MY FIRST CAMERA – Sogno di un bambino che diventa realtà

Evento dell’Associazione CAF a cura di Marco Mignani In collaborazione con Zues Design Store che si terrà il giovedì 29 settembre
milano, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 L’incontro tra l’Associazione CAF e la fotografia d’autore nasce 18 anni fa con la prima edizione di Scatti per Bene, annuale asta benefica di fotografie, realizzata grazie alla collaborazione di Sotheby’s Italia, ma soprattutto grazie al dono di fotografi professionisti che hanno deciso di supportare con i loro scatti le finalità dell’Associazione. Da questa esperienza di successo sono nate nel tempo numerose altre iniziative, accomunate dal sodalizio magico fra arte fotografica e solidarietà.

MY FIRST CAMERA è la nuova iniziativa dell' Associazione CAF Onlus , frutto dell’incontro con l’amico fotografo Marco Mignani, che ha deciso di dedicare al sostegno delle attività di accoglienza e cura dei minori in difficoltà il suo sogno di bambino che è diventato realtà.

Protagonisti di questa nuova avventura saranno una serie di Ritratti per Bene, volti di professionisti, manager, artisti, uomini e donne di spettacolo accomunati dalla sensibilità per il sociale e dall’amore per la fotografia. Denominator comune di questi splendidi ritratti, la vecchia macchina fotografica di Marco, l’oggetto che gli ha cambiato la vita e che simboleggia per tutti i protagonisti il momento in cui hanno dato alla loro vita quella sterzata che li ha condotti ad essere ciò che sono oggi.
My First Camera vuole raccontare appunto la storia universale di quell’occasione inaspettata di cambiamento, che è linfa nella vita di ognuno di noi.

Per questo sentiamo particolarmente vicino questo progetto, che nella sua stessa genesi racconta qualcosa di importante sulla nostra Associazione e sul senso profondo del suo operato: perché nella vita di ognuno dei nostri ospiti, ambiamo ad essere quello stesso punto di svolta, che è in grado da un lato di spezzare la catena di violenza e negatività che ha caratterizzato la vita famigliare di questi minori, dall’altro di aprire la strada verso un futuro diverso e migliore.
Così, questa affinità profonda di significato ci permetterà, attraverso i ritratti di Marco Mignani, di raccontarci e raccontare qualcosa di noi, in un cammino a tappe che inizierà con l’evento di settembre «MY FIRST CAMERA – Sogno di un bambino che diventa realtà». 

MARCO MIGNANI racconta la genesi del progetto:«Durante il lockdown, come la maggior parte dei fotografi, ho aperto i famigerati scatoloni dell'archivio, per fare quello che viene sempre rimandato: scansionare, ordinare archiviare i vecchi lavori
In uno di questi scatoloni ho trovato la mia prima macchina fotografica, regalatami da mio padre quando avevo otto anni. Un regalo che ha segnato il percorso della mia vita, tanto da far diventare il sogno di un bambino realtà
Nasce così l'idea di un progetto nel quale raccogliere una serie di ritratti dove il soggetto tiene in mano la mia prima macchina fotografica: fa finta di fotografarmi, ci gioca o semplicemente la tiene in mano.
L'obbiettivo finale è quello di realizzare una mostra al fine di raccogliere fondi per l’Associazione CAF con lo scopo di aiutare i bambini e i ragazzi meno fortunati che ancora non hanno potuto veder realizzato il proprio sogno. Naturalmente, elaborando questo progetto l'archivio non è mai stato messo in ordine!
Ma il passato deve ispirare il futuro, non va messo in ordine.»

BIO MARCO MIGNANI:
Nato a Rapallo (GE), si trasferisce con la famiglia a Milano, dove, a 8 anni, il padre gli regala la sua prima macchina fotografica e se ne innamora subito. Terminati gli studi, inizia a lavorare come assistente con alcuni dei migliori fotografi del panorama della moda. 
Nel 1986 inizia la professione di fotografo di moda collaborando con molte riviste e aziende. Nel 2008 inizia la sua collaborazione con l'Unicef, che lo porta spesso in Africa alimentando la propria passione per il reportage fotografico e l’impegno sociale, portando la sua fotografia ad una visione più ampia, quella del racconto. 
Nel 2015 inizia la collaborazione con la Fondazione Ambrosoli che lo porta a Kalongo (Uganda) per un reportage sul Dr. Ambrosoli Memorial Hospital. Al ritorno sono state allestite due mostre, i proventi della vendita delle immagini sono stati interamente devoluti all'ospedale. 
Nel 2018 scopre la passione per l'elaborazione delle immagini con la pittura digitale creando progetti di fine art come Fallen Angels, Dancing Angels, Chrysalis e FaceOFF.
Come fotografo firma campagne pubblicitarie per Gerardini, Gillette, Fairy, Head & Shoulders e Audible
Come regista, spot per Blauer USA, Bpd be Proud of this Dress, Ansaldo Energia e il suo primo cortometraggio: "Il Cerchio".

Ufficio Stampa