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Tennistavolo in Sardegna: cronache pongistiche del 12 maggio 2023 (2^ parte)

Il Tennistavolo Sassari e La Saetta, qualificate ai play off nazionali dopo aver occupato le prime due posizioni nel girone regionale della serie C non ce l’hanno fatta a tentare la salita in serie B
Cagliari, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

CON IL “MARTINI FAIR PLAY” LA FITET SI METTE BENE IN MOSTRA

Per il secondo anno consecutivo la FITeT Sardegna era presente nella sede di via Cabras, a Cagliari, dell’Istituto Tecnico Economico Pietro Martini. Si celebrava la sesta edizione del Martini Fair Play con il coinvolgimento di quattro istituti per un totale di duecento studenti: oltre alla scuola organizzatrice, c’erano rappresentanze provenienti dal Liceo "Euclide", Liceo “Foiso Fois”, IPSS S. Pertini. Tutti intenti a praticare tante discipline, tra cui il tennistavolo, degnamente rappresentato e raccontato con fatti e parole dal tecnico Martina Mura, costantemente a disposizione per tutti coloro che oltre a farsi due tiri, volevano approfondire la materia. Presente anche il presidente Simone Carrucciu che ha accettato volentieri l’invito della docente del Martini Manuela Caddeo che all’interno del Comitato Paralimpico, di cui Carrucciu è commissario straordinario, ricopre il ruolo di referente regionale per la Scuola (vedere intervista in basso).

“Ho accettato volentieri l’invito – ha sottolineato Carrucciu – perché stando a stretto contatto con gli studenti si imparano tante sfumature, molto utili per capire anche su quali traiettorie stanno viaggiando le nuove visioni dello sport da parte del pianeta giovani. Come costantemente succede, ho potuto notare che la nostra disciplina è meta ambita dei partecipanti e ringrazio Martina Mura che ha saputo gestire al meglio l’attività in mezzo ad una entusiastica marea adolescenziale. Ringrazio il Dirigente, la professoressa Manuela Caddeo e la scuola tutta per aver pensato alla nostra federazione come veicolo importante di messaggi sportivi e inclusivi”.

MINI CHIACCHIERATA CON MANUELA CADDEO

Una vita in mezzo allo sport. Come velocista la si ricorda campionessa italiana dei 200 metri, ma sono svariati i titoli regionali conquistati. Come dirigente è attualmente vice presidente della FIDAL regionale e del CUS Cagliari. E poi c’è l’insegnamento.

In tutte le cose che fa, Manuela Caddeo mette tanta passione. E anche a scuola cerca di ottenere sempre il massimo dai suoi alunni.

Tiriamo un bilancio del Martini fair Play?

Si spera, in futuro, di aumentare le attività sportive in maniera più strutturata. Per la prossima edizione abbiamo intenzioni bellicose con l’ampliamento del numero degli istituti con scontri agonistici tra scuole. Per la prima volta abbiamo aperto all’atletica leggera, però abbiamo dovuto rinunciare a due sport paralimpici, scherma e calcio balilla, perché i tecnici avevano già preso altri impegni. Ci sono stati riconoscimenti per tutte le squadre e gli istituti presenti, ma abbiamo premiato anche l’atleta che ha mostrato maggiore fair play.

Nella vostra scuola c’è tanto fermento

Il Martini è un istituto con indirizzo turistico-sportivo. Tutte le classi dello sportivo hanno contribuito all’organizzazione dell’evento dedicandosi alle attività più disparate, necessarie per tenere in piedi un’iniziativa di questo tipo. Ci interessa molto che i ragazzi abbiano una parte attiva in quello che poi si trasforma in un evento voluto, costruito e organizzato da loro.

L’apporto dei docenti è comunque necessario?

Certamente, però l’attività dei ragazzi viene al primo posto. Tra l’altro abbiamo inserito sia nelle squadre, sia nel corpo organizzativo un gruppo di docenti e alunni stranieri, coinvolti nel progetto Erasmus, che hanno fatto l’attività da noi. Questo perché, oltre allo scambio culturale, chiedemmo se avessero avuto il piacere di partecipare ad attività sportive. Hanno risposto con entusiasmo e sono stati inclusi nelle varie squadre. C’è stato un autentico scambio di quei valori che caratterizzano il fair play sportivo.

La FITeT non ha fatto mancare il suo apporto

L’intervento di Simone Carrucciu è sinonimo di grande interesse. La scuola l’ha voluto premiare con una medaglia perché non è da tutti utilizzare il proprio tempo per queste cose. Abbiamo ringraziato pure Martina Mura perché è stata carinissima nel gestire un’attività non strutturata, ma basata sull’affluenza dei ragazzi che volevano giocare a tennistavolo.

