De Laurentiis e Sarri in sintonia, ma il tecnico è il vero Top Player del Napoli

SARRI TOP PLAYER DEL NAPOLI
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

sucessivo
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - sport) Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri, rispettivamente Presidente ed allenatore del Napoli, ieri sono apparsi in sintonia nel corso della cerimonia per il Premio Bearzot e a testimoniarlo è anche una bella frase detta dal tecnico azzurro e riportata da Il Mattino:

“Mi volevano tutti ma alla fine solo quel pazzo lì mi ha preso’’

Certo, il presidente del Napoli ha portato –dopo vari sondaggi anche con altri tecnici- l’allenatore toscano all’ombra del Vesuvio.

Il suo soggiorno nel capoluogo campano non è stato comunque privo di appunti e/o critiche da parte di qualche addetto ai lavori per un presunto integralismo nella gestione della rosa e nell’utilizzare sempre lo stesso modulo di gioco, comprese le ‘’frecciatine’’ che il patron del club azzurro qualche volta gli ha rivolto.

MODULI DI GIOCO O SISTEMI DI GIOCO?
Vi sono allenatori che propongono più moduli di gioco in una stagione. Altresì vi sono tecnici che adottano -più che un modulo- un sistema di gioco.

Questi ultimi studiano ed -alcune volte- insegnano calcio. Curano il gioco in tutti i dettagli ed i singoli reparti hanno un significato relativo perchè è il ‘’complesso squadra’’ che ovvia alla fase difensiva e propositiva.

Non è semplice adottare questa scelta, ma se ci si affida ad un sistema di gioco non si può pensare che gli schemi studiati, adottati e verificati nel corso della settimana possano essere modificati durante le gare e/o preferire un altro modulo sostituendo magari anche un calciatore quando -a giudizio di alcuni- sta rendendo meno del solito.

Assurdo sarebbe anche cambiare un modulo che da due anni garantisce alla squadra un gioco altamente spettacolare e redditizio. Adottarne anche un altro da utilizzare in alternativa al modulo base, richiederebbe un lavoro che porterebbe a trascurare e sottrarre tempi di lavoro ad un sistema di gioco ampiamente collaudato.

I MERITI DI SARRI
In qualche caso sporadico, Sarri ha ammesso di aver sbagliato, non avendo sostituito qualche giocatore in difficoltà nel corso di alcune gare, ma questo esempio non può inficiare il lavoro di un grande tecnico stimato in Italia ed in Europa, che ha ricevuto riconoscimenti e premi da coloro che ”masticano e si nutrono di calcio” non da improvvisati tecnici.

CRITICARE SI, MA FINO AD UN CERTO PUNTO…
Si può rivolgere – da giornalista- qualche critica o rilievo ad un allenatore, ma fino ad un certo punto. Non si hanno le competenze ed i titoli per imporre il proprio pensiero in materia calcistica.

NAPOLI OLTERMODO PENALIZZATO DA INFORTUNI ED ALTRO
Se poi consideriamo situazioni contingenti che hanno penalizzato il Napoli e Sarri, dobbiamo ricordare che:

Non solo l’infortunio occorso a Milik ha minato la serenità di un gruppo affiatato, ma altri fattori hanno contribuito a far si che la squadra azzurra perdesse qualche punto nel corso della prima parte del Campionato.

La vicenda riguardante il rinnovo contrattuale di Lorenzo Insigne ha turbato la serenità del giocatore che solo dopo la firma del contratto si è espresso come in altri periodi ed è risultato essere –insieme a Mertens– il trascinatore della compagine azzurra.

Sono da porre in rilievo anche e soprattutto i numerosissimi infortuni a cui Sarri ha dovuto ovviare.

Ad inizio stagione Tonelli si è infortunato. Poi è capitato a Maksimovic avere problemi fisici appena dopo l’esordio in Champions League.

..ed ancora Albiol- fuori squadra per più di un mese a causa di problemi fisici

La lunga lista di infortunati prosegue con Kalidou Koulibaly infortunatosi e rientrato in squadra solo dopa la partecipazione alla Coppa D’Africa.

ALTRI ALLENATORI COSA AVREBBERO OTTENUTO?
Quanti allenatori sarebbero stati in grado di sopperire a questi notevoli inconvenienti?

Quanti tecnici avrebbero battuto tanti record in presenza di problematiche di varia natura oltre a dare alla propria compagine un gioco altamente spettacolare ed una chimica di squadra notevolissima e redditizia?

…ma, soprattutto, un altro tecnico sarebbe stato in grado di trasformare un laterale sinistro -Dries Mertens– in attaccante centrate. Non un falso nueve, come definito all’inizio dell’impiego nel nuovo ruolo, ma un vero nueve che conclude il campionato in seconda posizione nella classifica cannonieri, posizionandosi sotto i riflettori dei maggiori club italiani ed europei?

PANCHINA D’ORO E PREMIO BEARZOT ASSEGNATO A SARRI
Non competeva agli addetti ai lavori sopraindicati, ma personaggi molto qualificati hanno provveduto ad assegnare la Panchina D’Oro ed il Premio Bearzot ad una allenatore amato dal popolo napoletano, da coloro che comprendono ed apprezzano un grande lavoro COMPIUTO ed in ultimo da tutti i suoi ragazzi: MAURIZIO SARRI.

Vincenzo Vitiello per EuropaCalcio.it
Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
Vincenzo Vitiello
EuropaCalcio.it
Milano Italia
[email protected]