Gli Haken, progressive band, mercoledì 25 Settembre a Bologna, per l'apertura della stagione 2024/25 del Teatro Celebrazioni

La Stagione 2024-2025 del Teatro Celebrazioni, "Ti porta dove vuoi tu": uno slogan che racchiude una proposta artistica strutturata ed eterogenea con 60 titoli che toccano i linguaggi della prosa, della danza, della musica e della comicità, che guardano anche all’attualità e al contemporaneo e che dialogano con diverse generazioni di pubblico.
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Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

La Stagione 2024-2025 del Teatro Celebrazioni, "Ti porta dove vuoi tu": uno slogan che racchiude una proposta artistica strutturata ed eterogenea con 60 titoli che toccano i linguaggi della prosa, della danza, della musica e della comicità, che guardano anche all’attualità e al contemporaneo e che dialogano con diverse generazioni di pubblico.
Gioele Dix, Drusilla Foer, Stefano Massini, Roberta Bruzzone, Max Giusti, Rocco Papaleo, Maurizio Lastrico, Stefano Fresi e tanti altri ti aspettano sul palcoscenico del Celebrazioni.

 Apertura il 25 Settembre 2024 con gli Haken, una delle progressive metal band più apprezzate della nuova generazione, il 25 settembre 2024 si esibiranno per la prima volta in un teatro italiano. Sarà uno show speciale con soli posti a sedere e dedicato alla musica della band britannica: il format An Evening With Haken porterà infatti sul palco del Teatro Celebrazioni il gruppo guidato dalla voce di Ross Jennings per un concerto della durata di tre ore, in cui verranno eseguiti i classici del gruppo più l’intero album Fauna.

«Era da molto tempo che volevamo offrire ai fan europei uno spettacolo completo – dichiara la band – quindi siamo davvero entusiasti di portare An Evening with Haken nel Vecchio Continente a settembre. Ci siamo divertiti moltissimo con questo formato in Nord America all’inizio di quest’anno e non vediamo l’ora di rifarlo da capo. La musica degli Haken per tutta la notte, incluso Fauna per intero e ore di altra musica dalla nostra discografia!»

 "Quando componevamo e presentavamo gli schizzi iniziali della canzone, avevamo una mentalità del tipo "tutto è concesso" e, pur suonando in modo atipico come Haken, era un pezzo che ci entusiasmava da esplorare e integrare nel nostro canone di canzoni. Per quanto riguarda i testi, mi sono appoggiato molto a uno dei miei scrittori preferiti, Philip K Dick, per l'ispirazione. Tenendo a mente il nostro concetto vago di animali spirituali, ho riletto "I robot sognano pecore elettriche?" (che sarebbe stato poi adattato nel film del 1982 "Blade Runner") sapendo simbolicamente che gli animali avevano un ruolo chiave nella storia. Questo, insieme alla rivisitazione di entrambi i film del franchise di Blade Runner, ha aperto alcuni argomenti filosofici più profondi sulla natura dell'identità che hanno fatto da spina dorsale per il contenuto dei testi" (ROSS JENNINGS, HAKENROSS JENNINGS, HAKEN)

Ufficio Stampa
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