Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale inaugura la Stagione 2024/2025 del Teatro Ermanno Fabbri di Vignola

Da Martedì 26 novembre 2024, fino al al 5 maggio 2025
Comunicato Precedente

next
Comunicato Successivo

next
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 



Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale inaugura la programmazione del Teatro Ermanno Fabbri di Vignola a seguito della proroga per la Stagione 2024/25 dell’accordo pregresso, e con la prospettiva di procedere a un rinnovo triennale della convenzione sulla gestione, in piena intesa con il Comune di Vignola, e grazie anche al sostegno positivo di Fondazione di Vignola e Unione Terre di Castelli.  

Un cartellone di spettacoli che si snoda dal 26 novembre al 5 maggio, composto da 9 titoli di cui 2 produzioni, 3 co-produzioni e 4 ospitalità, a cui si aggiungeranno alcuni appuntamenti per le scuole e per le famiglie.

 

«Come Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale – dichiara il presidente Giuliano Barbolini – siamo davvero felici di poter ridare continuità alla gestione delle Stagioni del Teatro Ermanno Fabbri, in un orizzonte di respiro triennale, confermando e rafforzando così l’impegno pubblico della Fondazione in tutte le città della sua geografia diffusa. 

La proroga della convenzione firmata da ERT e Comune di Vignola è infatti un passaggio necessario come ponte per la definizione di un nuovo accordo da proiettare su base triennale: un risultato importante che garantisce non solo tempi adeguati alla programmazione, ma anche di immaginare un calendario in linea con il progetto artistico triennale che verrà presentato al Ministero il prossimo gennaio. Questo traguardo e l’avvio della Stagione 2024/25 sono stati resi possibili grazie al lavoro sinergico fra le realtà del territorio, in particolare alla stretta collaborazione di ERT con l’Amministrazione Comunale di Vignola e al sostegno positivo di Fondazione di Vignola e dell’Unione Terre di Castelli».

 

Un calendario che abbraccia una pluralità di linguaggi, per incontrare una platea sempre più allargata di spettatori, come sostiene il direttore Valter Malosti: «La Stagione del Teatro Ermanno Fabbri si pone in linea con la visione di un teatro d’arte popolare: è un cartellone multidisciplinare che porta sul territorio vignolese volti noti e amati dal pubblico e artisti emergenti, drammaturgie internazionali, classici del teatro e spettacoli dedicati a urgenti temi contemporanei. Ci auguriamo che questa Stagione, come la precedente, possa incontrare un pubblico sempre più ampio e differenziato, per gusti e per età».

 

La programmazione a Vignola si apre con nomi noti e apprezzati della scena teatrale e cinematografica come Silvio Orlando diretto dal regista e drammaturgo spagnolo Pablo Remón in Ciarlatani e il popolare Filippo Nigro protagonista e co-regista insieme a Fabrizio Arcuri dello spettacolo Premio Nazionale Franco Enriquez 2022 Every Brilliant Thing. 

Spazio anche a classici del teatro che hanno fatto molto parlare di sé come Le serve di Jean Genet diretto da Veronica Cruciani con Eva Robin’s, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna, attrice in cartellone al Fabbri anche con Chi resta, la sua seconda prova da autrice e regista. 

Tra gli spettacoli dedicati alla storia contemporanea, L’Ultima Estate. Falcone e Borsellino 30 anni, scritto da Claudio Fava, un progetto di Simone Luglio, anche in scena diretto da Chiara Callegari; e Come gli uccelli, il capolavoro del drammaturgo libano-canadese Wajdi Mouawad con la regia di Marco Lorenzi che affronta il delicato e attuale tema della guerra, dell’ideologia e dello scontro fra culture in modo estremamente toccante.

 

Dopo il riscontro positivo da parte del pubblico, ERT conferma e amplia il servizio navette. Gli spettatori di Vignola potranno infatti assistere a tre spettacoli in altre sedi ERT: uno a Bologna al Teatro Arena del Sole, Don Giovanni con la regia e interpretazione di Arturo Cirillo; e due a Modena al Teatro Storchi, ovvero La madre del drammaturgo francese Premio Oscar per il film The Father Florian Zeller con Lunetta Savino e l’ultimo lavoro di Emma Dante, Extra moenia.

