Salari da fame per gli 850.000 lavoratori di H&M. Anche l'avv. Marco Carra si associa alla denuncia
Cinque anni fa il colosso svedese prometteva salari dignitosi a 850mila lavoratori. Promesse non mantenute.
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Milano,
(informazione.it - comunicati stampa - economia)
Ha preso il via proprio nel giorno del Black friday la campagna di mobilitazione globale per richiamare l’attenzione sul mancato impegno dell’azienda H&M di corrispondere a 850mila lavoratori tessili un salario dignitoso. Flash mob e altre iniziative sono in programma da Delhi a Londra, da Washington DC a Zagabria e in molte altre città tra cui le italiane Milano, Torino e Bolzano.
Ecco la denuncia e la testimonianza degli operai di uno dei principali poli europei della logistica di H&M a Stradella (Italia) relativo a “condizioni di lavoro misere e precarie”. I lavoratori italiani inoltre “esprimono la loro solidarietà a tutti gli altri lavoratori della catena di fornitura H&M”. «Mai avrei immaginato che H&M mi avrebbe stravolto la vita» scrive una lavoratrice che confeziona pacchi di abbigliamento per H&M presso il polo logistico di Stradella in Italia in una lettera agli altri lavoratori della catena dell’azienda svedese.
«Nell’enorme magazzino in cui lavoro (…) il turno iniziava alle 4,30 della mattina con nessuna certezza dell’orario di uscita. Tutto era possibile, 4 ore di lavoro come 12» scrive ancora la lavoratrice preferisce l’anonimato visto che XPO - l’azienda che gestisce il polo logistico – ricorda la nota, ha intentato una causa contro 147 lavoratori e il sindacato che li rappresenta nella lotta per migliorare le loro condizioni di lavoro.
«Nell’enorme magazzino in cui lavoro (…) il turno iniziava alle 4,30 della mattina con nessuna certezza dell’orario di uscita. Tutto era possibile, 4 ore di lavoro come 12» scrive ancora la lavoratrice preferisce l’anonimato visto che XPO - l’azienda che gestisce il polo logistico – ricorda la nota, ha intentato una causa contro 147 lavoratori e il sindacato che li rappresenta nella lotta per migliorare le loro condizioni di lavoro.
Ufficio Stampa
Marco Carra
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