Un brindisi senza barriere: con il progetto Mixology ZERO RCR abbraccia l'inclusività del bere No/Lo

Con Mixology ZERO RCR interpreta i trend emergenti valorizzando l’esperienza del bere consapevole. Il mondo del beverage sta vivendo una rivoluzione silenziosa ma inarrestabile: la crescita esponenziale dei cocktail No/Lo (No Alcol, Low Alcol) e del vino dealcolizzato sta ridefinendo il modo di vivere la socialità, indipendentemente dal consumo di alcol.
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Colle di Val d’Elsa, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere)

Il mondo del beverage sta vivendo una rivoluzione silenziosa ma inarrestabile: la crescita esponenziale dei cocktail No/Lo (No Alcol, Low Alcol) e del vino dealcolizzato sta ridefinendo il modo di vivere la socialità, indipendentemente dal consumo di alcol.

Con l’approccio Around the World, RCR trasforma ciò che in alcune culture è una tendenza e in altre un’esigenza in un’opportunità concreta. Nasce così Mixology ZERO, un progetto che offre soluzioni adatte ai consumatori che scelgono alternative No/Lo fornendo  risposte su misura per le esigenze di questo pubblico e promuovendo un’esperienza di consumo inclusiva.

Questa evoluzione si inserisce in un panorama più ampio in cui il bere consapevole sta guadagnando sempre più spazio. Esempi di questa attenzione al bere consapevole sono iniziative come la Sober Spring - celebrata dal 20 marzo al 20 giugno in diverse parti del mondo – che incoraggiano le persone a ridurre o eliminare il consumo di alcol per tre mesi, esplorando alternative gustose e creative ai classici cocktail.

Il fenomeno dei “sober bar” – locali specializzati esclusivamente in cocktail analcolici – è solo un'altra manifestazione di questa nuova cultura del bere. Anche il settore vinicolo sta vivendo una trasformazione significativa: il mercato del vino dealcolizzato ha raggiunto nel 2023 2,26 miliardi di dollari[1] a livello mondiale, con una domanda in costante crescita, soprattutto nelle comunità in cui il consumo di alcol è culturalmente limitato o proibito.

Diversi grandi marchi degli spirits hanno già ampliato le proprie linee con versioni No/Lo dei loro prodotti: il bere consapevole si sta traducendo infatti con una crescente domanda di drink analcolici di qualità nel settore Ho.Re.Ca. RCR si distingue come partner strategico per bar e ristoranti che vogliono offrire un’esperienza di consumo premium anche per chi sceglie di bere senza alcol.           


Anche il Retail sta dedicando spazi sempre più ampi a queste alternative, offrendo ai consumatori un ventaglio di scelte mai visto prima. RCR supporta questa evoluzione con un’offerta dedicata a coloro che, per scelta o per cultura, portano nelle proprie case l’esperienza del bere No/Lo, garantendo loro soluzioni di packaging pratiche e di design in linea con i trend di consumo emergenti.

 “Bere è l'atto più naturale che esiste,” afferma Roberto Pierucci, CEO di RCR. “Ognuno di noi lo ripete varie volte in una giornata; quindi, se vogliamo migliorare la qualità della nostra vita, occorre farlo divertendosi in ogni occasione! La qualità di RCR permette di avere i contenitori più 'divertenti' e 'democratici', per cui siamo felici di seguire la tendenza dei contenuti dealcolati. Permettere a chiunque di godere del gusto e delle sensazioni suscitate da un bicchiere di vino o di un cocktail è la forma più civile e inclusiva che possa esistere.

RCR, già punto di riferimento per la mixology grazie alle sue collaborazioni con l’International Bartenders Association (IBA) e l’AIBES (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori), sta sostenendo l’offerta di soluzioni che rispondono alle esigenze di chi opera nel settore. Ne sono un esempio bicchieri pensati per contenuti più densi e decorazioni più complesse, sempre in vetro sonoro superiore Luxion®, ma anche pack distintivi per il canale Retail, progettati per rafforzare il posizionamento del segmento No/Lo e guidare il consumatore nella scelta in modo chiaro ed esplicito. L’azienda si posiziona così come innovatore capace di anticipare i bisogni del mercato. La sua produzione 100% Made in Italy è garanzia di qualità e tradizione, valori che si sposano con un approccio al consumo ispirato alla convivialità e all’equilibrio, elementi chiave della cultura mediterranea.

 “Quando si parla di No Alcol si parla di un consumo trasversale, che può coinvolgere tutta la famiglia, dal bambino di sei anni al nonno di novant’anni,” sottolinea Pierucci. “Questa tendenza non è solo una grande opportunità di business, ma un cambiamento culturale che stiamo abbracciando con convinzione. Il Made in Italy è anche sinonimo di aperitivo e socialità: se possiamo replicare questa esperienza con alternative analcoliche di qualità, si apre un futuro nuovo e inclusivo.”

Con uno sguardo attento ai cambiamenti di mercato e una vocazione all’innovazione, RCR si conferma il punto di riferimento del bere, dove la qualità e l’esperienza generano la capacità di fare cultura ed esaltare ogni momento con i giusti dettagli.

 

[1] https://www.grandviewresearch.com/industry-analysis/non-alcoholic-wine-market-report

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Ufficio Stampa

Francesca Colautti
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colautti@soluzionegroup.com