Italia dei Diritti indignata per le condizioni in cui versa il cimitero Flaminio di Roma
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Il movimento presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro torna a occuparsi del cimitero Flaminio di Prima Porta ponendo all'attenzione mediatica di nuovo il problema della pulizia dalle erbe infestanti e la presenza insufficiente dei contenitori per la raccolta dei rifiuti. E' la consigliera ombra per la città di Roma Sabrina Ragucci già responsabile IdD per il XIV Municipio e consigliera comunale a Cineto Romano a segnalare il problema:
"Ancora una volta mi trovo in dovere di dover segnalare disservizi presso il cimitero di Prima Porta. Ci sono zone del cimitero dove i cassonetti per la raccolta dei rifiuti sono inesistenti con una distanza tra l'uno e l'altro che sfiora il chilometro inoltre la pulizia si nota solo nei vialoni principali ma è assolutamente carente nelle zone più nascoste e nelle cappelle. Forse all'Ama che gestisce la pulizia del cimitero e al comune di Roma mancano i soldi per acquistare nuovi cassonetti per incrementare quelli esistenti che, come detto, sono insufficienti? Eppure - conclude la Ragucci - le tasse le paghiamo e sono anche abbastanza care".
Interviene anche Carlo Spinelli segretario provinciale romano del movimento Italia dei Diritti e responsabile nazionale per la Politica Interna: "Abbiamo leggermente mollato la presa sul cimitero Flaminio e puntualmente sono ricominciati i disservizi e le conseguenti lamentele di chi a il proprio caro che riposa a Prima Porta. La nostra brava Sabrina Ragucci ha posto nuovamente l'accento sulla pulizia del cimitero segnalando anche l'insufficienza dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti, ma ci arrivano anche segnalazioni da parte dei cittadini che frequentano il cimitero di Prima Porta per portare un fiore e pregare sulla tomba dei loro cari lamentando carenze sulla pulizia dei campi dove sono interrati i defunti, dalle erbe infestanti.
Anche di questo ci siamo già più volte occupati - continua Spinelli - e riuscimmo tramite le nostre segnalazioni, investendo del problema attraverso segnalazioni via Pec non solo il comune di Roma e l'Ama ma anche altri enti come ASL e Prefettura, ad ottenere la pulizia del cimitero oltre che la promessa che lo stesso sarebbe stato oggetto di una pulizia periodica più frequente in modo che il problema non si ripresentasse.
Oggi però siamo di nuovo a segnalare sporcizia, erbacce che ricoprono le tombe e cassonetti per i rifiuti insufficienti, situazioni che indignano fortemente non solo noi del movimento, ma tutti i cittadini romani e in particolar modo coloro che hanno i propri cari sepolti nel cimitero Flaminio. Consideriamo quanto documentato una grave mancanza di rispetto verso chi non è più tra noi perché, pur se la loro vita terrena è terminata, la loro esistenza è ancora viva nei cuori di familiari, amici e conoscenti; ma probabilmente - conclude Spinelli - ci stiamo rivolgendo a chi il cuore lo ha offuscato dalla nebbia dell'indifferenza".
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