LA STAGIONE DI ERT A VIGNOLA

Il sipario si alza il 26 novembre con Silvio Orlando, attore di teatro e cinema molto amato dal pubblico (nomination come miglior attore non protagonista ai David di Donatello nel 2024 per il film Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti) in scena con Ciarlatani, tratto da Los Farsantes del drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón (vincitore del Premio Nacional de Literatura Dramática 2021), qui anche regista. 

La commedia, tradotta in italiano dall’autore Davide Carnevali, procede per racconti paralleli: sul palco le vite di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro, Anna e Diego, per sollevare una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la realtà. 

 

Grazie al servizio di navette, il pubblico di Vignola potrà assistere il 6 dicembre al Teatro Storchi di Modena a Extra moenia di Emma Dante, fra le più apprezzate e riconosciute registe italiane di cinema, opera e prosa anche fuori dai nostri confini. Il titolo proviene dalla locuzione latina che significa “fuori dalla mura”: lo spettacolo racconta infatti i momenti di una giornata qualunque in cui una piccola comunità si sveglia, si prepara ed esce di casa per affrontare il mondo. Le relazioni, gli incontri, il lavoro, la competizione, la frustrazione sono solo alcuni tasselli che formano il mosaico di questa città e che serve a Emma Dante per mostrare un percorso per liberarsi dalla maschera sociale che ci obbliga a ricoprire un ruolo fuori dalle mura domestiche. Un allestimento fisico e allegorico, un rito collettivo dove a prevalere è la danza perché, per usare le parole di Pina Bausch, «danzare... danzare… è l’unica maniera per non essere perduti».  

 

Una figlia attraversa l’esperienza dolorosa della perdita della madre: è il racconto di Chi resta, il lavoro prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale di Matilde Vigna e Anna Zanetti, al Fabbri il 10 gennaio. Dopo il successo di Una riga nera al piano di sopra, seconda prova da autrice e regista per l’attrice due volte Premio Ubu e Premio Eleonora Duse 2021 (Menzione d’onore come attrice emergente) qui in scena insieme a Daniela Piperno che il pubblico ricorderà nel film Ferrari di Michael Mann.

Chi resta indaga con delicatezza la solitudine di una generazione, quella di chi oggi ha poco meno di 40 anni e non ha figli. Attraversando la grottesca burocrazia post-mortem, lo spettacolo racconta responsabilità che emergono e un dolore che divora tutto e riporta all’infanzia.

Il testo dello spettacolo è pubblicato nel volume Sopravviverci. Due pezzi sulla perdita insieme a Una riga nera al piano di sopra nella collana Linea di ERT e Luca Sossella editore.

 

Il 24 gennaio al Teatro Storchi di Modena (raggiungibile con il servizio navette), Lunetta Savino e Andrea Renzi sono protagonisti de La madre del drammaturgo francese Premio Oscar per il film The Father Florian Zeller, primo capitolo di una trilogia dedicata al tema della famiglia. La pièce indaga il tema dell’amore materno e le sue possibili derive patologiche: Anna, interpretata con grande sensibilità dalla poliedrica Lunetta Savino, vive come un vero e proprio tradimento la partenza del figlio, ormai adulto, che coincide anche con il deterioramento del rapporto con il marito. I toni leggeri da commedia dell’inizio si trasformano gradualmente in un dramma che non sembra essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele. 

 

Ultima trasferta per il pubblico di Vignola il 14 febbraio al Teatro Arena del Sole di Bologna dove Arturo Cirillo presenta Don Giovanni, un lavoro che nasce dalla sua passione per Molière. Per raccontare il mito di Don Giovanni e per restituire in scena tutta la complessità di questo personaggio, Cirillo usa forme e codici diversi, conservando il tono comico paradossale e ossessivo di Molière, la poesia e la leggerezza di Da Ponte unita alla musica di Mozart che di questa vicenda riesce a raccontare sia la grazia che la tragedia ineluttabile.

Lo spettacolo è co-prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale insieme a Marche Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova. 

