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Arte e Cultura

Anteprima il 28 settembre a Bentivoglio (BO) di Agorà, nona edizione, Stagione 2024/25 con "Il cane infernale" di Teatro Medico Ipnotico

Apertura di stagione il 12 e 13 ottobre a Castel Maggiore con "Vorrei una voce" di Tindaro Granata
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

 

 

 

 

 Agorà, nona edizione, Stagione 2024/25 

 Anteprima, sabato 28 Settembre 2024:

 Il cane infernale
Teatro Medico Ipnotico

Sabato 28 settembre 2024, ore 17.00, Castello di Bentivoglio
Via Saliceto 1
Bentivoglio (BO)

 

INGRESSO GRATUITO

prenotazione consigliata

burattinaio Patrizio Dall’Argine
assistente Veronica Ambrosini
burattini, scene, costumi Patrizio Dall'Argine, Veronica Ambrosini
 

Giuseppe Verdi e Richard Wagner durante una passeggiata in città discutono di melodramma e tragedia. Il Maestro si accalora un po’ troppo andandosene in malo modo e così Wagner decide di dare una lezione a lui e a tutta la città sguinzagliando il suo feroce cane, Tannhauser, per scatenare l’apocalisse. Iniziano così le vicende narrate nello spettacolo Il cane infernale, in scena sabato 28 settembre al Castello di Bentivoglio come anteprima della nona Stagione Agorà.

 

Il cane infernale è uno spettacolo di burattini fuori dagli schemi, che con la sua ironia tagliente fa ridere grandi e bambini, ideato e costruito – concettualmente e materialmente - da Patrizio Dall’Argine, cuore e mente del Teatro Medico Ipnotico insieme a Veronica Ambrosini. Una compagnia di Teatro d’Arte a base famigliare: Patrizio si occupa dei soggetti, dei testi, dell’intaglio delle teste e della pittura delle scene; Veronica dell’ideazione e della confezione dei costumi dei burattini, della costruzione di pupazzi e dell’organizzazione. Le figlie Virginia e Thea collaborano come consulenti di grafica, video e fotografia e in alcuni spettacoli come assistenti di baracca.

 

Al centro dell'esperienza medico-ipnotica sta il Burattino. Questo attore di legno dialoga e si confronta, si contamina e si riflette nelle altre Arti: pittura, cinema, cinema di animazione, musica classica, fotografia, intessendo canovacci originali che hanno come fine l’incontro con gli spettatori.

 

Prenotazioni: biglietteria.teatri@renogalliera.it, 333 8839450

 

 

Vorrei una voce
Tindaro Granata

Sabato 12 ottobre 2024, ore 21.00 e Domenica 13 ottobre 2024, ore 17.30 

Teatro Biagi D'Antona 
Via Giorgio La Pira 54
Castel Maggiore (BO)

di e con Tindaro Granata

con le canzoni di Mina

ispirato dall’incontro con le detenute-attrici del teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina nell’ambito del progetto Il Teatro per Sognare di D’aRteventi diretto da Daniela Ursino

disegno luci Luigi Biondi

costumi Aurora Damanti

regista assistente Alessandro Bandini

produzione LAC Lugano Arte e Cultura

in collaborazione con Proxima Res

partner di produzione Gruppo Ospedaliero Moncucco 

 

Scritto e interpretato da Tindaro Granata, Vorrei una voce è un monologo costruito attraverso le canzoni di Mina cantate in playback. Il fulcro della drammaturgia è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Vorrei una voce è dedicato a coloro i quali hanno perso la capacità di farlo. Lo spettacolo è ispirato dal lungo percorso teatrale che l’autore e attore siciliano ha realizzato al teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina con le detenute di alta sicurezza, nell’ambito del progetto Il Teatro per Sognare.  

 

Con le detenute abbiamo messo in scena l’ultimo concerto live di Mina, tenutosi alla Bussola il 23 agosto 1978. L’idea era quella di entrare nei propri ricordi, in un proprio spazio, dove tutto sarebbe stato possibile, recuperando una femminilità annullata, la libertà di espressione della propria anima e del proprio corpo, in un luogo che, per forza di cose, tende quotidianamente ad annullare tutto questo. Mi sono trovato, con loro, a cercare il senso di tutto quello che avevo fatto fino ad allora. Tindaro Granata

 

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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