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Materie prime critiche, Luca Dal Fabbro (Iren): l’obiettivo è rendere il Paese resiliente

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro alla presentazione del Rapporto Ambrosetti sulle materie prime: “È importante avere un approvvigionamento quanto più indipendente da eventuali crisi”
Torino, (informazione.it - comunicati stampa - energia)


Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren da giugno 2022, è intervenuto nel corso della presentazione del Position Paper “Materie prime critiche e produzioni industriali italiane - Le opportunità derivanti dall’economia circolare”, evento organizzato dal Gruppo Iren e da The European House - Ambrosetti per approfondire il tema della produzione di materie prime critiche e le criticità legate al mercato di approvvigionamento.

Luca Dal Fabbro: lavoro coordinato tra istituzioni e industrie per un approvvigionamento resiliente

La crisi del gas scaturita dagli eventi geopolitici dello scorso anno ha spinto i Paesi dell’UE verso la ricerca dell’indipendenza sulle materie prime. Secondo il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, l’obiettivo può essere raggiunto mediante un approccio coordinato di istituzioni, industrie e finanza. “Le materie prime critiche provengono da fuori dall'Europa e in particolare dalla Cina. L'Europa e l'Italia sono dipendenti dall'importazione di questi materiali. È importante avere un approvvigionamento quanto più indipendente da eventuali crisi di prezzo o crisi geopolitiche, come è accaduto per il gas lo scorso anno”, ha sottolineato il manager durante il suo intervento. La strada da intraprendere, dunque, è una: “Dobbiamo fare una politica di approvvigionamento che renda il Paese resiliente, individuare i materiali e le industrie che vengono impattate dal non averli. Istituzioni, industria e finanza devono fare un lavoro comune affinché questi materiali arrivino in Italia ad un buon prezzo e in maniera sicura”.

Luca Dal Fabbro: Iren punta a diventare leader nell’economia circolare dei materiali critici

L’Italia, come ha ricordato Luca Dal Fabbro, non possiede miniere e giacimenti di materiali critici, i quali devono quindi essere per forza importati. Abbiamo però “una miniera a cielo aperto”, ovvero i rifiuti, che attraverso investimenti mirati potrebbe arrivare a coprire, entro il 2040, fino al 32% delle necessità. “L’economia circolare è molto importante, recuperando materiali da televisori, cellulari, schede dei computer – ha affermato il Presidente di Iren – Abbiamo una miniera che va colta”. In tale contesto, “il ruolo di una multiutility come Iren è quello di essere capace a raccogliere e valorizzare prodotti importanti”. La società multiservizi possiede già un impianto in provincia di Torino nel quale vengono recuperati materiali dai monitor e dai televisori, un secondo impianto di recupero di metalli preziosi e rari è in fase di autorizzazione ad Arezzo e in provincia di Siena il Gruppo sta lavorando ad un progetto per il recupero dei pannelli fotovoltaici. “Noi ci candidiamo ad essere leader italiano nell’economia circolare dei materiali critici e rari”, ha dichiarato Luca Dal Fabbro.

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