Hewlett Packard Enterprise consegna Aurora, il secondo supercomputer Exascale, all'Argonne National Laboratory del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti

Aurora è il secondo sistema più veloce al mondo e uno degli unici due supercomputer HPE Cray EX in grado di superare un exaflop
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - information technology)

All'ISC High Performance 2024, Hewlett Packard Enterprise (NYSE: HPE) ha annunciato di aver consegnato il secondo supercomputer exascale al mondo – Aurora -  in collaborazione con Intel all'Argonne National Laboratory del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti. Aurora ha raggiunto 1,012 exaflops sull'87% del sistema, diventando così il secondo supercomputer più veloce al mondo secondo la classifica TOP500 dei supercomputer più potenti. HPE è leader mondiale nel supercomputing e Aurora non è solo il secondo sistema exascale dell'azienda, ma anche il più grande sistema compatibile con l'intelligenza artificiale al mondo, capace di aggiudicarsi il primo posto nell'HPL Mixed Precision (MxP) Benchmark, raggiungendo 10,6 exaflops sull'89% del sistema.

Siamo onorati di poter celebrare un'altra importante pietra miliare dell'exascale con Aurora, che offre capacità di calcolo massive per conseguire scoperte scientifiche rivoluzionarie e contribuire a risolvere i problemi più complessi del mondo”, ha commentato Trish Damkroger, Senior Vice President e General Manager, HPC & AI Infrastructure Solutions di HPE. “Siamo orgogliosi della stretta collaborazione con il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, l'Argonne National Laboratory e Intel per la realizzazione di un sistema di questa scala e grandezza, che è stato reso possibile grazie alla progettazione innovativa congiunta, ai molteplici team e, soprattutto, al valore condiviso di fornire una tecnologia all'avanguardia per alimentare la scienza e portare benefici all'umanità”.

Un sistema di calcolo exascale può elaborare un quintilione di operazioni al secondo: una potenza di calcolo di questa portata consente di affrontare alcuni dei problemi più complessi per l’umanità. Aurora è costruito con il supercomputer HPE Cray EX, realizzato appositamente per supportare la grandezza e la scala di exascale. Questo sistema è anche la più grande installazione di interconnessione di supercomputing aperta e basata su Ethernet - HPE Slingshot - su un singolo sistema. La rete collega i 75.000 endpoint dei nodi di calcolo e i 2.400 endpoint della rete di storage e di servizio di Aurora, insieme a 5.600 switch, per incrementare le prestazioni;  consente di raggiungere prestazioni di workload AI con grande scalabilita’ attraverso la creazione di reti ad alta velocità  che includono i 10.624 blade di calcolo, i 21.248 processori Intel® Xeon® CPU Max Series e le 63.744 unità Intel® Data Center GPU Max di Aurora, rendendolo in tal modo uno dei cluster di GPU più grandi al mondo.

Essendo progettato come sistema compatibile con l'intelligenza artificiale fin dalla sua concezione, Aurora permetterà ai ricercatori di utilizzare modelli generativi di intelligenza artificiale per accelerare le scoperte scientifiche. Tra le prime ricerche basate sull'AI che gli scienziati hanno condotto sul sistema vi sono la mappatura del cervello per comprenderne meglio gli 80 miliardi di neuroni, la fisica delle particelle ad alta energia potenziata da algorirmi e modelli di deep learning e la progettazione e la scoperta di farmaci accelerata dal machine learning, tra le altre.

Aurora è un supercomputer unico nel suo genere e ci aspettiamo che possa supportare al meglio i ricercatori”, ha commentato Rick Stevens, Direttore Associato e Distinguished Fellow dell'Argonne National Laboratory. “Raggiungere questa pietra miliare con un secondo sistema exascale negli Stati Uniti è un risultato incredibilmente significativo, che farà progredire le iniziative di open science a livello globale”.

Il supercomputer exascale Aurora è il risultato di una importante partnership pubblico-privata tra HPE, Intel, il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti e l'Argonne National Laboratory, che richiede co-investimenti e co-sviluppo per rendere possibile la progettazione rivoluzionaria necessaria per far progredire la scienza. Le partnership tra il settore pubblico e quello privato sono fondamentali per raggiungere il progresso scientifico, come dimostra il lavoro svolto attraverso l'Aurora Early Science Program. Nell'ambito del processo di ottimizzazione e stress-testing del sistema, i ricercatori hanno già eseguito con successo una vasta gamma di modelli di programmazione, linguaggi e applicazioni sul sistema.

Il supercomputer Aurora è stato progettato per supportare le comunità scientifiche e di ricerca nell'ambito dell'HPC e dell'AI”, ha commentato Ogi Brkic, Vice Presidente e Direttore Generale di Intel, Data Center AI Solutions. “La nostra collaborazione con l'Argonne National Laboratory e HPE ha portato a promettenti successi scientifici e siamo estremamente curiosi di scoprire cosa accadrà, mentre continuiamo a ottimizzare le prestazioni dei sistemi per far progredire la scienza e accelerare il cammino verso il futuro”.

Aurora ha raggiunto l'exascale su un'esecuzione parziale del sistema, utilizzando 9.234 dei nodi totali. Aurora è un sistema scientifico aperto ospitato presso l'Argonne Leadership Computing Facility (ALCF), una parte della struttura dell'Office of Science del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti.

VIDEO: Messaggio di Neil MacDonald di HPE sul supercomputer exascale Aurora

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