mia iniziativa un importante punto da perseguire.”
Ufficio Stampa
Roberto Leoni
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Roma
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