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Energia

Caro pellet, i prezzi sono saliti ma si consuma meno rispetto al gas

Come spiega Pellet1, punto di riferimento per la vendita di pellet di alta qualità, nonostante i rincari dell’ultimo anno, pellet e legna rimangono comunque un’opzione più economica in confronto ad altri combustibili, tra cui in primis il gas
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - energia)

Il caro pellet è stato uno degli argomenti più scottanti del 2022: a causa della guerra in Ucraina e della conseguente crisi energetica, infatti, il pellet ha subito un forte rincaro rispetto al 2021, accolto con apprensione e disappunto da tutti i consumatori che erano soliti utilizzarlo per il riscaldamento domestico.

Nonostante l’innegabile impennata dei prezzi, comunque, il pellet rimane ancora una scelta conveniente, come conferma il team di Pellet1, azienda leader nella vendita di pellet di alta qualità. Secondo i rilevamenti effettuati dall’Aiel (Associazione italiana energia dal legno), legno e pellet rappresentano le opzioni più economiche per riscaldare casa. Nello specifico, l’Aiel ha utilizzato un apposito calcolatore per valutare il costo reale per il riscaldamento di un appartamento di medie dimensioni, confrontando i diversi combustibili. Anche se nel calcolo sono stati esclusi sistemi come pompe di calore, fotovoltaico e impianti di solare termico, che effettivamente permettono di contenere i consumi in modo significativo, è risultato che il pellet di alta qualità in sacchetti permette un risparmio del 36% sui costi del riscaldamento rispetto al gas naturale e del 19% in confronto al gasolio

Inoltre, il governo ha accolto l’emendamento alla legge di bilancio 2023, che di fatto riduce l’IVA del pellet dal 22% al 10%, rendendo questa soluzione ancora più conveniente. 

Fatta questa doverosa precisazione, è comunque importante, come sottolinea Pellet1, attuare tutte le misure necessarie per ridurre i consumi, come per esempio utilizzare pellet di qualità (i prodotti più scadenti, infatti, tendono a bruciare più velocemente e, di conseguenza, ne occorre una quantità maggiore), calibrare la potenza della stufa in base alla grandezza dell’ambiente da riscaldare, controllare periodicamente la canna fumaria, dal momento che un tiraggio troppo elevato comporta un aumento del consumo di materiale e, se possibile, provvedere all’isolamento dell’edificio, per esempio attraverso l’installazione di un cappotto termico. 

Il pellet di qualità e certificato, come quello commercializzato da Pellet1, non è solo una scelta conveniente ma anche ecologica: a fronte di una ridotta quantità di emissioni di CO2 – pari a quelle derivanti dalla naturale composizione del legno – il pellet assicura un rendimento massimo, fino al 90% in più della normale legna. 

Ufficio Stampa
Ludovica Barbieri
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