8 marzo, Tiso (Sa Cosa): “Protocollo nazionale per rafforzare sicurezza e lavoro donne”
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“Celebrare le donne nel giorno della ricorrenza è il solito copione che si recita in tante altre ricorrenze. Insomma più un rito che una vera forma di sensibilizzazione. Sono da apprezzare le tantissime iniziative intorno a questo giorno. Insomma una vera e propria mobilitazione a livello Nazionale. Stiamo vedendo sempre più assemblee sulla parità di genere e sull’equità: un tema e una sensibilità diffusa grazie anche ai movimenti femministi portati avanti negli anni. Certo in quest’occasione ribadire un "No” contro ogni tipo di discriminazione o di violenza vale doppio.
Purtroppo alla domanda cosa si fa ogni giorno per la parità di genere e per porre fine alle violenze e creare una sorta di assoluta autonomia lavorativa per le donne vittime di violenza, rileviamo le solite raccomandazioni e il profondo turbamento anche a livello istituzionale. Accanto al "basta violenza" a livello di prevenzione le solite premure e raccomandazioni.
A nostro avviso occorrerebbe di più, molto di più della pacca sul pullover e delle forme di comprensione! In tal senso, proponiamo alle istituzioni di definire un vero e proprio protocollo nazionale che metta definitivamente al centro il problema della discriminazione contro le donne e del lavoro. E su questo ultimo fronte, i dati del Paese appaiono piuttosto drammatici: il 69% dell’occupazione femminile è la media europea, ma l’Italia registra il 51%, ultima in Europa. Insomma bisogna agire, non è mai troppo tardi per farlo”.
Lo dichiara in una nota il referente nazionale di Sa Cosa, comitato spontaneo di cittadini – amici per la verità, Rocco Tiso.