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L'isola di Atlantide sarebbe il blocco geologico semisommerso sardo corso

Centinaia di prove scientifiche dell'esistenza di una Atlantide Sardo-Corsa semisommersa nel Mediterraneo, anticamente chiamato Oceano Atlantico. Recenti scoperte batimetriche effettuate sui fondali del Mediterraneo confermerebbero l'esistenza dell'isola citata da Platone nel Timeo e nel Crizia. Trovate strutture archeologiche antichissime sommerse, attualmente in fase di analisi da parte del mondo scientifico.
Cagliari, (informazione.it - comunicati stampa - società)

Fornite centinaia di prove verificabili e scientifiche che sembrano mostrare in maniera coerente l'esistenza di Atlantide. Atlantide sarebbe il nome col quale nel Mesolitico veniva definito il blocco geologico sardo corso attualmente semisommerso. Centinaia di prove, che abbiamo provveduto a verificare una per una, sembrano confermare l'esistenza dell'Isola sommersa citata nei dialoghi platonici Timeo e Crizia. Notevole anche la presenza di prove che mostrano i contatti tra la civiltà sardocorsa e l'Egitto, nonché la presenza di studi archeogenetici che mostrano l'esistenza di una popolazione mesolitica prima sconosciuta con DNA differente dai coloni sardocorsi neolitici.

La teoria di Luigi Usai sta suscitando grande interesse tra gli studiosi di tutto il mondo per la sua suggestione sulla possibile scoperta di Atlantide nel blocco Sardo-Corso semisommerso. Secondo Usai, il blocco geologico potrebbe rappresentare la possibile posizione dell'antica civiltà di Atlantide. L'analisi di numerosi fattori, tra cui la toponomastica, la presenza di resti umani antichi e la collocazione geografica della zona del Sulcis, la riflessione sulla linguistica sardocorsa, l'archeogenetica, ed in particolare i rilevamenti di natura batimetrica da lui effettuati tramite il portale batimetrico dell'Unione Europea Emodnet e le potenziali scoperte scientifiche che ne sono derivate, hanno portato Usai a sostenere la sua teoria fornendo centinaia di prove scientifiche e nuovi metodi interpretativi dei dati in precedenza elaborati su Atlantide, la sua posizione, la sua popolazione e lingua.

In particolare, la presenza di toponimi sulcitani in Sardegna congruenti con la descrizione delle fonti d'acqua poste da Poseidone, descritti da Platone nel Timeo e nel Crizia, due sue opere celebri, potrebbe rappresentare una prova della presenza di Atlantide nella regione. Inoltre, la presenza di resti umani risalenti a oltre 20.000 anni fa potrebbe indicare la presenza di una civiltà antica: ricerche archeogenetiche nella località di Sirri, un riparo sottoroccia nel Sulcis, hanno mostrato l'esistenza di una popolazione Mesolitica che abitava nell'attuale Sardegna oltre undicimila anni fa, avente dna quasi in toto differente da quello dei neolitici che popolarono l'isola sarda circa tremila anni più tardi. Usai ha inoltre sottolineato la posizione strategica del blocco Sardo-Corso semisommerso nel Mediterraneo, che potrebbe aver fornito una base per l'antica civiltà di Atlantide.

Secondo la sua teoria, il blocco potrebbe essere stato sommerso a causa di un improvviso aumento del livello del mare a causa dello scioglimento dei ghiacciai: questo fenomeno è conosciuto dagli scienziati col nome di Meltwater Pulses. Usai sottolinea che forse può essere stato decisivo il Meltwater Pulse 1b nella sommersione definitiva dell'isola sardocorsa. Inoltre, ha teorizzato l'esistenza di una faglia che collegherebbe lo Stretto di Gibilterra ed il Vesuvio, passando al di sotto dell'attuale Sulcis in Sardegna. Per giustificare questa potenziale scoperta, ha mostrato delle immagini satellitari visibili col sistema informatico Google Earth, che mostrerebbe in maniera visibile la faglia tettonica, da lui definita di tipo Wadati-Benioff.

Ha inoltre sottolineato come la sommersione può essere stata concomitantemente causata dallo Slab Roll Back laterale, un fenomeno scientifico di assestamento dell'isola sardocorsa attualmente semisommersa che potrebbe avere amplificato la catastrofe. Molti esperti hanno accolto con entusiasmo questa nuova prospettiva, sebbene sia ancora in fase di valutazione e richieda ulteriori ricerche e prove per essere confermata; tuttavia, la teoria di Usai rappresenta un importante contributo al dibattito sulla possibile esistenza e posizione di Atlantide, e potrebbe aprire la strada a nuove scoperte nella ricerca sulle antiche civiltà del Mediterraneo.

Gli esperti ritengono che l'area del Sulcis in Sardegna possa rappresentare un sito di grande importanza archeologica e storica, e la ricerca sulla possibile scoperta di Atlantide nel blocco Sardo-Corso semisommerso potrebbe rivelare informazioni preziose sulla civiltà antica che vi abitava e sull'evoluzione della vita umana nel Mediterraneo. Senza dubbio, la teoria di Usai rappresenta un argomento di grande interesse e dibattito tra gli esperti del settore e contribuisce con un notevole ventaglio di idee innovative, scoperte scientifiche recenti, collegate tra loro dal pensiero laterale e divergente. Le prove fornite da Usai sono attualmente al vaglio degli studiosi di varie discipline scientifiche.

Ufficio Stampa
Daniele Pinna
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