De Laurentiis, il Napoli è suo ma vi è un aspetto che non può disconoscere!

Aurelio De Laurentiis è il proprietario del Napoli e, come tale, può fare ciò che vuole del suo club. Può decidere obiettivi vari ed effettuare qualsiasi programmazione.
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

Aurelio De Laurentiis è il proprietario del Napoli e, come tale, può fare ciò che vuole del suo club. Può decidere obiettivi vari ed effettuare qualsiasi programmazione.

Può anche stabilire di ricominciare, periodicamente, i cicli della squadra azzurra. Cicli che si alternano,  senza soluzione di continuità, ogni due – tre anni con lo stesso clichèFormat che può essere legittimamente condiviso o meno dalla tifoseria partenopea e che si rifà al solito canovàccio: procediamo con un nuovo tecnico ed un nuovo ciclo all’insegna   esclusivamente dei bilanci societari.

Non intende procedere per altre strade il Patron del Napoli, non traspare alcune intenzione di creare nuovi e consistenti fatturati per rendere la squadra sempre più competitiva con la dovuta osservanza anche ai bilanci societari.

Questa è parte dell’intervista rilasciata da De Laurentiis,  durante un incontro al ‘Passepartout Festival:

’L’intervista si è poi spostata sulla Superlega, il progetto che fa ancora gola a Juve, Real Madrid e Barcellona. “È figlia del fatto che le organizzazioni del calcio e le istituzioni pensano di fare le ‘istituzionaliste’ con i soldi nostri, con i nostri investimenti. Che interesse ha un Real Madrid, una Juve, un Napoli a fare la Champions indebitandosi per poter fatturare 70-80-90-100 milioni in più se se ne sono spesi 200-300? Non quadra. Io faccio parte dell’Eca, ho sempre detto ad Agnelli che stava sbagliando con la Superlega perché loro volevano diventare gli attori principali del sistema, ma invece democraticamente bisogna lasciare la porta aperta a tutti”. Da queste frasi, velate come spesso accade, per una non completa chiarezza di intenti, traspare –forse- che al Presidente del club azzurro non conviene e/o interessa più partecipare alla Champions League, ma probabilmente alla Superlega un progetto verso il quale aveva manifestato un notevole interesse.

Allora? Quale è il nuovo ciclo ‘’Aureliano’’?

Partecipare al calcio dei ricchi? Sedersi al tavolo imbandito dai maggiori club europei? Allontanarsi sempre di più dal calcio del popolo? Mettere la parola fine alle aspirazioni di una tifoseria che da ‘illo tempore’ non fa altro che seguire la propria squadra del cuore e sognare un qualcosa che è lecito  venga perseguito da un club storico con una tradizione di tutto rispettoe  con un considerevole passato.

Napoli, con un notevole passato

Si Signori! Un notevole passato, non solo per i trofei vinti nell’era Maradona, ma per tutto ciò che ha rappresentato il Napoli nel panorama calcistico nazionale e per i grandi giocatori che hanno vestito la maglia azzurra.

Queste considerazioni vengono fatte da un popolo intero.

 

‘’ Il Napoli non parla da febbraio e penso che la gente ancora si chieda cosa è successo in Napoli-Verona. Ricorda moltissimo Napoli-Perugia, con la sconfitta per 0-1 con autogol di Ferrario. Bisogna capire se il presidente ritiene di dire qualcosa. Credo che il Napoli debba parlare, non si può accettare che al di là del silenzio arrivino persino gli insulti’’. Questo quanto detto a Radio Marte  da  Carlo Verna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti per dire che le parole profferite da De Laurentiis e da Comisso non saranno più tollerate.Vern ha continuato col dire: Parole di De Laurentiis sui giornalisti? Credo che lui ritenga di conoscere un po’ tutte le professioni e sappia farle meglio degli altri. Io tendo sempre a distinguere il ruolo di professionista dell’informazione con quella del rappresentate istituzionale della categoria. Non interverrei su questo tema se non ci fosse stata la problematica di Commisso’’.

Bene, alla luce del pensiero di De Laurentiis, alcune problematiche che affliggono il Napoli vengono attribuite ai giornalisti!

Magnifico! Allora il problema si può risolvere. Dopo il silenzio stampa della Società, si tolga anche ogni forma di lavoro e legittima,  dovuta partecipazione ai media ed il Napoli tornerà a grandissimi livelli!

Troppo semplice trovare una forma di alchimia vincente prendendo simili provvedimenti.

Molto più semplice e DOVEROSO sarebbe attuare un comportamento  trasparente invocato da motissimi tifosi ed addetti ai lavori. 

Dove portano questi cicli e ricicli di De Laurentiis?

Caro Presidente, il Napoli è suo, ma il calcio è del popolo. Tifoseria azuurra che potrebbe anche essere in linea con le sue legittime aspirazioni, sempre che le setsse vanissero accompagnate dalla dovuta trasparenza e periodica comunicazione.

I silenzi stampa non producono nulla e servono solo ad erigere una BARRIERA tra gli ufruitori di un servizio e chi fornisce e gestisce lo stesso. 

La invito, cortesemente. a parlare ed sprimere chiaramente senza i se o i ma, quale è e sarà il progetto Napoli nel’immediato fuuro ed a cosa portano questi continui cicli e ricicli.

Ci pensi, grazie 

Vincenzo Vitiello

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