Arte e Cultura
Francesco Loccisano & Marcello De Carolis, duo di chitarra "battente" al Festival Dolomites di Dobbiaco
Al Festival Dolomites 2024 di Dobbiaco/Toblach, Francesco Loccisano e Marcello De Carolis duo di chitarra battente, un concerto nel quale si esprimono con forza le potenzialità sonore ed evocative della chitarra battente, la chitarra a dieci corde, i uno strumento tradizionale nato nel XVII mo secolo e diffuso in varie forme da Venezia alla Sicilia, la chitarra "italiana", accanto a quella classica, la chitarra "francese".
Tavolini e sapori calabresi accolgono nella Sala Gustav Mahler il concerto dei due chitarristi che presentano il loro progetto culturale che riunisce gli ultimi tre album di Francesco Loccisano, “Battente Italiana” (2010), “Mastrìa (2013) e “Solstizio” (2017) e "Vento".
Un repertorio scelto accuratamente e riarrangiato per due chitarre battenti che esplorano nuove frontiere di dialogo chitarristico, partendo dal SUD, dalla propria terra. per arrivare a tutto il mondo.
"Con la chitarra battente si esplorano nuov
e frontiere di dialogo chitarristico" affermano Loccisano e De Carolis che abbiamo incontrato prima del concerto per parlare del loro progetto, nato circa 5 anni fa attorno ad uno strumento popolare che descrive emozioni, coloro e sentimenti di quella terra facendole diventare universali, in dialogo, appunto, che descrive memoria universale.
Studi, esperienze varie e lavoro sullo strumento oggi riconosciuti a livello di ricerca e di studi anche universitaria e di docenza dello stesso Francesco Loccisano al Conservatorio di Catanzaro.
Il concerto dei due artisti ha portato l'emozione dei colori e dei suoni della natura, da ""Solè", un buon augurio di pace e serenità, a "Il volo dell'Angelo", un volo nel paesaggio lucano, a "Il bacio", omaggio alla bellezza ed alla storia travagliata dell'Ottocento.
In particolare, "Amico Brozman", è un tributo quasi commovente a Bob Brozman, il chitarrista jqazz "dobro wizard" scomparso troppo presto, un maestro degli incontri inusuali.
E poi "Scilla", ispirata dal mito di Omero, ma anche luogo dove oggi si costruiscono le loro chitarre battenti, e "Danza<Lucana" ( De Carolis(, "Danza Calabra" (Occisano).
Un concero evocativo di suoni popolari antichi ma anche di reminiscenze di new acoustic music, di atmosfere leggere e danzanti, e, soprattutto, l'eco puntuale di quanto fatto da giganti del suono acustico quali Leo Kottke, Peter Lang, John Fahey.
Ora la “battente” si affranca dal localismo, senza recidere le proprie radici ben conservate in un humus ricco e ipernutriente. Un altro pezzo di “tradizione” che diventa solida invenzione dell'oggi.