L’Arsenio Lupin delle truffe informatiche, Corrado Fabbri, si racconta in un coraggioso libro autobiografico che svela i segreti del Social Engineering
Comunicato Precedente
Comunicato Successivo
Corrado Fabbri (Bologna, 1970), al suo esordio come scrittore con "Lord Kelly - Il ladro di informazioni", è considerato dalla stampa internazionale e dalle forze dell'ordine uno degli hacker e ingegneri sociali più temuti degli ultimi decenni. Ha accumulato una fortuna violando i sistemi informatici di banche, governi e industrie su commissione di servizi governativi e aziende rivali.
Ha subito oltre 80 processi per 290 violazioni al codice penale per truffe telematiche e furti di dati, ottenendo condanne a 15 anni di carcere, poi ridotti a 10 tra indulti e sconti di pena. Nel mezzo, due fughe e una vita da brividi. Pur avendo pagato il suo debito con la giustizia, oggi l'autore vive all'estero sotto falso nome «perché non ti mollano più, ti marchiano a fuoco come una vacca e non ti lasciano vivere». Il libro è stato scritto durante la detenzione, tra il 2002 e il 2014, per poi essere affidato alle stampe, dopo gli ultimi rimaneggiamenti, nel giugno di quest'anno.
Le straordinarie competenze informatiche, l'attenta pianificazione, la minuziosa ricerca dei punti deboli di un sistema e l'abilità psicologica nel manipolare gli altri, quasi elevate ad arte, unite a un'etica del crimine («Ho sempre e solo aggredito aziende o persone che potessero reggere il colpo. [...] Nessun stipendiato delle holding o delle grandi banche che ho ripulito, [...] ha mai dovuto rinunciare neppure a un solo pasto per causa mia»), hanno fatto di Corrado Fabbri una sorta di Arsenio Lupin delle truffe informatiche. Fabbri racconta la sua passione per la tecnologia informatica, la laurea in Information Technology all'università di Miami in Florida, la sua ascesa nel mondo degli hacker, dalle prime innocenti violazioni informatiche fino agli attacchi più articolati nel campo dello spionaggio industriale, remunerati con cifre da capogiro.
L'autore, però, mette in guardia il lettore dal volerlo seguire sui sentieri dell'illegalità. Le sue azioni, infatti, gli sono costate un decennio di sofferenze e di tormenti dietro le sbarre, seguite da un difficile periodo di sfiducia e isolamento. Nel libro c'è anche una dura requisitoria contro il sistema carcerario italiano, ancora lontano dall'essere uno strumento di riabilitazione e reinserimento degli ex detenuti nella società. Solo dopo lungo tempo, l'autore ha ristabilito un corretto rapporto con la società e riscoperto il valore della libertà e l'importanza dell'amore e degli affetti, sole cose in grado di dare un senso alla nostra vita. La ritrovata serenità e la volontà di rimediare in qualche modo alla sofferenza causata con la sua passata attività spingono l'autore, che oggi fornisce consulenze sulla sicurezza informatica per società e aziende in tutto il mondo, a suggerire trucchi validi e buone pratiche per prevenire il rischio di attacchi informatici e furti di dati. Suggerimenti tanto più preziosi, questi, dal momento che sono il frutto dell'esperienza di uno degli hacker e ingegneri sociali più temuti nel mondo.
INpress (Leggi tutti i comunicati)
Via Dante Alighieri 93
97100 Ragusa
[email protected]
3293167786