Comunicati Stampa
Arte e Cultura

Il Concerto di Fine Anno al Teatro Salieri

Il Teatro Salieri celebra la fine del 2023 con un Concerto di fine anno, un'eclettica fusione tra i capolavori italiani di Rossini e Verdi e le affascinanti melodie viennesi di Johann Strauss. Un'esperienza unica che unisce la tradizione del melodramma italiano alla magia dei caffè-concerto, offrendo al pubblico un proclama di gioia e speranza attraverso la potente espressività della musica dal vivo.
Legnago, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Fine dell’anno e anche il Teatro Salieri celebra il 30 dicembre alle ore 20.45 la fine del 2023 con il tradizionale Concerto di fine anno, in programma musiche di Rossini, Verdi, Mascagni, Ponchielli e l’immancabile Strauss. Dalla Sinfonia dall’Italiana in Algeri di Rossini, quindi, all’intenso Preludio dell’atto I da La Traviata di Giuseppe Verdi.

E ancora la Danza delle Ore di Amilcar Ponchielli, il celeberrimo Intermezzo Sinfonico dalla Cavalleria rusticana di Mascagni, l’Ouverture dal Don Pasquale di Donizetti. Per poi passare ad alcuni fra i brani più celebri di Johan Strauss: Pizzicato Polka Frühlingsstimmen op. 410, Geschichten aus dem Wienerwald op. 325, Walzer op. 437, Unter Donner und Blitz op. 324. Senza dimenticare An der schönen blauen Donau op. 314.

Il programma, infatti, è una dedica come tradizione al mondo austro-ungarico, con uno spazio rivolto ai grandi del melodramma italiano. La prima parte del programma, quindi, sarà un omaggio strumentale alla terra della lirica: all’Italia Da Rossini a Mascagni, passando da Ponchielli e Verdi. Un primo viaggio tutto italiano prima di immergersi nelle atmosfere dei caffè-concerto viennesi con la tradizionale sequenza di Valzer e Polke, che uniscono le due tradizioni musicali come il Danubio unisce Vienna a Budapest.

Sarà possibile, quindi, ascoltare l’Orchestra Filarmonica Italiana non solo nel consolidato repertorio lirico che la accompagna fin dalla sua nascita nei più importanti teatri italiani, ma anche nella sua vena di espressività e virtuosismo, indispensabili per affrontare le coinvolgenti partiture di J. Strauss. Un concerto che è, in qualche modo, un proclama di gioia e voglia di condividere la musica dal vivo insieme, come grande messaggio di esistenza, resilienza e speranza.

Ufficio Stampa
LORENZA SOMOGYI BIANCHI
 STUDIO ALFA (Leggi tutti i comunicati)

studioalfaufficiostampa@gmail.com