Presentazione del libro "Pensieri pandemici" di Silvio Sposito a Roma

Il libro "Pensieri Pandemici - in vista di un Neoumanesimo venturo" (Europa edizioni) dello scrittore e medico Silvio Sposito sarà presentato domani venerdì 4 ottobre a Roma presso l'Istituto di Studi Europei "Alcide De Gasperi"- ISE in via 4 Fontane 29, int. 1, dalle h18.00. Coordinerà l'incontro il prof. Antonio Sabbatella, presidente dell'ISE, e parteciperà la poetessa e archeologa Flaminia Cruciani.
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Il libro "Pensieri Pandemici - in vista di un Neoumanesimo venturo" (Europa edizioni) dello scrittore e medico Silvio Sposito sarà presentato domani venerdì 4 ottobre a Roma presso l'Istituto di Studi Europei "Alcide De Gasperi"- ISE in via 4 Fontane 29, int. 1, dalle h18.00.
Coordinerà l'incontro il prof. Antonio Sabbatella, presidente dell'ISE. Con la poetessa e archeologa Flaminia Cruciani si tratteranno i seguenti temi: la natura della coscienza, gli esiti della pandemia, la natura del Bene o del Male nella società odierna e la sua desacralizzazione, la gestione della globalizzazione, il transumanesimo e la AI, l' ideologia "woke" e così via. Sono solo alcuni dei temi di cui discutono i personaggi del "romanzo filosofico" di Silvio Sposito.


Abstract del libro:
Un gruppo di amici nel corso della primavera del 2020 si rifugia nella campagna toscana per trascorrervi in compagnia il periodo di isolamento imposto dalle autorità governative al culmine della pandemia. L'isolamento è per le cinque coppie di amici l'occasione per discutere degli argomenti più vari, mentre per l'autore costituisce l'opportunità di esporre la propria weltanshauung. Quale migliore occasione, infatti, di una totale sospensione delle normali attività per fermarsi a riflettere, anche solo per pochi giorni o settimane, sullo stato delle cose, personali e generali? In realtà, un filo conduttore lega tra loro gli argomenti apparentemente più diversi, e ciò che ne emerge è una sorta di manifesto anti-globalismo, intendendo trasmettere più precisamente un messaggio antimaterialista, antiscientista (e pro vera scienza), antimeccanicista, anti-neoliberista (ma non antiliberale), avverso al trans-umanesimo (e piuttosto incline a un neoumanesimo); alla fine di tutto si manifesta dunque una visione filosofica antinichilista e vitalista. Tra una discussione e l'altra, e in mezzo a opinioni anche discordanti tra loro, viene così ad attuarsi una progressiva presa di distanza dalle pulsioni autodistruttive e mortifere che sempre più sembrano avvolgere nelle loro malevole spire il mondo contemporaneo.

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