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Bologna, al Comunale Nouveau LA FORZA DEL DESTINO di Giuseppe VERDI

Asher Fisch sul podio dell'Orchestra del Comunale per una esecuzione limpida, attenta al particolare ed allo sviluppo drammatico , con la regia, scene e costumi di Yannis Kokkos che sceglie di creare al Nouveau uno spazio cinematografico
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Bologna,  Stagione Opera 2023
LA FORZADEL DESTINO di Giuseppe VERDI.


Asher Fisch sul podio dell'Orchestra del Comunale per una esecuzione limpida, attenta al particolare ed allo sviluppo drammatico , con la regia, scene e costumi di Yannis Kokkos che sceglie di creare al Nouveau  uno spazio cinematografico obliquo.

Scelta che appare oggi come quella in grado di superare almeno in parte i limiti strutturali dello spazio scenico e dare la possibilità di individuare elementi sempre nuovi nella scena che, spesso, appare assai composita ed affollata.

 Il gioco prezioso delle luci e delle ombre curato da Giuseppe Di Iorio, offre immagini e suggestioni che ricordano la pittura fiamminga e che si collocano in una vicenda che si svolge in tempi tormentati da guerre, presenti o imminenti.

 E' l'idea della guerra, sia quella esterna, sia soprattutto quella che si sviluppa nella coscienza dei personaggi, quella che  copre l'intera vicenda, da:
"All'armi!" - "Arde la mischia!",

fino a quando (Atto terzo) il Coro intona:


"Nella guerra è la follia
Che dee il campo rallegrar;
Viva, viva la pazzia
Che qui sola ha da regnar!"
e
Le vivandiere prendono le reclute pel braccio e s'incomincia vivacissima danza generale. Ben presto la confusione e lo schiamazzo giungono al colmo.

 Fino a "Pace, Pace Mio Dio!" di Eleonora.

Qui  l’inserzione di scene realistiche ambientate tra il popolo e la gente comune si affianca alla trama principale e anima per contrasto gli eventi drammaticissimi dell’intreccio.

 Se la trama della Forza del destino appare tuttora a tanti critici  del tutto inverosimile, dal momento che ciò che di picaresco, di sanguigno e di surreale vi era nel dramma spagnolo, e che poteva renderlo avvincente, si stempera nel libretto, per lasciare il posto a una sequenza di avvenimenti incredibili e improbabili. 

Ma ciò nulla toglie al significato "politico" del ripudio della guerra e alla visione "sacra" della vita, premessa ideale al capolavoro della Messa da Requiem verdiana.

Se Giuseppe Verdi affermava che "nella Forza del destino non è necessario sapere fare dei solfeggi, ma bisogna aver dell'anima e capir la parola ed esprimerla" Erika Grimaldi (Eleonora) ne segue le indicazioni, con una voce morbida e ricca di armoniche;  Gabriele Viviani (Don Carlo di Vargas) Roberto Aronica, nella parte di Alvaro, offrono prove sicure e dense di armonie.

Con il coro così centrale nello sviluppo dell'opera e ottimamente diretto da Gea Garatti Ansini.

LA FORZA DEL DESTINO”
Melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave dal dramma Don Álvaro o la fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra

Musica Giuseppe Verdi.

Donna Leonora ERIKA GRIMALDI/ FRANCESCA TIBURZI

Don Carlo di Vargas GABRIELE VIVIANI/STEFANO MEO

Don Alvaro ROBERTO ARONICA/ ANGELO VILLARI

Padre Guardiano RAFAŁ SIWEK/ABRAMO ROSALEN

Fra’ Melitone SERGIO VITALE
Preziosilla NINO SURGULADZE/ CRISTINA MELIS
Mastro Trabuco ORLANDO POLIDORO
Il Marchese di Calatrava CRISTIAN SAITTA
Curra FEDERICA GIANSANTI
Un Alcade FABRIZIO BRANCACCIO
Un chirurgo TONG LIU
Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna
Direttore Asher Fisch
Maestro del coro Gea Garatti Ansini
Regia, scene e costumi Yannis Kokkos
Luci Giuseppe Di Iorio
Coreografia Marta Bevilacqua
Projection Designer Sergio Metalli
Drammaturgia Anne Blancard
Produzione del Teatro Comunale di Bologna con Teatro Regio di Parma, Teatro Massimo di Palermo e Opéra Orchestre National Montpellier Occitaine.

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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