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Cèèjay & Forty-Five, intervista al gruppo musicale protagonista dell'Estate 2021

Vi ricordate di Isla Bonita? Il brano che ci ha tenuto compagnia questa estate sulla spiaggia? In questa breve intervista conosceremo gli autori del brano, passati in sordina rispetto al successo della canzone.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - società)

Com è nata la vostra passione per la musica?

La nostra passione per la musica è nata in tenera età.

Io e Dario ci siamo iscritti, all'età di 6 anni a dei corsi di musica organizzati da un associazione locale. Io mi appassionai al pianoforte, che continuo a suonare tutt'oggi, mentre Dario all'arte del deejaying.

Avete fatto quindi degli studi? 

Diciamo che le lezioni di musica le abbiamo abbandonate presto, concentrandoci per diversi anni in un cammino da autodidatta.

Ci siamo resi conto che la nostra ambizione non era quella di essere meri interpreti della musica, bensì di diventare protagonisti attraverso la produzione di nostri pezzi.

Erano gli anni della cultura EDM, sognavamo i grandi Festival, eravamo ispirati da artisti quali Swedish House Mafia, Avicii, Calvin Harris.

Abbiamo acquistato dunque vari software, costruito tassello su tassello il nostro studio e con impegno e dedizione ci siamo specializzati nell'arte della produzione musicale. Successivamente abbiamo seguito dei corsi per affinare le tecniche di composizione, missaggio e mastering.

Quindi oltre ad essere degli Artisti siete anche dei Tecnici?

Date alcune brutte esperienze con alcune etichette indipendenti ed alcuni soggetti loschi, ci siamo pian piano resi conto che tutto ciò che riguarda la parte tecnica e burocratica di un progetto musicale, conveniva farla da indipendenti. Naturalmente non è stato facile, difatti possiamo ora definirci completamente indipendenti soltanto dopo diversi anni di lavoro e sacrifici. 

Partecipereste mai a dei talent show?

Magari se avessimo avuto la possibilità di partecipare in tenera età, può darsi l'avremmo fatto. Sinceramente, in questo momento, dopo aver capito anche il funzionamento del mondo musicale, riteniamo che i talent siano inutili ed addirittura tossici per la musica.

Voi utilizzate i Social, li ritenete importanti per un gruppo musicale?

I Social sono un potente strumento e sono diventati ormai essenziali per un gruppo musicale.

Soprattutto per gli artisti emergenti, la creazione di una fan-base accanita, può aiutarti a fare qual salto di qualità che serve per diventare un artista affermato.

L'importante è non fossilizzarsi esclusivamente sul numero dei followers, quello che conta è la capacità di coinvolgere e fidelizzare il tuo pubblico, anche se non tanto corposo.

Cosa ne pensate del panorama musicale Italiano attuale?

In Italia oggi giorno vi sono una miriade di artisti validi, spaziando dal Rock, al PoP o al mondo Trap/Drill.

Il problema è che le scelte commerciali dei maggiori distributori tendono spesso a favorire quella solita nicchia circoscritta, lasciando poco spazio agli emergenti.

Il mondo social e la libertà di pubblicare ormai in maniera abbastanza semplice i brani sulle varie piattaforme, hanno dato diciamo spazio a chi vale davvero di poter affermarsi a livello nazionale anche senza l'appoggio dei big discografici. 

Penso che possiamo concludere qui. Che progetti avete per il futuro?

Abbiamo in cantiere diverse cose, sia singoli che collaborazioni. Lavoriamo insieme a diversi artisti per quanto riguarda composizione e produzione, ed ultimamente svolgiamo anche diversi lavori su commissioni per privati e aziende. Per quanto riguarda il nostro gruppo musicale, stiamo cercando ancora una nostra identità, siamo nati negli anni della cultura EDM e poi catapultati in un mondo totalmente diverso, abbiamo sperimentato diversi generi, calmierando i BPM e producendo, quindi, musica d'ascolto. Detto ciò, spera in un futuro roseo e piano di soddisfazioni, l'impegno e la dedizione ci sono, serve soltanto un pizzico di fortuna.

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Giovanni Lubesca
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