 

Il 27 febbraio Veronica Cruciani, regista da sempre molto attenta alle questioni sociali (Premio Hystrio-Anct 2012, Premio Hystrio alla regia 2022, Premio Anct alla regia 2024), dirige l’icona pop del transgender Eva Robin’s, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna nell’opera di Jean Genet Le serve, una co-produzione ERT con CMC-Nidodiragno, Teatro Stabile di Bolzano. Liberamente ispirata a un fatto di cronaca che scosse l’opinione pubblica francese negli anni Trenta, la storia delle due sorelle domestiche, Claire e Solange, e del loro rapporto di amore e odio nei confronti della padrona, l’elegante Madame, è trasposta in una città europea contemporanea, focalizzandosi sui temi del potere e del genere. 

 

Il calendario prosegue l’8 marzo con Every Brilliant Thing: scritta nel 2013 da Duncan Macmillan e Jonny Donahoe (che ne è stato anche il primo interprete), la versione in italiano dello spettacolo viene messa in scena nel 2021 nella traduzione di Michele Panella e con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, qui anche protagonista. Un racconto che procede per “liste di cose per cui vale la pena vivere”, fra episodi e aneddoti catturati al volo a margine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub: momenti speciali, illuminazioni, piccole manie, incontri, emozioni e attimi indimenticabili, nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui la vita debba essere vissuta. Attraverso una scrittura dal ritmo serrato e divertente e con la complicità del pubblico, Every Brilliant Thing riesce a toccare un tema complesso come la depressione. 

 

Come gli uccelli è lo spettacolo in programma l’8 aprile, tratto dal testo bellissimo dello scrittore libano-canadese Waijdi Mouawad e diretto da Marco Lorenzi, uno dei registi più interessanti della nuova generazione, co-fondatore della compagnia Il Mulino di Amleto (Premio Anct 2021), con il quale ERT ha iniziato un rapporto produttivo nel 2023 (Affabulazione è la regia affidatagli nell’ambito del progetto dedicato a Pasolini Come devi immaginarmi, a cura di Valter Malosti e dello studioso Giovanni Agosti). La pièce, tradotta in italiano da Monica Capuani e andata in scena in prima assoluta nella scorsa stagione a pochi giorni dall’attacco di Hamas a Israele, narra la storia d’amore tra Eitan, un giovane di famiglia ebraica e Wahida, una ragazza di origini arabe, sullo sfondo di conflitti ideologici e culturali drammaticamente attuali e che pongono di fronte a urgenti questioni politiche. Uno spettacolo intenso e toccante.

Una coproduzione ERT con A.M.A. Factory, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Teatro Nazionale di Genova, TPE – Teatro Piemonte Europa in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi.

 

Chiude la Stagione il 5 maggio L’Ultima Estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo, il progetto di Simone Luglio (Falcone nella serie Rai La mafia uccide solo d’estate), su testo di Claudio Fava, ex Presidente della Commissione antimafia in Sicilia ma anche scrittore (ha firmato la sceneggiatura de I cento passi), e con la regia di Chiara Callegari, prodotto da ERT / Teatro Nazionale. «I due protagonisti – commenta Chiara Callegari – per una volta sottratti alle ritualità e alle mitologie, si interrogano e si raccontano, si confrontano tra loro e con lo spettatore, portandolo a rivivere momenti fondamentali della loro amicizia, oltre che della storia di questo Paese. […] Un viaggio nel tempo con due guide d’eccezione e una domanda sospesa: quale parte tocca a noi, adesso?».



CAMPAGNA ABBONAMENTI E BIGLIETTI

La campagna abbonamenti avrà inizio il 5 novembre e fino al 9 sarà possibile acquistare in prelazione gli abbonamenti a posto fisso (Prosa 6 e Prosa 6+3); da martedì 12 saranno in vendita i biglietti e tutte le formule d’abbonamento. La biglietteria sarà aperta dal 5 al 23 novembre, dal martedì al sabato dalle ore 10.30 alle 14.00.

Mentre da martedì 26 novembre la biglietteria seguirà gli orari consueti: martedì, giovedì e sabato dalle 10.30 alle 14.00. 

Ufficio Stampa
Allegati
Slide ShowSlide Show
Non disponibili