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Le novità normative dell’EU a cura di Assoedilizia informa
Le novità normative dell’EU
a cura di ASSOEDILIZIA informa
1) Legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law) Dopo l’approvazione definitiva del Parlamento europeo del 27 febbraio scorso, la ratifica del Regolamento per il ripristino della natura, prevista per il 25 marzo scorso al Consiglio Ue Ambiente, era attesa come un passaggio formale dall’esito scontato, tenuto conto che la normativa aveva raccolto un consenso maggioritario.
A sorpresa, invece, dopo un passaggio di verifica al Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti dei Paesi membri) lo scorso 22 marzo, prima di inserire in agenda il voto, la Presidenza belga del Consiglio Ue ha riscontrato la mancanza di una maggioranza qualificata e quindi è stato deciso di spostare a data da destinarsi l’esame del provvedimento nel Consiglio dell’Ue. Tenuto conto che nel giugno prossimo si voterà per il Parlamento europeo, molto probabilmente la legge sul ripristino della natura verrà riesaminata nella prossima legislatura.
2) Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il 12 marzo scorso l’accordo raggiunto con gli Stati membri sulla revisione della direttiva sulle emissioni industriali (IED), che si pone l’obiettivo di ridurre le emissioni nocive degli impianti industriali e dei grandi allevamenti di suini e pollame per proteggere la salute umana e l’ambiente.
La Commissione valuterà, entro il 31 dicembre 2026, se intervenire anche sulle emissioni derivanti dall’allevamento di bestiame, come i bovini, e la possibile istituzione di una clausola di reciprocità per garantire che i produttori al di fuori dell’Ue soddisfino requisiti simili alle norme europee quando esportano verso l’Ue.
3) Quanto alla Direttiva EPBD relativa alle cosiddette “case green”, il Parlamento europeo ha adottato, sempre il 12 marzo scorso, in via definitiva le nuove regole per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas a effetto serra del settore edilizio.
La direttiva si pone lo scopo di una revisione della normativa sulla prestazione energetica nell’edilizia, con l’obiettivo di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050.
La nuova normativa non si applica agli edifici agricoli e agli edifici storici, e i Paesi membri possono decidere di escludere anche gli edifici protetti per il particolare valore architettonico o storico, gli edifici temporanei, le chiese e i luoghi di culto.
Nella foto, il Presidente di Assoedilizia Avv. Achille Colombo Clerici