Comunicati Stampa
Arte e Cultura

Michela Lucenti "Les Fleurs" alla Arena del Sole di Bologna

: linguaggio poetico e corpo “politico” in un "Atto performativo per corpi reali" Fino a Domenica 17 Dicembre 2023
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Alla Arena del Sole di Bologna Les Fleurs, "Atto performativo per corpi reali",il nuovo lavoro di Michela Lucenti, coreografa e danzatrice, curatrice del focus di drammaturgia fisica CARNE, fino al 17 Dicembre 2023. 

 ERT e Balletto Civile riprendono il titolo della celebre opera di Charles Baudelaire, il poeta dell'interiorità dell'essere, della verità profonda, delle sofferenze dell'uomo nella natura. 

 Baudelaire descrive l'interiorità, le aspirazioni, i deliri, i ricordi nel segno di una riflessione dura e profonda:

"Il mondo sta per finire. La sola ragione per la quale potrebbe durare, è che esiste. Com’è debole questa ragione, se la paragoniamo a tutte quelle che annunciano il contrario, e specialmente a questa: ormai che cos’ha da fare il mondo sotto il cielo? .....Quanto a me...sperduto in questo brutto mondo, spinto a gomitate dalla folla, sono come un uomo stremato il cui sguardo non vede, dietro di sé, negli anni profondi, che disillusione e amarezza, e davanti a sé soltanto una burrasca che non contiene niente di nuovo, né insegnamento, né dolore. La sera in cui quest’uomo ha rubato al destino qualche ora di piacere, cullato nella sua digestione, dimentico – per quel che è possibile – del passato, contento del presente e rassegnato per l’avvenire, inebriato del proprio sangue freddo e del proprio dandysmo, orgoglioso d’essere meno spregevole di quelli che passano, contemplando il fumo del suo sigaro egli dice a se stesso: Che m’importa dove vadano quelle coscienze?
Credo d’essere andato alla deriva, verso quello che la gente del mestiere chiama un hors-d’oeuvre. Tuttavia, lascerò queste pagine, – perché voglio datare la mia collera".

In questo quadro di riferimento/confronto, Michela Lucenti  ed il so Balletto Civile portano in scena la condizione dell’artista, le paure, i fallimenti e la gioia che prova conquistando la libertà nell’arte 

 "Quello di Charles Baudelaire in I fiori del male è un unico grande racconto “bucato”. Un racconto di situazioni fatto per immagini, con delle fratture, dei fori, delle zone in cui ognuno di noi può ritrovarsi, scovando dei tratti comuni, delle fragilità condivise. La raccolta di poesie parla della bellezza dei corpi imperfetti di personaggi ai margini della società, reietti, borderline, che diventano, grazie ad uno sguardo nuovo, creature magnifiche. Assonanza importante con il pensiero di Balletto Civile, che da sempre costruisce i propri lavori prestando i corpi a una narrazione lirica di protagonisti che sono anti-eroi.
Facciamo di questi nostri fiori un unico bouquet, qualcosa di simile alla raccolta. Le poesie sono dei vasi comunicanti, come i personaggi nelle loro solitudini mostruose, si guardano in un’unica magnifica cattedrale che è l’esistenza.

Lo spazio scenico spoglio e materico accoglie i personaggi come in un’unica installazione luminosa e sonora, dove i corpi, attraverso geometrie di esistenze ai margini, producono immagini forti, prorompenti che come tagli in una tela cercano di lasciare un segno grafico nella retina visiva dello spettatore, attraverso un linguaggio prima solitario e poi di architetture condivise, che confondono il sentire personale alla ferita condivisa della comunità.
L’artista riesce a vedere tutto ciò che è meraviglioso, ma non può non sentire sulla sua pelle, anche il terribile del mondo; non possiamo nasconderci da questo rischio. Baudelaire è il primo poeta contemporaneo che ha registrato sulla sua pelle non solo l’altezza, ma anche il sacrificio e la meschinità al quale è sottoposto l’artista, e ha fatto di questa riflessione un’opera d’arte.

 ( Michela Lucenti).

 

Les Fleurs è una performance sul linguaggio poetico e sull’impatto rivoluzionario che i versi possono avere sul corpo “politico” del danzatore, il mezzo d’espressione con cui si racconta nel dialogo con la società civile.
Les Fleurs è un inno alla bellezza dei corpi imperfetti di personaggi ai margini della società, reietti, borderline, che diventano, grazie ad uno sguardo nuovo, creature magnifiche. 

“Ci guadagniamo la possibilità di mostrarci su un palco perché bruciamo le nostre esistenze in modo totale” scrive Balletto Civile. Les fleurs è “un inno a fare le valigie, ai compagni di viaggio, agli emarginati, al resistere”.

In questa complessa ed avvincente drammaturgia di suoni, visioni e immagini, risalta la scelta musicale, con particolare rilievo al brano "Fog" di Nosaj Thing,  Nosaj Thing: come evitare che tutto suoni troppo semplice, riuscendo allo stesso tempo a non complicare la vita a chi è solo all’ascolto e lasciando comunque una via  di uscita.

E poi, il lavoro fotografico di Jacopo Benassi, invitato dalla coreografa a entrare all’interno delle prove per catturare con il suo obiettivo i particolari dei corpi, così come appaiono", reali, imperfetti, crudi, stremati e allo stesso tempo attraenti e veri".(le immagini sono in mostra fino al 17 Dicembre negli spazi del Teatro Arena del Sole).

 

LES FLEURS

Atto performativo per corpi reali

Regia e coreografiaMichela Lucenti

Con Maurizio Camilli, Michela Lucenti, Alessandro Pallecchi, Gianluca Pezzino, Emanuela Serra, Francesca Zaccariae conFrancesco GabriellidrammaturgiaMaurizio Camilli, Michela Lucenti, Emanuela Serra.

progetto luci Stefano Mazzanti
progetto sonoro Guido Affini
consulenza spazio scenico Alberto Favretto
regista assistente Giulia Spattini
aiuto regista Jacopo Squizzato
direttore di scena e macchinista Davide Capponcelli
capo elettricista Tiziano Ruggia
fonico Guido Affini
sarta Anna Vecchi
collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Balletto Civile

nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica


 

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
 RETERICERCA (Leggi tutti i comunicati)
47838
retericerca@gmail.com
3338333284