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Il calzaturiero marchigiano, tra i primi al mondo per export

La perdita di unità produttive compensata grazie a network d'impresa ed innovazione
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - industria)

Nelle  Marche nel 2023 il numero di imprese attive (tra calzaturifici e produttori di parti) ha registrato, secondo i dati di Infocamere-Movimprese resi noti da Assocalzaturifici, un calo di -99 unità sul 2022, tra industria e artigianato, accompagnato da un saldo positivo di +134 addetti (+0,7%). Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate da Inps nel 2023 per le imprese marchigiane della filiera pelle, si registra un calo del -16,5% rispetto al 2022: sono state autorizzate 2,2 milioni di ore, un numero inferiore del -17,9% rispetto a quelle del 2019 (unica regione a essere scesa sotto i livelli pre-emergenziali).Sul fronte dell'export, nei primi nove mesi del 2023 si registra un aumento del +4,3% in valore sullo stesso periodo dell'anno precedente, tra calzature e componentistica (con un +6,3% sui livelli pre-pandemia di gennaio-settembre 2019): sono stati esportati beni per 1,09 miliardi di euro. Le prime 5 destinazioni dell'export marchigiano, che coprono il 47,9% del totale, sono risultate: Germania (-4,5%), Francia (+19,9%), Usa (-11,5%), Cina (-42,9%) e Russia, che torna a crescere +44,9%.

Nelle  Marche nel 2023 il numero di imprese attive (tra calzaturifici e produttori di parti) ha registrato, secondo i dati di Infocamere-Movimprese resi noti da Assocalzaturifici, un calo di -99 unità sul 2022, tra industria e artigianato, accompagnato da un saldo positivo di +134 addetti (+0,7%).I dati di uno dei distretti calzaturieri più attivi d'Europa sono in flessione e si attendono risposte su molti fronti. Eppure si tratta di un" panorama produttivo quello marchigiano,  capace di costruire innovazione" afferma Elisabetta Pieragostini Presidente della Sezione Accessoristi di Confindustria Fermo che ha insistito sulla necessità di "fare sistema tra imprese ed istituzioni"  anche per la salute di un comparto all'avanguardia  con alcune delle principali novità nel campo  dell’open innovation nazionale su tecnologia e organizzazione,  applicata al footwear.

Alcune di esse sono state presentate anche nel corso dell'ultima edizione 2024  di Lineapelle a più importante mostra internazionale di pelli, accessori, componenti, tessuti sintetici e modelli,  a Milano dal 20 al 22 febbraio. Ad esempio, la percezione di camminare “a piedi nudi”  con le  Com(foot)Zone,  è l'ultima frontiera del comfort applicato al piede. Le  suole per scarpe barefoot firmate  dalla company Dami. L’avampiede spazioso permette la più naturale ed ampia capacità di muovere le dita e la sensazione di trovarsi "a piedi nudi". L’innovazione è rigorosamente in TR riciclato, certificato GRS fino al 100%, , in linea con i principi cardine di circular economy, design e funzionalità che guidano  da sempre Dami, una delle imprese più all’avanguardia  nell’ambito della sostenibilità ambientale. Di Dami, Del Papa e Top Model, tra il fermano e il maceratese è  l’altra grande novità della kermesse milanese.

 Le tre   aziende  hanno dato vita a NOS Project Team la prima esperienza di networking l’unica rete d’impresa collettiva e glocale del distretto regionale calzaturiero  fondata sulla convinzione che fattori sociali e produttivi sempre più interconnessi si affrontino in comune, superando egoismi e retaggi del passato.  Da questa importante innovazione è nata NosBoat le prime calzature di una rete d’impresa e le sole con il potere di drenare l’acqua.  Le uniche davvero a proprio agio a contatto con le onde.  Sono le Nos Boat ideate da un team di esperti innovatori. Si tratta di scarpe drenanti sinonimo di stile. Ideali per chi ama la vela perché dotate di un fondo con fori simili ad una racchetta da padel, permette di far uscire l’acqua ed è perfetta per performance impegnative.

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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