Terzo posto per chef Shady Hasbun ai mondiali della cucina di tonno
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Un cuoco aretino al terzo posto della Tune Competition, il mondiale della cucina di tonno. La manifestazione, inserita all’interno della rassegna Girotonno, è andata in scena nella sarda Carloforte e ha proposto un confronto tra professionisti di tutto il mondo nella preparazione di ricette a base di pesce cotto o crudo. La Palestina è stata rappresentata dallo chef aretino Shady Hasbun che, con il suo piatto, ha prima vinto la semifinale sulla Grecia, ha ottenuto il punteggio più alto da parte della giuria popolare e ha conquistato l’accesso alla finalissima dove ha meritato il terzo gradino del podio alle spalle solo di Giappone e Brasile, dando seguito al bronzo già vinto nel settembre del 2023 ai campionati del mondo di cous cous e confermando la dimensione internazionale della sua cucina.
La ricetta presentata in gara ha proposto tre assaggi di tonno cotto, crudo e sott’olio ispirati a ricette tramandate dalla tradizione palestinese, terra d’origine di suo padre dove ha trascorso l’infanzia, che sono state reinterpretate in una chiave contemporanea. Chef Shady Hasbun ha cucinato in squadra con Samia Sowwan con cui ha dato vita a un’alchimia di sapori e saperi, di culture e tradizioni, di innovazioni e tradizioni, che hanno trovato un armonioso equilibrio dove il protagonista assoluto è stato proprio il tonno rosso di Carloforte mixato a spezie ed erbe aromatiche dal richiamo mediorientale. La qualità della proposta ha convinto la giuria, con l’aretino che ha vissuto le emozioni di rimanere fino all’ultimo in corsa per il titolo iridato al fianco di grandi chef di fama mondiale.
«Il valore della Tune Competition va oltre al risultato finale con cui abbiamo tenuto alti i nomi di Palestina e Italia - spiega chef Shady. - Nel corso della manifestazione abbiamo collaborato con colleghi di altri continenti, abbiamo coinvolto gli allievi dell’istituto alberghiero “Piazza” di Palermo e abbiamo vissuto un’occasione di formazione quale la visita alla tonnara di Carloforte, dunque si è trattato di un’esperienza particolarmente positiva e ricca di emozioni».