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Film Festival dei Diritti Umani, Lugano: un programma di film e talk, per ribadire che il futuro dell’umanità è il futuro dell’ambiente.

10 DICEMBRE 2021 | GIORNATA DEI DIRITTI UMANI | LA DISTRUZIONE DELL’ECOSISTEMA È LA PIÙ PERICOLOSA E GLOBALE VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - società)

10 DICEMBRE 2021
GIORNATA DEI DIRITTI UMANI
LA DISTRUZIONE DELL’ECOSISTEMA È LA PIÙ PERICOLOSA E GLOBALE VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI

Sulla piattaforma festivaldirittiumani.stream, un programma di film e talk, per ribadire che il futuro dell’umanità è il futuro dell’ambiente. 

In Italia, secondo l’analisi di Legambiente, nel 2021 c’è stato un aumento di eventi climatici estremi del 17%. Secondo Oxfam, il 50% più povero della popolazione mondiale emette appena il 7% di sostanze inquinanti. Mentre l’OMS ha calcolato che, a partire dal 2030, ci saranno 250.000 morti all’anno in più per malnutrizione, malaria, dissenteria e stress da calore. Sono solo alcuni dei numeri di quella che appare come la più pericolosa e globale violazione di diritti umani: la distruzione dell’ecosistema. Ed è questo il tema su cui Festival dei Diritti Umani e Film Festival Diritti Umani Lugano hanno scelto di concentrare l’attenzione per il 10 dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani.

Sulla piattaforma festivaldirittiumani.stream, dalle 9 del 10 dicembre e per 48 ore sarà disponibile gratuitamente il film YOUTH UNSTOPPABLE della regista e attivista per il clima Slater Jewell-Kemker; e un approfondimento sugli effetti sui diritti umani dell’esito di COP26, a un mese dalla sua chiusura, insieme alla delegata dell’Italian Climate Network – Marirosa Iannelli – e ai giornalisti inviati a Glasgow – Alberto Giuffrè (Sky tg24) e Paola Nurnberg (RSI).

YOUTH UNSTOPPABLE è il documentario della regista e attivista canadese 29enne Slater Jewell-Kemker sull’ascesa del movimento mondiale dei giovani per il clima. Girato in 12 anni e in nove differenti paesi, il film racconta il viaggio di Slater all'interno del movimento, dai 13 anni e fino all'età adulta, dalle prime manifestazioni fino all'ascesa mondiale. Un percorso che racconta anche in prima persona il fallimento e la disillusione sulle varie Conferenze delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, a partire dalla COP17 di Copenaghen dove Slater partecipò come delegata giovanile del Canada.

La COP è l’unica piattaforma che abbiamo per discutere della crisi in cui siamo, a livello governativo ma non sta funzionando. I leader che dovrebbero rappresentare noi, i nostri bisogni e le nostre preoccupazioni non ci stanno di fatto rappresentando. I governi e le industrie inquinanti vogliono mantenere lo status quo: lo vediamo da anni. Il vero cambiamento di cui abbiamo bisogno deve venire dalla gente, soprattutto adesso che c’è educazione, informazione e strumenti a sufficienza per chiunque voglia fare qualcosa. Dobbiamo aiutare far sentire la voce dei popoli indigeni e del Sud del Mondo: dobbiamo rassicurarci che attivisti, leader e comunità siano supportati e ascoltati. E dobbiamo anche ricordarci che se vogliamo farlo, dovremo davvero farlo perché nessuno lo farà al posto nostro.  Lo abbiamo visto per 26 volte.” Così ha dichiarato Slater Jewell-Kemker in un’intervista di Simonetta Poltronieri che sarà disponibile al link https://www.festivaldirittiumani.stream/evento/youth-unstoppable/ come approfondimento al film. “Dobbiamo ricreare un nuovo modo di vivere tra noi e capire che non dobbiamo gettare la spugna sulle cose che tutti noi vogliamo. Acqua pulita, aria pulita, lavori migliori, sentirci parte di una comunità: sono cose che tutti gli esseri umani vogliono, al di là di ogni confine. E se vediamo la crisi climatica come un’occasione per cambiare le cose in meglio, credo ci sarà un cambiamento vero. Abbiamo perso molto ma c’è ancora tanto che possiamo salvare. Un altro mondo è ancora possibile, ci credo al 100%. E se vogliamo sopravvivere e adattarci, dovremo per forza realizzarlo.”

Alle 18 del 10 dicembre sempre su festivaldirittiumani.stream (al link https://www.festivaldirittiumani.stream/evento/youth-unstoppable/ ) verrà trasmesso in streaming l’approfondimento sugli effetti per i diritti umani della COP26 di Glasgow. A parlarne, moderati dal direttore del Festival dei Diritti Umani Danilo De Biasio, saranno tre ospiti che hanno visto e raccontato da vicino i negoziati: Marirosa Iannelli, coordinatrice Clima e Advocacy dell’ Italian Climate Network delegata ai negoziati, e i giornalisti inviati a Glasgow Alberto Giuffrè (Sky tg24) e Paola Nurnberg (RSI).

“La COP26 doveva decidere la riduzione l’uso di sostanze climalteranti. Veti incrociati e scarso coraggio dei governi nazionali, hanno prodotto invece scarsi risultati - spiegano Danilo De Biasio e Antonio Prata, rispettivamente direttore del Festival dei Diritti Umani di Milano e di Lugano - occorre dare voce a chi, come i giovani che riempiono le piazze, chiedono una giustizia climatica che non scarichi sulle popolazioni più povere il costo di un benessere per pochi privilegiati. Per due Festival come i nostri - concludono Danilo De Biasio e Antonio Prata - è vitale essere in mezzo a questa onda, per coglierne il senso, per poterlo condividere. Altro che “giardinaggio giovanile” come vengono definite le proteste per l’ambiente da parte delle élite chiamate a rispondere dei loro fallimenti”.

festivaldirittiumani.stream è la piattaforma di streaming del Festival dei Diritti Umani e Film Festival Diritti Umani Lugano, sviluppata con il supporto di OpenDDB - Distribuzioni dal Basso.

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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