Oggi il BAIN ENERGY SUMMIT 2016 - LA NOSTRA ELETTRICITÀ: QUALE FUTURO? Confronto di idee e proposte per un nuovo mercato

Roma, 22 marzo 2016. Oggi a Roma si è tenuto l’incontro organizzato da Bain & Company sul futuro del settore elettrico in Italia ed in Europa, alla presenza della Presidenza del Consiglio, le Autorità, Terna, GSE e i maggiori player energetici.
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - energia) Partendo dal presupposto che oggi sia necessario rivedere le principali logiche del mercato elettrico Roberto Prioreschi, Partner di Bain & Company, ha dichiarato oggi che “nel nostro Paese abbiamo circa tre volte e mezzo, la capacità di cui necessitiamo. Questo fa sì, come sta accadendo, che diversi assets vengano tagliati”.

Bain ha messo a punto una proposta di possibile evoluzione del mercato presentata oggi a Roma in un incontro a porte chiuse con Presidenza del Consiglio, Autorità, Terna, GSE e i maggiori player energetici.
“In questi anni, si è proceduto allo sviluppo di nuova capacità senza una visione complessiva degli impatti di medio lungo termine.” –continua Prioreschi- “Nel medio periodo, infatti, sarà necessario trovare un sistema che consenta di far convivere gli impianti rinnovabili con la generazione termoelettrica, anche solo per finalità di back up”.

Bain & Company ha sviluppato decisamente un punto di vista innovativo sul possibile modello di mercato target: “la nostra proposta è tornare ad un mercato della generazione non regolamentato, ma bensì pianificato, in cui si trovino insieme dei meccanismi che consentano di guidare la transizione, assicurando la sostenibilità, così da attrarre investimenti quando, tra dieci anni, ce ne sarà bisogno. Sostanzialmente per far ciò” - continua Prioreschi- “si deve dotare il mercato di segnali di prezzo di medio lungo periodo con un “contratti PPA” che remunerino la capacità e l’energia, ragionando per aree geografiche zonali e per tecnologie, in modo da definire di quanta e quale capacità ha bisogno il sistema. Tutto ciò prevedendo meccanismi di competizione atti ad assicurare costi competitivi per il cliente finale”.

L’innovazione della proposta è nel prevedere una maggiore integrazione tra le fonti di produzione ed una visione di lungo periodo, necessaria per attrarre investimenti e contenere i costi complessivi per il Paese.

Il percorso di ripensamento del modello di mercato è lungo e deve essere affrontato in step successivi ma coerenti tra loro per raggiungere gli obiettivi sopra definiti, garantendo sia la “security of supply” prevista dagli obiettivi europei che la transizione verso modelli di consumo più rispettosi dell’ambiente, come previsto dal COP21.

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