Omaggio a Nino Manfredi nel centenario della nascita

Reggio Calabria: nuovo incontro da remoto con il Circolo Culturale “L’Agorà” sulla figura di Nino Manfredi che ha ricevuto il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone e del Comune di Castro dei Volsci.
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Reggio di Calabria, (informazione.it - comunicati stampa - società)

Con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone e del Comune di Castro dei Volsci, il Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria, organizza una conversazione in remoto avente come tema “1921-2021:nel centenario della nascita di Nino Manfredi”. Il nuovo incontro, organizzato dal sodalizio culturale reggino,ha ricevuto il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone e del Comune di Castro dei Volsci.Nino Manfredi, nato a Castro dei Volsci (in provincia di Frosinone) il 22 marzo 1921, diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, una lunga gavetta come succede per i più grandi, ha interpretato spesso personaggi buoni e semplici, bonaccioni e provinciali schiacciati dalla vita o squisitamente comici. Se si chiede a qualcuno qual è il primo ruolo di Nino Manfredi che gli viene in mente quasi sicuramente risponderà il Geppetto dello sceneggiato Rai del 1972 Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini: l’interpretazione di Manfredi del falegname che desiderava disperatamente un figlio rimane alla storia per lo straziante realismo con il quale si cala nel ruolo di un padre continuamente in pena per Pinocchio, povero e umiliato dalla vita. È un sentimento popolare quello che ci fa commuovere nell’osservare le sue miserie, vestito di stracci, generoso e speranzoso che il suo burattino un giorno diventerà un bambino buono, sicuramente il Geppetto che Carlo Collodi aveva nella mente e nel cuore. E sempre in tema televisivo come non ricordare il simpatico e impiccione vecchietto di Linda e il brigadiere Nino Fogliani che per tre stagioni su Rai 1, dal 1997 al 2000, ci ha tenuto compagnia con le sue indagini rocambolesche intromettendosi nei casi della figlia Linda (Claudia Koll) commissario di Polizia. Un volto che è entrato nelle nostre case come uno di famiglia, il classico attore che lascia un vuoto quando va via per sempre come è accaduto il 4 giugno del 2004.Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte del relatore Antonino Megali (socio e vice presidente del sodalizio organizzatore). Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data dal 24 settembre.

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Ufficio Stampa