Marocco alleato strategico per la gestione dell'immigrazione in Europa

Se l'Europa assieme non riesce a collaborare assieme al Marocco , anche nel campo di una immigrazione responsabile, almeno lo faccia l'Italia in autonomia magari studiando con il Regno e  L’Osservatorio sulle migrazioni voluto dalle Nazioni Unite in questa nazione  potrebbe divenire per il nostro Paese  un punto di riferimento dove promuovere una emigrazione intelligente .
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

In Marocco è operante  l'” ufficio africano dei Migranti” .  L’osservatorio si propone di affrontare la migrazione in Africa in modo sereno e razionale, in particolare in termini di volume, cause e relativo aspetto evolutivo infatti come osservato dal Ministro degli Affari Esteri , Signor Bourita la migrazione “resta in molti casi una semplice percezione, perché basta diffondere certe immagini sui media e sui social network per creare stereotipi e luoghi comuni”

L’Osservatorio funge  da leva nell’ambito di una rete composta da centri di ricerca ed esperti, al fine di creare una dinamica di ricerca scientifica e sociale sul tema della migrazione, ha affermato, chiedendo L’Africa per sbarazzarsi di ogni complesso di inferiorità, per affrontare i suoi problemi per controllare i suoi problemi e per difenderli a testa alta.

Infatti, in un ottica moderna di gestione del fenomeno migratorio risulta errato attribuire tutto il peso della migrazione ai paesi di transito, poiché la migrazione è una responsabilità che ricade sia sui paesi di origine che su quelli di destinazione, ha sottolineato, sottolineando che i paesi di transito non possono svolgere il ruolo di gendarme al servizio dei luoghi di origine o di arrivo , perché questo è inaccettabile e non corrisponde né ai principi e alla filosofia del Marocco né alla visione di Sua Maestà il Re sulla questione delle migrazioni.

Il Marocco nel suo complesso svolge un azione di alto profilo, anche in rapporto ai paesi vicini nella protezione dei migranti. Uno sforzo sociale che vede , nella tradizione marocchina coinvolte tutte i livelli della comunità marocchina , basti ricordare come lo stesso Papa Francesco , visitando il centro Caritas di Rabat, dove ha incontrato i migranti abbia voluto sottolineare che in quel luogo ricordato che ” Ho voluto offrire quattro verbi – accogliere, proteggere, promuovere e integrare – affinché coloro che vogliono aiutare a rendere più concreta e reale questa alleanza possano con saggezza coinvolgersi piuttosto che tacere, soccorrere piuttosto che isolare, edificare piuttosto che abbandonare.”

L’osservatorio sulle migrazioni si inserisce in una grande visione strategica e di umanità caratteristica dell’azione di Sua Maestà ed in linea con lo sguardo di tutti i suoi predecessori nei confronti dei Migranti. Il Marocco, nel corso della sua millenaria storia è stata un terra accogliente per coloro che nel passato fuggivano da persecuzione nelle loro terre. 


Le migrazioni non sono un "fenomeno" come spesso la politica italiana considera questo evento. Sono un fatto ormai strutturato . L'Europa non può permettersi il lusso di continuare con una politica improntata al modello della "Guerra Fredda" , ad un mondo che non esiste più . Deve , anche nel campo migratorio trovare la compensazione tra il diritto di emigrare e fare in modo che questo avvenga nel modo più ordinato e regolare possibile. Per questo non può che vedere nel Marocco un alleato sicuro . Non solo , per usare le parole di Papa Francesco per " accogliere, proteggere, promuovere e integrare" ma anche per ragioni geografiche. Questa Nazione araba ed Africana confina territorialmente con l'Europa (le città di Ceuta e Mellila ) sono sul territorio africano e non possiamo premettere che scelte affrettate  possano mettere a rischio la vita di centinaia di migranti e allo stesso tempo  una gestione controllata dei flussi migratori.

Se l'Europa assieme non riesce a collaborare assieme al Marocco , anche nel campo di una immigrazione responsabile, almeno lo faccia l'Italia in autonomia magari studiando con il Regno e  L’Osservatorio sulle migrazioni voluto dalle Nazioni Unite in questa nazione  potrebbe divenire per il nostro Paese  un punto di riferimento dove promuovere una emigrazione intelligente .

Si potrebbe svolgere attività di formazione di coloro che decidono di lasciare la propria terra per cercare fortuna altrove. Potrebbe divenire un punto dove domanda ed offerta di lavoro si possono incrociare e dove gli stessi migranti possano già espletare le pratiche burocratiche per una migrazione regolare e responsabile.

Ora più che mai spetta all’Europa ed altrimenti all' Italia  sostenere il Marocco sempre di più anche nella sfida per la gestione dell'Immigrazione


Marco Baratto
studioso di geopolitica

Ufficio Stampa
Marco Baratto
Italia
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