“Agosto a Osage County”, diretto da Filippo Dini, con Anna Bonaiuto, a teatro

Dopo il Teatro Nuovo di San Marino, l'opera che ha ricevuto nel 2008 il Premio Pulitzer e da cui è stato tratto il celebre film I segreti di Osage County, sarà al Teatro delle Muse di Ancona, dal 16 al 19 novembre 2023.
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 “Agosto a Osage County”, diretto da Filippo Dini, con Anna Bonaiuto, a teatro

Testo di Tracy Letts, traduzione di Monica Capuani, con Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Filippo Dini, Fabrizio Contri, Orietta Notari, Andrea Di Casa, Fulvio Pepe, Stefania Medri, Valeria Angelozzi, Edoardo Sorgente, Caterina Tieghi e Valentina Spaletta Tavella. Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

Un dramma familiare intenso e imprevedibilità, in cui l’aridità del contesto – l’estate afosa delle Grandi Pianure dell’Oklahoma – si specchia con quella interiore dei protagonisti. Nella contea di Osage, in Oklahoma, vivono Violet e suo marito Beverly Weston, poeta alcolizzato. Un giorno l’uomo scompare misteriosamente e la famiglia si riunisce precipitosamente, riportando a galla vecchi ricordi spiacevoli. Il ritrovamento del cadavere e il suo funerale daranno il via a una emozionante e divertente resa dei conti.

Scriveva Tracy Letts, l'autore:

« Con molti americani condivido la storia di famiglie – per lo più discendenti di agricoltori irlandesi, tedeschi o olandesi – che hanno forgiato la loro etica dagli anni della Depressione fino al Baby Boom. Condivido il conflitto multigenerazionale che inevitabilmente nasce quando coloro che non hanno nulla hanno lasciato il loro orgoglio e il loro senso di colpa a coloro che non hanno voluto nulla. August: Osage County è il mio tentativo di esplorare questo scisma generazionale e la sensibilità del Midwest». 

 Per Filippo Dini, il regista:

"Questo testo è l’ultimo anello di un filone meraviglioso, quello di Ibsen, di Čechov, di Pirandello e poi di Eduardo: il dramma borghese, che si concentra sulla dinamica familiare. Ma Tracy Letts ci parla della società contemporanea, e dunque può permettersi una crudezza che caratterizza amaramente la nostra epoca. Per tutto il tempo di questa commedia assistiamo a scontri, vendette, frustrazioni e rancori antichi e mai sopiti all’interno di una grande famiglia, dove regna una matriarca malata di cancro, perfida e dipendente dai medicinali, che non fa altro che confrontarsi violentemente con tutti i suoi famigliari, per prime le sue figlie. Regna un odio furioso in casa Weston, nutrito dalla degenerazione di ogni singola personalità che la abita, fomentato dai personali fallimenti, dalle invidie e dalle delusioni di una vita intera, dove la rabbia e l’aggressione sembrano essere gli unici linguaggi possibili, l’unico codice consentito per comunicare in quella famiglia. Una realtà selvaggia e primordiale sembra animare questa famiglia disfunzionale (come è stata definita) alle prese con l’ultimo atto del suo travagliatissimo percorso. Hanno tentato di amarsi, hanno provato a dialogare, hanno cercato per anni di comprendersi: adesso basta, dopo quel giorno (che corrisponde al giorno in cui viene seppellito papà) ogni vincolo familiare risulterà definitivamente spezzato e probabilmente non si rivedranno mai più".

In questa casa che l'autore ci presenta come " piena di libri, con tutte le finestre coperte di tende di plastica con nastro adesivo nero che non lasciano entrare la luce esterna",  Beverly apre così:

"La vita è molto lunga/dura" T.S. Eliot. Voglio dire, gliene si attribuisce il merito...non è il primo a pensarlo, ad accorgersene..."

T. S. ELIOT, scriveva (Gli uomini vuoti -The Hollow Men -, 1925):.

"Siamo gli uomini vuoti
Siamo gli uomini impagliati
Che appoggiano l'un l'altro
La testa piena di paglia. Ahimè!"

 Così Beverly descrive subito dopo la moglie:

"Violet prende le pillole, a volte parecchie. Che le alterano l'equilibrio, tra le altre cose. Per questo cade quando se ne va in giro.

 Mia moglie prende le pillole e io bevo".

 Opera sarcastica e impietose sulle disfunzionalità della famiglia: un viaggio sentimentale tra affetti, cinismo segreti e humour nero, con Anna Bonaiuto alla guida di una compagnia molto affiatata. .

"Attraverso i personaggi di Letts  (afferma il regista) abbiamo la possibilità di confrontarci con una parte di noi, che ha a che fare con ciò che riflettiamo sulle persone che ci circondano, alle quali inevitabilmente consegniamo un pezzetto del nostro essere, fatto di tutto ciò che ci nutre e ci avvelena in quel preciso momento. Questo si arricchisce del confronto, espresso nelle maniere più disparate, e qui inizia la condivisione. Tutto questo processo sembra essere molto ammalato nella nostra epoca, sembra soffrire di un cancro incurabile, come quello alla bocca di Violet, che ci impedisce di comunicare, appunto, di ristabilire l’umana trasmissione tra gli individui».

Dopo il Teatro Nuovo di San Marino, l'opera che ha  ricevuto nel 2008 il Premio Pulitzer e da cui è stato tratto il celebre film I segreti di Osage County, sarà al Teatro delle Muse di Ancona, dal 16 al 19 novembre 2023.

Ufficio Stampa