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IL BRECHT DI VENTURIELLO E IL PROGETTO SPECIALE DI GINA FERRI NEL SABATO DEL CAMPANIA TEATRO FESTIVAL

Il Campania Teatro Festival, parte rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival Association), è finanziato dalla Regione Campania e si avvale anche di un contributo annuo del Ministero della Cultura per il suo schema multidisciplinare.
Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - spettacolo)

Due debutti e altrettante repliche. È quanto propone la giornata del 17 giugno al Campania Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio.  

In Villa Floridiana a Napoli, Massimo Venturiello e Biagio Musella saranno i protagonisti alle 21.30 de “Il signor Puntila e il suo servo Matti”, allegoria brechtiana del capitalismo capace di stimolare riflessioni ancora oggi necessarie sul trasformismo schizofrenico di chi detiene il potere. Pur rispettando l’ambientazione originaria, il racconto si dipanerà con uno sguardo visionario, che coinvolge arrangiamenti musicali, canzoni, scene e costumi, in un luogo imprecisato, astratto, nel quale gli interpreti si muoveranno con la spudoratezza e l’ironia che il testo richiede. Teatro popolare, ricco di reminiscenze. Esilarante. Vivo! Dove gli attori spazieranno anarchicamente tra generi e stili diversi, inseguendo l’obiettivo primario del grande maestro di Augusta: narrare la realtà con lo straniamento necessario per mostrarla come effettivamente è, senza edulcorazioni e sentimentalismi. Massimo Venturiello vestirà i panni del signor Puntila e al suo fianco il servo Matti sarà Biagio Musella. Altri sei attori (Marianita Carfora, Alessandra De Concilio, Fabrizia Sorrentino, Stefano De Santis, Franco Silvestri e Filippo Gessi) ricopriranno i numerosi ruoli della grottesca umanità che ruota intorno ai due protagonisti. Per provare a raccontare, come afferma il giudice nella scena nona del testo brechtiano, il “nostro” tempo. Un secolo commerciale. Dove tutto si livella e il buon tempo antico scompare.   

Induce a non poche riflessioni anche la proposta dei Progetti Speciali. Al Teatro Trianon Viviani di Napoli alle ore 20 andrà in scena infatti “Melagrana”, drammaturgia collettiva e conduzione a cura di Gina Ferri, che è anche regista dello spettacolo, e Simona Fredella. Un viaggio esplorativo nei segreti del mondo femminile, attraverso i ricordi, i racconti e i desideri di una vita vissuta o immaginata. Un percorso/laboratorio che nasce dall’incontro con la Cooperativa La Tenda di Salerno e le donne con problemi di dipendenza accolte dalla strutturaIl titolo è un chiaro riferimento alla famosa ode di Federico García Lorca, nella quale la melagrana profumata è “un cielo cristallizzato, dove ogni grana è una stella e ogni cielo un tramonto”. I movimenti coreografici della performance, che ha la forza della rinascita, sono di Antonella Iannone, le musiche di Emanuele Ferri.  

Fanno parte della stessa sezione, quella dei Progetti Speciali, anche le due repliche previste nel programma del 17 giugno. Al Teatro Grande di Pompei alle ore 21 andrà in scena “Clitennestra”, tratto dal romanzo di ColmTóibín “La casa dei nomi”, con Isabella Ragonese nel ruolo della protagonista e l’adattamento e la regia di Roberto Andò. Lo spettacolo, apertura della rassegna Pompeii Theatrum Mundi, è coprodotto, grazie ai fondi regionali, dal Campania Teatro Festival -Fondazione Campania dei Festival, insieme al Teatro di Napoli-Teatro Nazionale. Sempre alle 21, nello spazio antistante il Palazzo Coppola di Valle/Sessa Cilento (Sa), sarà proiettato il film di Renato Salvetti “La Fuga”, un messaggio di speranza a chi ha commesso errori, perché trovi la forza di alzarsi e ritentare. Il lungometraggio, che si avvale di Davide Aronica come direttore della fotografia, nasce dai laboratori sul territorio tenuti dalle attrici Franca Abategiovanni e Marina Sorrenti.  

 

Sul sito campaniateatrofestival.it sono consultabili le promozioni ed è possibile acquistare i biglietti.  

 

 

 

  

 

 

 

 

 

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