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I GENITORI ITALIANI SI DICHIARANO SODDISFATTI DELLE LORO SCUOLE, NONOSTANTE LA POSIZIONE IN FONDO ALLE CLASSIFICHE EUROPEE

Secondo una survey condotta da Novakid, il 56% degli italiani si dichiara a favore di un metodo di insegnamento scolastico tradizionale. Nell'era della DaD migliorano i voti in inglese grazie anche ai metodi extracurriculari attivati a supporto dal 68,5% dei genitori
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - società)

Novakid, scuola di lingua online, dove i bambini tra i quattro e i dodici anni possono imparare l'inglese, ha condotto una survey[1] per decifrare il grado di fiducia che i genitori italiani ripongono nei confronti del metodo di insegnamento utilizzato nelle scuole dei loro figli. Nonostante le recenti critiche, nate dai difficili mesi di Didattica a Distanza, i risultati mostrano che una buona percentuale di genitori italiani, circa il 56%, si definisce come complessivamente soddisfatta delle scuole dei propri figli e del metodo di insegnamento utilizzato.

La stessa percentuale (56%) afferma di preferire un metodo di studio classico e basato sui libri piuttosto che l’implementazione di tecnologia, un dato che va sicuramente a collegarsi al troppo tempo speso sui dispositivi elettronici dai giovani italiani[2] e alle conseguenze dei mesi passati in lockdown. Inoltre, il 77% degli intervistati si dichiara più che soddisfatto degli insegnanti di scuola del figlio, percentuale che scende al 57,6% quando si parla degli insegnanti di inglese. Questa stima risulta infatti in linea con quanto dichiarato da OCSE, per cui il livello iniziale di istruzione degli insegnanti italiani risulta più elevato rispetto agli altri Paesi.

 A seguito dei mesi di Didattica a Distanza, Novakid ha esplorato eventuali cambiamenti di percezione delle scuole da parte dei genitori italiani, ma dai dati ottenuti si evidenzia come in verità la fiducia sia quasi cresciuta, sia verso l’istituto stesso, che verso gli insegnanti e il metodo di apprendimento utilizzato. Allo stesso tempo, il 48% degli intervistati conferma un aumento dei voti di inglese dei propri figli a seguito di questo periodo, che ha visto milioni di bambini impegnati in classi virtuali per mantenere il proprio livello di educazione”, afferma Luca Piergiovanni, esperto di tecnologie dell’educazione.

A seguito quindi delle numerose critiche sollevate nei confronti dei metodi della Didattica a Distanza, molti genitori italiani hanno deciso di tornare a metodi ben più tradizionali una volta riaperte le aule delle scuole, facendo sì che nel 2021, la percentuale di persone che aderiscono all’implementazione di metodi tecnologici e innovativi per favorire l’apprendimento si assestasse solo al 48%. Un dato simile si registra anche nelle risposte degli insegnanti, che non si sentono del tutto pronti a trasferire il loro insegnamento esclusivamente su strumenti digitali[3].

Un altro argomento che è stato esplorato è quello dei compiti a casa, in quanto il 40% degli italiani si dichiara soddisfatto dei compiti dati ai propri figli, anche se non li trova particolarmente impegnativi, bensì adeguati ai livelli di istruzione e al carico di lavoro. Nonostante ciò, la stessa percentuale ha dichiarato di aver implementato, soprattutto per quel che riguarda l’apprendimento dell’inglese, diversi strumenti alternativi, come film, libri, giochi e soprattutto corsi extra curriculari, indicando quindi che le canoniche ore di inglese spese a scuola non vengono considerate abbastanza per un adeguato avvicinamento alla lingua. Un secondo 28,5% afferma di utilizzare metodi alternativi, ma di non usufruire di corsi strutturati al di fuori di quelli scolastici.

 

[1] Survey condotta su un campione di 500 intervistati tramite la piattaforma online Askattest.

[2] Un'indagine realizzata dal Centro per la Salute del Bambino evidenzia che il 38% dei bambini con meno di 2 anni ha già utilizzato un dispositivo mobile per giocare o guardare un video; il 63% dei bambini fino agli 8 anni utilizza i device dei genitori, mentre a 8 anni questa percentuale sale fino al 72%. I contenuti preferiti sono soprattutto i videogiochi.

[3] Fonte: dato OCSE, 22 aprile 2021.

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