 

A TERNI QUATTRO MORI E TENNISTAVOLO SASSARI INTASCANO DUE IMPORTANTISSIME PROMOZIONI

Lo scorso fine settimana i concentramenti extra season di serie A2, B e C femminile hanno decretato le future fisionomie dei campionati. La notizia più eclatante per il mondo sardo è che il Quattro Mori di A2 vince i play off e sale in A1 a poco più di un mese dalla retrocessione delle future campionesse di Europe Cup. Un passaggio di testimone che amplifica gli entusiasmi in via Crespellani e dintorni.

Si tratta del Quattro Mori Cagliari di Sjanie Sanne De Hoop, Wei Jian e Marina Conciauro. Accompagnate dal presidente Mario Gabba hanno battuto per 4-0 sia la Polisportiva P.G. Frassati, sia la Regaldi Novara. Ininfluente il 3-3 con la Clementina il giorno dopo in quanto entrambe già promosse.

L’altra bella impresa è targata Tennistavolo Sassari che sale in serie A2 femminile dopo aver superato indenne una fase play off abbastanza complicata (in basso l’intervista al tecnico Sandro Poma).

Non possono mancare le felicitazioni da parte del presidente della Fitet Sardegna Simone Carrucciu: “L’ossatura dei campionati femminili e maschili nazionali si irrobustisce sempre più sul lato della Sardegna che incrementa la sua presenza tra le due serie maggiori. La pianificazione oculata premia e sono sicuro che anche l’anno prossimo assisteremo a tante belle battaglie con protagonisti i nostri club conterranei. Complimenti a tutte le squadre neo promosse nei numerosi campionati nazionali e regionali per una nuova stagione ricca di soddisfazioni”.

Il Tennistavolo Sassari e La Saetta, qualificate ai play off nazionali dopo aver occupato le prime due posizioni nel girone regionale della serie C non ce l’hanno fatta a tentare la salita in serie B

LE IMPRESSIONI DEL PRESIDENTE DELLA QUATTRO MORI MARIO GABBA

Sembra superfluo sottolinearlo, ma alla luce degli ultimi avvenimenti, il presidentissimo dei Quattro Mori Mario Gabba è al settimo cielo. In oltre cinquant’anni di attività ha visto di tutto ed il contrario di tutto, ma di sicuro questa stagione gli resterà per sempre impressa.

La sofferenza per la retrocessione è durata appena una quarantina di giorni..

Avevamo costruito una squadra forte che avesse la funzione di “paracadute” nel caso fosse retrocessa la ammiraglia di A1. Ipotesi che poteva sembrare remota, ma causa anche la assenza della Dragoman nella sfida decisiva col Muravera TT, siamo finite all’ultimo posto, situazione che ci ha provocato un grande dispiacere. Dopo che Muravera TT e Tennistavolo Norbello si sono salvate, in A2 siamo rimaste noi come squadra più forte ed è stato tutto molto più semplice.

In effetti già dopo la prima giornata avete centrato l’obiettivo

Le abbiamo vinte entrambe 4-0 ma purtroppo avevamo Marina Conciauro che stava poco bene e nella gara con il Clementina, il giorno dopo, abbiamo preferito tenerla a riposo per non peggiorare il suo quadro clinico, tanto arrivare prime o seconde era la stessa cosa.

Alla fine tutto è andato per il meglio

Siamo contentissimi per la Coppa Europea e per questa risalita immediata nel massimo campionato. In realtà al Quattro Mori abbiamo dato un impulso importante solo negli ultimi sei anni per valorizzare Rossana Ferciug che contiamo di rivedere completamente ristabilita nel prossimo campionato di A2. E poi ci sono le due romene Andreea Dragoman e Tania Plaian che a livello europeo riescono a trovare una dimensione elevatissima.

PAROLA AD ALESSANDRO POMA, COLLEZIONISTA DI SUCCESSI OVUNQUE

Il re mida del tennistavolo ha colpito ancora. Il tecnico cagliaritano Sandro Poma, già giocatore da alte sfere, continua a immagazzinare soddisfazioni personali che inevitabilmente vanno a gratificare anche le società con cui viene a contatto da quando si dedica all’affinamento di atleti piccoli e grandi. L’ultima chicca del suo repertorio riguarda la promozione in A2 femminile del Tennistavolo Sassari.

