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Morano Calabro (Cs) - Al via la consiliatura Donadio

Adempimenti e linee programmatiche nella prima seduta dell’assise moranese
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Ieri sera, con la celebrazione del Consiglio comunale, nella sala delle pubbliche adunanze, sita nel chiostro San Bernardino, è ufficialmente iniziato il quinquennio amministrativo a guida Mario Donadio.

La prima seduta dell’assise cittadina si è svolta in un clima sereno, cadenzato qua e là da dichiarazioni d’intenti e segnali, alcuni dei quali assai rilevanti, provenienti sia dalla maggioranza sia dalle opposizioni, che in qualche misura lasciano supporre indirizzi e linee comportamentali futuri.

 

Ma è stata essenzialmente una festa. Che però non ha derubricato la solennità e severità di un momento contraddistinto da adempimenti e protocolli, tutti fondamentali per il prosieguo delle attività.

Anzitutto sono stati convalidati gli eletti - per i quali non sono emerse cause d’impedimento – quindi si è passati al giuramento del primo cittadino. Una cerimonia sobria, in parole e gesti, ma non per questo priva di emozione. Donadio ha indossato la fusciacca con l’ausilio del suo vicario, Pasquale Maradei, pronunciando, con malcelata emozione, la dichiarazione di fedeltà alla Repubblica.

Il sindaco ha poi reso noti i componenti l’esecutivo con le varie competenze, sottolineando come la scelta sia ricaduta sui candidati eletti con maggior numero di preferenze. Pertanto, la carica di Vicesindaco resta saldamente nelle mani di Pasquale Maradei al quale vanno le deleghe in ambito: Lavori pubblici, Urbanistica e Gestione del territorio, Personale, Patrimonio, Emergenza idrica. Salvatore Siliveri dovrà invece occuparsi di Manutenzione, Verde pubblico, Viabilità e Segnaletica stradale. Josephine Cacciaguerra è chiamata a sovrintendere le iniziative nei settori: Politiche sociali, Giovani, Famiglie e Cooperazione, Welfare e politiche del lavoro, Promozione e sviluppo del borgo. Maria Di Maria, attenzionerà il Benessere psicofisico del cittadino, l’Igiene, le Pari opportunità, il fenomeno del Randagismo. Oltre alle testé menzionate funzioni assessorili, Donadio potrà contare sulla collaborazione dei consiglieri Antonio Spina (Politiche energetiche e Ambientali), Francesco Salvatore Soave (Turismo e politiche di riqualificazione del centro storico), Giuseppe Feoli (Mitigazione del rischio idrogeologico, Agricoltura e forestazione, Arredo urbano), Francesca Rosito (Pubblica istruzione, Tradizioni e Identità popolare, Tutela del patrimonio e del cittadino).

Rimangono nelle prerogative del sindaco gli ambiti: Sicurezza e Polizia locale, Protezione civile, Servizi elettorali e demografici, Attuazione del programma, Politiche economiche, Bilancio, Finanza e tributi, Cultura, Spettacolo, Controllo Economato, Sanità, Comunicazione istituzionale.      

 

Secondo regolare tabella di marcia sono stati costituiti i Gruppi consiliari (a sostegno del sindaco, il gruppo “Insieme per Morano”, con a capo il consigliere Antonio Spina; tra i banchi della minoranza, il gruppo “Morano Protagonista”, guidato dal consigliere Giuseppe Bruno, e il “Partito Democratico”, capogruppo Domenico Lombardi).

Nessun problema sia per l’elezione dei membri della Commissione Elettorale, che sarà formata dai consiglieri: Maradei, Feoli, Severino, sia per i componenti la Commissione per l’Aggiornamento dell’Albo dei Giudici Popolari, che sarà costituita dai consiglieri: Soave e Di Luca.  

 

L’ottavo punto all’ordine del giorno, l’elezione del Presidente del Consiglio comunale, su richiesta del sindaco, concorde unanimemente l’intero l’emiciclo, è stato rinviato alla prossima seduta. Donadio ha motivato affermando che, data la delicatezza della decisione, occorra più tempo per un confronto che coinvolga tutte le compagini presenti nel civico consesso.  

 

Meno di venti minuti sono serviti al neosindaco per illustrare le Linee programmatiche, ragionamento politico per antonomasia. Donadio è ritornato sul cosiddetto “Cantiere Morano”, sintetizzandone i dieci pilastri secondo la propria visione delle priorità. Passando dal desiderio forte di ammannire un Bilancio realmente partecipativo e trasparente, all’urgenza di sostenere le imprese e gli operatori economici; dall’implementazione di un percorso di fiscalità solidale, al miglioramento del servizio di Polizia Locale; dalla realizzazione di una campagna antifrode rivolta agli anziani, ai corsi di educazione stradale; dalla valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, all’impegno per attrarre turismo di qualità anche attraverso le tradizioni e i marcatori identitari, materiali e immateriali; dalla maggior cura dell’ambiente, con particolare attenzione alla questione rifiuti, all’agricoltura e al verde pubblico; dall’urbanistica, con la stesura di un piano colore, al miglioramento dell’aspetto estetico generale. E poi ancora, lo sport, gli eventi, gli spettacoli, il progetto Vita Morano, l’oasi canina, le politiche giovanili e familiari, la comunità energetica, la sartoria sociale etc. etc.

Sul punto, scontato il voto compatto e favorevole della maggioranza. Mentre un distinguo significativo arriva dalle opposizioni, che si esprimono in maniera diversa: da un lato il Partito Democratico, con Domenico Lombardi e Leonardo Di Luca che bocciano nettamente il progetto, dall’altro il gruppo Morano Protagonista, con Biagio Angelo Severino e Giuseppe Bruno che invece si astengono.  

 

Per la cronaca, sono state depositate due interrogazioni, una dal Pd e un’altra da Morano Protagonista, alle quali sarà fornita risposta scritta nei termini di legge.

 

Dopo due ore e mezza di confronto, Donadio ha sciolto da sindaco la sua prima assemblea.

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