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Maria Enea: "Con qualunque nome io firmi un libro, io lotto per la parità di genere e per i diritti delle donne."

Intervista alla docente e scrittrice palermitana Maria Enea, a seguito della pubblicazione, con lo pseudonimo di Priscilla Potter, del romanzo "Il mio love bomber."
Palermo, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Si è subito dichiarata disponibile a rispondere alle mie domande. Ed eccola qui, pronta, la professoressa Maria Enea, sorridente e ricettiva come appare nelle pubblicazioni, nelle presentazioni e sui social.

- Ci dica, professoressa, come mai ha scelto di pubblicare con uno pseudonimo? E perchè proprio Priscilla Potter?

- Inizialmente ho scelto di nascondere la mia identità quando ho intrapreso il percorso dell'editoria indipendente. In Italia si fa ancora confusione tra autoeditoria e self-publishing...

- Ci speghi, quindi.

- Chi fa self publishing pubblica su specifiche piattaforme, come Amazon KDP, Kobo, Streetlib. La pubblicazione di qualunque testo prevede una serie di passaggi: stesura, grafica, impaginazione, correzione di bozze ed editing. il self publisher puro fa tutto da sè, con risultati talvolta discutibili. Chi, come me, intraprende il percorso dell'autoeditoria, delega a determinate figure professionali dterminate fasi delle pubblicazione. Io non sarei mai in grado, ad esempio, di realizzare grafiche di pregio e impaginazioni da sogno come quelle dei miei due ultimi romanzi, Syrius'Gift e Il mio love bomber.

- Lei si definisce auto- editore?

- Assolutamente sì. e ogni giorno imparo qualcosa di nuovo ed esaltante, anche se non mi nascondo le difficoltà.

- Quali?

- Il lancio del libro e le prime fasi successive alla pubblicazione sono molto faticose. Sono gli unici momenti in cui rimpiango la mia scelta di non avere un editore.

-Perchè si fa chiamare Priscilla Potter?

- Perchè adoro la saga della Rowling, ovviamente. E perchè, quando volevo nascondermi, è molto diverso dal mio nome. Ma poco importa.

- In che senso?

- Nel senso che, qualunque sia a firma che scelgo, sono sempre io, con la mia scelta di dare voce alle donne, anche a quelle che non sanno di averne bisogno.

- A che cosa si riferisce?

- Mi riferisco alla scelta di firmare come Priscilla Potter un romanzo come "Il mio love bomber", in cui affronto temi non facili: il love bombing, lo stalking, il narcisismo. Un romanzo che non è in fondo così distante dal romanzo, firmato con il mio nome, "L'urlo della sirena". Perchè io sono sempre io e mi batterò sempre per la parità di genere, contro le discriminazioni, contro la mascolinità tossica.

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