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Tre canali in lingua italiana per dare voce alla Chiesa Ortodossa Ucraina

In soli tre mesi , il blog " La Voce della Chiesa Ortodossa Ucraina " ha superato le mille visualizzazioni. Un piccolo traguardo, per un'argomento che può sembrare di "nicchia" ma che rappresenta un contributo alla speranza e alla conservazione della Fede del popolo Ucraino.
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In soli tre mesi , il blog " La Voce della Chiesa Ortodossa Ucraina " ha superato le  mille visualizzazioni. Un piccolo traguardo, per un'argomento che può sembrare di "nicchia" ma che rappresenta un contributo alla speranza e alla conservazione della Fede del popolo Ucraino.
Il conflitto in Ucraina, ha diviso un popolo, ha diviso delle famiglie, ha diviso dei cristiani.

In Ucraina esoste di fatto una chiesa ortodossa nazionale ucraina, attualmente controllata dal governo di Zelensky, nata con un "concilio di riunificazione" tra il Patriarcato di Kiev e la Chiesa Ortodossa Autocefala Ucraina e con l'autorizzazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.
Accanto è sopravvissuta la Chiesa Ortodossa Ucraina autonoma . Quest'ultima chiesa è guidata da un santo Metropolita, un sacerdote che apprezza il silenzio, non è mediatico , quando si reca sul Monte Athos serve i confratelli come l'ultimo dei monaci.

Eppure, questo santo sacerdote, ha elevato nella crisi russo/ucraina il suo più alto "grido di dolore" . Nel 2022 ha definito l'arrivo dell'esercito russo in 'Ucraina un "disastro", dichiarando che "i popoli russo e ucraino provengono dalla fonte battesimale del Dnepr e una guerra tra loro è una ripetizione del peccato di Caino che uccise il suo stesso fratello per invidia. Una tale guerra non può essere giustificata né da Dio né dal popolo".

"La Chiesa ortodossa ucraina – ha detto – è la Chiesa del popolo ucraino. Unisce i credenti dell'est e dell'ovest, del nord e del sud del nostro Paese. È composto da persone di diverse nazionalità e diverse convinzioni politiche. Ma siamo tutti uno in Cristo. Per più di 1000 anni di storia, la nostra Chiesa è sempre stata e rimane con il suo popolo".
"Oggi, il nostro Paese sta attraversando un difficile calvario causato dall'attacco al nostro Paese da parte delle truppe della Federazione Russa. In tutte le chiese e monasteri della Chiesa ortodossa ucraina, continuano e si intensificano le preghiere per la pace e la cessazione prima possibile dello spargimento di sangue. Chiediamo costantemente una soluzione pacifica dei conflitti attraverso il dialogo. La guerra è il peggior peccato del mondo. Ci costringe a guardare l'altro non come persona ad immagine di Dio, ma come un nemico da uccidere. Pertanto, non ci sono scuse per coloro che iniziano le guerre", ha dichiarato coraggiosamente il metropolita Onofrio parlando della morte di "un gran numero di civili, tra cui anziani, donne e bambini"; della distruzione di "infrastrutture umanitarie" come ospedali, maternità, scuole, orfanotrofi. Chi è sopravvissuto è costretto a lasciare le case e persino il Paese per salvarsi la vita, diventando profughi e sfollati.

Da qui l'appello a "predisporre veri e propri corridoi umanitari per l'immediata evacuazione dei civili dagli insediamenti sulla linea di fuoco garantendone l'incolumità". Il metropolita ortodosso ha chiesto soprattutto di "mostrare compassione umana e carità cristiana" per i militari ucraini che "nell'adempimento del loro giuramento e dovere di difendere la Patria, sono stati purtroppo feriti o fatti prigionieri". E a nome della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita ha invocato "l'estradizione dei feriti e lo scambio dei prigionieri di guerra".

Eppure, questa chiesa di pace, di dialogo, rischia di non aver più voce in territorio Ucraino. Sembrerebbe, infatti, che le autorità di Kiev vogliano impedire alla Chiesa guidata dal Metropolita Onofrio al totale silenzio.

Significa, se è vero che le tante parrocchie potrebbero essere confiscate e cedute alla Chiesa Ortodossa Ucraina, fedele al Patriarcato di Costantinopoli.
In alcuni villaggi, la Chiesa Ortodossa Ucraina viene spodesta dalle sue chiese a favore della Chiesa riconosciuta da Costantinopoli. Eppure, in tutta questa persecuzione, il Metropolita Onofrio, porge "l' altra guancia".

Non è presente sui "social" , non invita alla guerra ma alla ricerca della Pace. Onofrio, come il Vescovo di Roma viene messo a tacere ma non per questo è per me un grande uomo, un grande esempio di cristiano.

Per questa ragione diamo voce al  Metropolita Onofrio e alla Chiesa che Cristo gli ha affidato. 
Ripubblichiamo in Italiano alcune notizie della Chiesa in modo da far conoscere e divulgare il Messaggio di Speranza che questa Chiesa cerca, nella difficoltà di trasmettere ai fedeli ucraini.

Difendere la leggittimità canonica della Chiesa Ortodossa Ucraina, guidata dal Metropolita Onofrio, non è solo un atto di solidarietà cristiana. E' un atto di affermare la necessità dei valori della libertà di coscienza, della libertà di espressione religiosa. Essere non solo con la preghiera accanto a tutti i fratelli che in questo momento vivono la perescuzione . 



La comunicazione in lingua italiana e non ufficiale si avvale 


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Continuerò a dare Voce alla Chiesa Ortodossa Ucraina, al Metropolitia Onofrio, ai suo Vescovi e sacerdoti 



Marco Baratto

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