Il ricordo del “Capitano Ultimo” e “Rita Dalla Chiesa” lo scorso 3 settembre alla “Mistica” del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa
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Anche quest’anno il capitano Ultimo, ha fortemente voluto ricordare il vile assassinio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Angelo Russo.
Con lui, sul palco, anche la figlia del generale, Rita Dalla Chiesa, che ha voluto ringraziare, commossa, Ultimo, l’uomo che con i suoi uomini del disciolto gruppo speciale Crimor arrestò Totò Riina, e non solo.
La commemorazione si è svolta alla Mistica, la tenuta dove Ultimo e i suoi volontari dell’associazione “Volontari Capitano Ultimo” danno assistenza a centinaia di più sfortunati, somministrando pasti, accoglienza e quant’altro si può fare per aiutare chi ne ha bisogno.
Ultimo nel suo discorso dal palco della Mistica, ha sottolineato l’importanza di combattere il male, il male proveniente dalla mafia e non solo. E’ la resistenza», come ha affermato più volte il capitano Ultimo, «contro quelli che opprimono, che calpestano la dignità di un popolo, delle nostre famiglie, dei carabinieri, di chi lavora per un pezzo di pane». Ricordare l’assassinio del Generale Dalla Chiesa – per chi ha organizzato la commemorazione – non significa soltanto ricordare la sua figura, la sua persecuzione, la delegittimazione di cui fu vittima, ma anche continuare a combattere, resistere, sognare, amare.
Ha parlato, davanti a centinaia di ospiti, dell’importanza di trasmettere alle giovani generazioni l’amore per la giustizia, per la patria e per il prossimo.
![](http://q7.informazione.it/atc/2021/09/86e3d034-70a3-4a6b-b512-c8879511ba15/241143509_206934591484580_7627936960309517919_n.jpg)
Come sempre non è mancata una preghiera sul palco salutata poi dal suono della tromba che ha intonato il silenzio e aperto a un grande accorato ed emozionante applauso, per poi congedarsi in una cena povera ma piena d’amore.
Presente tra gli altri, una delegazione somala, una delegazione di zingari (onesti), un delegazione di Templari, dei Carabinieri, della Croce Rossa Italiana. Ricordiamo che Emanuela Setti Carraro, la moglie del generale Dalla Chiesa era una crocerossina.
L’importante è non dimenticare il sacrificio di chi ha dato la sua vita per la libertà e la giustizia, in modo da poter dire un giorno “viviamo in un mondo migliore, senza mafie e cattiverie”.
L’appuntamento è al prossimo anno, per non dimenticare.
Gennaro Ruggiero
GR COMUNICAZION GRTC (Leggi tutti i comunicati)
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