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‘’Anziani in sicurezza’’ importante servizio curato dalla Cri di Albiano Magra in Lunigiana per persone sole o anziane. Domani gita a Luni

Ti senti male ma vivi solo magari sei anziano e devi chiamare aiuto ma spesso causa il malore non hai la forza di spiegare bene dove sei? Ok problema risolto grazie al settore ‘’ sociale’’ del Comitato Locale della Croce Rossa di Albiano Magra in Lunigiana
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Ti senti male ma vivi solo magari  sei anziano   e devi chiamare aiuto ma spesso causa il malore non hai la forza di spiegare bene dove sei? Ok problema risolto grazie al settore ‘’ sociale’’ del Comitato Locale della Croce Rossa di Albiano Magra in Lunigiana peraltro molto attivo con l’ausilio di   informatici coordinati dallo stesso neo  presidente dello stesso  Comitato Marcello Lo Presti anche lui abile informatico. Nei telefonini di molti anziani  specie quelli che vivono soli e che frequentano il Comitato Cri è stata installata una particolare app dal titolo ‘’ Dove sei’’ facilmente scaricabile’’ da google. Si tratta di un’ applicazione  gratuita che in caso di necessità toccando un semplice  tasto ti permette di chiamare il Numero di Emergenza Europeo 112 , inviando automaticamente i tuoi dati di localizzazione e le altre informazioni che hai incluso nell'app. A chi richiede un intervento di emergenza l’app permette soprattutto, e qui sta la grande importanza per chi vive da solo, di inviare la  posizione geografica di dove si trova alla Centrale Operativa 112 di competenza permettendo una precisa localizzazione, per un efficace intervento quando ogni secondo è prezioso. La stessa app permette anche  di includere dati personali, inclusi i  numeri telefonici di persone  che potranno essere chiamate per conto tuo dalla Centrale Operativa  in caso di necessità; l’app permette anche la gestione dell'interfaccia per ipovedenti; la funzionalità “chiamata silenziosa”, per consentire a chi non può parlare di contattare ugualmente il servizio di emergenza 112 e segnalare un'emergenza ed altro. Ovviamente tutte le persone che hanno installato l’app prima hanno effettuato uno specifico  corso grastuito  promosso e condotto  dal gruppo specializzato in informatica della Cri di Albiano. Intanto domani sabato, 29 il Comitato inizia le iniziative distensive che dureranno tutta l’estate ovviamente la sanità non sarà trascurata (anche se le giornate di prevenzione riprenderanno alla fine di settembre). Dunque si inizia con  una gita turistica a Luni riservata in particolare agli ‘’alunni’’ dell’Accademia popolare loro familiari che, anche quest’anno ha registrato tanti iscritti. Le lezioni anno 2024-25 inizieranno ad ottobre, lo scorso anno per la precisione sono iniziate il 12 con termine il 5 maggio scorso.  Molto istruttiva sarà la gita a Luni dove si visiteranno scavi e museo. Come si rleva dalla presentazione degli scavi e museo agli inizi del II secolo a.C. i Romani iniziano a frequentare il territorio dove verrà poi fondata la città di Luni per utilizzare il porto come testa di ponte per la conquista della Spagna. Dopo ripetuti scontri e la deportazione nel Sannio dei Liguri Apuani che abitano nella regione, nel 177 a.C. duemila cittadini romani partecipano alla fondazione della colonia di Luna patrocinata dai triumviri M. Emilio Lepido, P. Elio Tuberone e Gn. Sicinio.  Nonostante la presenza stabile dei Romani, non cessano le ostilità con i Liguri Apuani che solo nel 155 a.C. sono definitivamente sconfitti dal console M. Claudio Marcello. A perenne memoria del suo trionfo, nell'area capitolina della colonia viene eretto un monumento celebrativo con la statua del generale vincitore. Gli scavi per riportare alla luce Luni antica  iniziano  grazie al  marchese Angelo Remedi nel 1837 nell’ala occidentale del portico di quello che, solo molto dopo, è identificato come il Capitolium. Lo scavo prosegue sotto la direzione di Carlo Promis, con finanziamenti del Re Carlo Alberto, e porta al rinvenimento di statue in marmo e reperti vari che confluiscono nelle raccolte dei Regi Musei di Torino.  Negli ultimi decenni del secolo il marchese Giacomo Gropallo effettua a più riprese ricerche nell’area della Cattedrale di Santa Maria.Sul finire del ‘900, poi, Carlo Fabbricotti, industriale del marmo, conduce esplorazioni sia all’interno della città, sia all’esterno delle mura, liberando l’anfiteatro dalle macerie. Nel corso degli scavi allestisce nella villa del Colombarotto di Carrara una notevole collezione - in cui confluiscono anche i ritrovamenti Gropallo - che nel 1939 il figlio Carlo Andrea cede ad un consorzio di comuni della provincia della Spezia.  Le indagini archeologiche a Luni ripartono negli anni dell’immediato secondo dopoguerra e portano a scoperte di notevole importanza.  Nel 1964 si inaugura il Museo Archeologico Nazionale di Luni, che accoglie i materiali rinvenuti sia durante gli scavi ottocenteschi, sia a seguito delle campagne di scavo condotte a partire dagli anni ’60 dalla Soprintendenza.  

 

 

Nelle foto: Gruppo di volontari della Cri: immagini dellìapp, Marcello LoPresti presidente Comitato Cri,

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