Cosa stai provando?

Enorme soddisfazione, avevo già fatto la B femminile ma quest’anno ho visto un livello molto alto. In sede di programmazione la società palesò l’intenzione di fare il salto di categoria, chiedendomi di condurre la squadra. L’ho fatto con enorme piacere perché tra le giocatrici c’era Laura Alba Pinna: la conosco da quando era piccola allenandola per diversi anni. Con lei c’è un bel feeling e mi dava motivazione l’idea di continuare a farla crescere.

Attorno a lei hanno ruotato atlete di rilievo

Inizialmente la squadra era composta da Stanislava Burenina, Elena Rozanova e Laura Alba. Cammin facendo eravamo consci del fatto che saremo riuscite sicuramente a qualificarci per i play off. Dando però uno sguardo alle squadre degli altri gironi la società ha percepito che non sarebbe bastata per tentare la salita in A2. C’è stato quindi l’innesto di Claudia Caragea che ha disputato gli ultimi concentramenti in modo tale da disputare i play off.

Una scelta fondamentale..

L’innesto è stato eccellente per un paio di motivi: uno perché ha elevato il livello della squadra diventando la numero 1 a pari merito con Burenina, anche lei reduce da un ottimo campionato. In secondo luogo ho potuto conoscere una ragazza che a livello d’età potrebbe essere mia figlia ma è veramente una splendida persona: educata, umile, vogliosa di imparare e molto socievole con le sue compagne, tra l’altro proveniente da una famiglia di addetti ai lavori visto che la mamma è allenatrice come me.

Ritorniamo alla regular season

Il girone l’abbiamo vinto bene e con Caragea in maniera ancora più netta. Ma un’enorme soddisfazione è arrivata da Laura Pinna che ha realizzato un buon 87% di rendimento. Burenina si è dimostrata di una solidità importante, Rozanova ha dato un ottimo contributo di esperienza e nel modo di compattare ulteriormente il gruppo; è una persona meravigliosamente disponibile. Insomma si è creato quell’ottimo clima di squadra e di conseguenza d’affiatamento a cui io tengo molto.

Poi sono arrivati i play off

Sapevamo di partire con un handicap. La Burenina non aveva una buona classifica perché non fa tornei e il suo reale valore non è in essa rispecchiato. Siccome gli accoppiamenti erano in base alle teste di serie e quindi alle loro classifiche ci siamo imbattuti in un calendario molto difficile.

Ma non vi siete scoraggiate

Siamo partiti come numero sei. Nel girone del sabato, dove ne passava soltanto una, abbiamo incontrato Torino e Castello Roma, quest’ultima giunta dietro di noi nella regular season. Con le prime abbiamo vinto abbastanza bene mentre con le romane è stata in salita per la loro straordinaria prestazione che le ha consentito di essere sopra di due punti. Mantenendo la calma siamo arrivati al pareggio: ci bastava perché la loro numero tre era abbastanza debole per cui vincendo con lei per due volte 3-0 siamo passate per differenza set.

E poi arriva la prova del nove di domenica

Sono stati formati due gironi da tre squadre ciascuno. Le prime due di ciascuno sarebbero state promosse. Il nostro era senza orma di dubbio il più difficile. Decisiva la fantastica prestazione contro l’Athletic Club Genova perché sia Claudia, con un bel 11-9 al quinto, sia Stasia, si sono imposte sulla loro numero 1 Suprunova. La partita è girata a nostro favore con un’eccellente prestazione complessiva.

Dovevate solo attendere

Quando Molfetta ha realizzato il terzo punto contro Genova abbiamo festeggiato. Però eravamo abbastanza sereni perché la squadra era carica e convinta di poter ben figurare anche contro la squadra pugliese che poi si è trasformata in una gara amichevole

Lo staff dirigenziale è rimasto soddisfatto?

Direi moltissimo. Ringrazio il presidente Marcello Cilloco e il direttore tecnico Mario Santona della loro presenza a Terni perché condividere i successi è quanto di più bello mi possa accadere. Era importante per la società e la crescita del Tennistavolo Sassari a 360°. Adesso si deve programmare sempre meglio la prossima stagione e vedremo cosa saranno in grado di fare. La soddisfazione è enorme perché era un obiettivo dichiarato al termine di una stagione che ha visto il Tennistavolo Sassari ottenere degli importantissimi risultati sia in campo maschile, sia in campo femminile. Per essere stato il mio ultimo impegno dell’anno finire così in bellezza mi ha fatto un enorme piacere.

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