"Amore e politica, dove va la coscienza quando dormiamo?". Niccolò Nisivoccia presenta il libro, in dialogo con Massimo Raffaelli a Longiano (FC)
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Prosegue ininterrotta l’intensa attività del polo culturale Fondazione Tito Balestra di Longiano e dopo la fortunata rassegna estiva Sagge sono le Muse in musica arriva il momento delle parole. Per tutto l’autunno, infatti, una serie di incontri, presentazioni di libri e dibattiti con al centro il valore della parola terranno compagnia al numerosissimo pubblico che segue l’attività della Fondazione.
La rassegna prende vigore sabato 5 ottobre ore 16.30 con la presentazione del libro “Un dialogo notturno” (edizioni industria e letteratura, 2024) alla presenza del suo autore Niccolò Nisivoccia in dialogo con Massimo Raffaelli, filologo e critico letterario, entrambi collaboratori del Manifesto.
Questa la breve sinossi: Due persone, dentro una stanza, di notte. Una parla, l’altra ascolta - anzi: l’altra è addirittura dormiente. Questo però non le impedisce di ricevere le parole che le vengono rivolte, che proprio nel suo ascolto silente e dormiente ricevono il senso di cui hanno bisogno. Di cosa parla, l’io narrante e poetante? Di tutto, ma più di tutto di amore e di politica: e cioè dell’amore come gesto anche politico, e della politica come forma anche d’amore, e di cura. È solo verso l’alba, sul fare del giorno, che il tu che ascolta infine si sveglierà.
Il libro, suddiviso in quaranta stanze intessute di rimandi alla grande letteratura, è un’interrogazione d’amore e politica che assomma in sé verità, morale, sollecitudine, esistenzialismo. «Questo rapporto con l’altro, osserva Luciana Castellina, autrice della prefazione, questo richiamo al prendersene cura, che passa attraverso l’indispensabile mediazione delle parole, l’autore lo definisce politica. Giustamente. Ma tra il linguaggio e il mondo non c’è corrispondenza. E quindi c’è bisogno di un di più: riconoscere il diritto di ogni umano alla sua diversità».
Niccolò Nisivoccia
nato nel 1973 a Milano, dove vive e lavora. Avvocato, scrittore, poeta. Collabora con il Manifesto e con Il Sole 24 Ore. I suoi libri: Sulla fragilità (2019); Variazioni sul vuoto (2020); Quasi una cosmologia (2021); Il silenzio del noi (2022); e, con Adolfo Ceretti, Il diavolo mi accarezza i capelli (2019).
Massimo Raffaeli
scrive su il manifesto, La Stampa e i relativi supplementi letterari, Alias e Tuttolibri. Collabora a numerose riviste (Nuovi Argomenti, Il Caffè Illustrato, Lo Straniero) e ai programmi di Radio3 Rai. Ha curato opere di autori italiani contemporanei e ha tradotto a lungo dal francese. La sua produzione è raccolta in una decina di volumi, fra cui Novecento italiano (Luca Sossella 2001) e Don Chisciotte e le macchine. Scritti su Paolo Volponi (peQuod 2007).
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