ALA Art Prize 2024 ALA PRESENTA CLOUDY CARE DI CATHERINE BIOCCA, OPERA VINCITRICE DI ALA Art Prize 2024 UN’INIZIATIVA DI ALA FOR ART

ALA presenta l’opera CLOUDY CARE dell’artista Catherine Biocca, vincitrice dell’edizione 2024 di ALA Art Prize, un’iniziativa ALA For Art, progetto che lega gli imprenditori Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna, alla guida del Gruppo ALA, all’arte contemporanea. Dal 28 ottobre la nuova opera, assegnataria del primo premio di questa quarta edizione di ALA Art Prize, sarà visitabile negli spazi della sede ALA di Napoli, nel Teatro Mediterraneo del Parco della Mostra d’Oltre
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Il progetto di Catherine Biocca è stato selezionato dal Comitato Scientifico di ALA Art Prize composto da Giovanni Carmine, Direttore della Kunst Halle di San Gallo e curatore di Art Basel Unlimited, Eugenio Viola, Direttore Artistico del MAMBO - Museo de Arte Moderno de Bogotá e Curatore della 24° Bienal de Art Paiz in Guatemala, e Alessia Volpe, Exhibition Manager alla Bourse de Commerce — Pinault Collection di Parigi.
Nella sua pratica Catherine Biocca utilizza un’ampia varietà di tecniche e materiali, dai disegni a installazioni audio-video a sculture animate, che riversano lo spettatore in un ambiente da attraversare. Biocca è profondamente legata a un immaginario che trae ispirazione da internet, dalla pubblicità, dai cartoni animati, retaggio dei suoi ricordi d'infanzia e delle influenze della cultura digitale. Mescola ironia e cinismo, crea situazioni distopiche e ambigue, attraenti e respingenti allo stesso tempo, fa proprie le strategie comunicative del web della sovrapposizione di significati e della moltiplicazione delle immagini, generando opere che con una vena nostalgica e malinconica ci raccontano aspetti assurdi e stranianti esperibili nel quotidiano.
In risposta alla open call di ALA Art Prize 2024 - Notes on taking care, lanciata con l’obiettivo di attivare una riflessione ed esplorare la fenomenologia della cura, Catherine Biocca ha presentato il progetto CLOUDY CARE.

CLOUDY CARE è un’opera interattiva, composta da diverse installazioni allestite per la prima volta nella storia del Premio in più aree dislocate in diverse zone dell’headquarter di ALA, come ad esempio ambienti di passaggio, di pausa e di condivisione. L’opera si compone di diversi elementi che in maniera modulare tornano in ognuna delle installazioni: al centro ci sono tre telefoni tradizionali montati su mensole a parete, che consentono ai partecipanti di alzare la cornetta e ascoltare messaggi positivi e incoraggianti, registrati e attivati da un sistema audio nascosto. Questa esperienza, concepita per offrire una connessione emotiva e un senso di conforto coinvolge sia i visitatori che il personale ALA, favorendo momenti di condivisione autentica e profonda.
Sulla parete, con i telefoni, si stagliano, figure umane realizzate in un materiale leggero e soffice, che ricorda le nuvole, sospese a mezz’aria creano un effetto di morbidezza e tridimensionalità. Le figure, avvolte in un abbraccio, trasmettono un senso profondo di intimità e connessione, integrandosi con le nuvole che le circondano. CLOUDY CARE offre pause cariche di significati per il personale ALA, promuovendo un ambiente di lavoro basato sulla cura reciproca e sull'empatia. Le “telefonate di cura” non sono solo gesti simbolici, ma un'opportunità per costruire una cultura organizzativa che mette il benessere di tutti e tutte al primo posto. Alzando la cornetta quindi si possono ascoltare frasi come: “Meriti di essere gentile con te stesso, anche nei tuoi giorni più disordinati. Parla a te stesso con la stessa compassione che offriresti a un amico”, oppure, “Oggi, concediti il permesso di respirare ed esistere. Chiudi gli occhi, fai un respiro profondo e lascia andare ogni tensione nel tuo corpo”. Ogni messaggio di amore e supporto diventa un momento prezioso per ricollegarsi con i valori di comunità e solidarietà, trascendendo l'aspetto meramente artistico e toccando il cuore dell'esperienza umana.

Le voci che animano l’installazione sono quelle di chi quotidianamente abita gli spazi di ALA, il team di professionisti e professioniste che sono stati coinvolti nella realizzazione dell’opera, leggendo alcune delle frasi di cura che l’artista ha estrapolato da forum online e chat room per self-care.
Con il progetto CLOUDY CARE celebriamo l'importanza dell'arte come mezzo per creare connessioni significative e momenti di riflessione all'interno del nostro ambiente di lavoro.” Afferma Vittorio Genna, Vice Presidente di ALA, “L’installazione di Catherine Biocca non è solo un'opera visiva ma un'esperienza interattiva che invita ognuno di noi a prendersi un momento per ascoltare, ascoltarsi e riflettere. Ci aiuta a promuovere una cultura aziendale che fa della centralità delle persone e del benessere individuale e collettivo valori da coltivare. La partecipazione attiva del nostro team, coinvolto non solo in fase di valutazione dei progetti finalisti indicati dal nostro Comitato Scientifico ma anche nella fase di produzione dell’opera, è un ulteriore tassello che si aggiunge al percorso di ALA For Art e ci conferma l’importanza di mantenere aperto quel dialogo tra arte e impresa che arricchisce il nostro lavoro valorizzando il contributo di tutte e tutti”.

In questa edizione speciale di ALA Art Prize 2024 il Comitato Scientifico ha scelto di assegnare una Menzione Speciale a Veronica Bisesti, che con il progetto Partitura della nascita (2024) si aggiudica un ulteriore premio di produzione a copertura dei costi di realizzazione dell’opera, che sarà presentata in ALA nei prossimi mesi.

La collezione ALA si arricchisce inoltre di un nuovo gruppo di opere selezionate attraverso l’ALA For Art Acquisition Program 2024 che vede Eugenio Tibaldi, Alice Visentin, Corinna Gosmaro, Effe Minelli aggiungersi agli artisti in collezione.
Siamo felici di veder crescere la collezione con i lavori di Eugenio Tibaldi, Alice Visentin, Corinna Gosmaro, Effe Minelli e, presto, di Veronica Bisesti, vincitrice della Menzione Speciale dell’edizione del Premio di quest’anno. Ogni opera e ogni artista diventano parte della nostra storia aziendale, dispositivo grazie al quale veicolare la nostra cultura d’impresa e costruire relazioni significative con le comunità di riferimento” conclude Fulvio Scannapieco Presidente di ALA S.p.A. I lavori di Biocca, Tibaldi, Visentin, Gosmaro e Effe Minelli si aggiungono a Acque Amare di Bea Bonafini (vincitrice dell’edizione 2023 di ALA Art Prize), Luciferasi di Alberto Tadiello (vincitore dell’edizione 2022 di ALA Art Prize), a UP di Mariangela Levita (vincitrice dell’edizione 2021 del premio) e alle opere di Andrea Bolognino, Antonio Della Guardia, Giorgia Garzilli, Giulia Piscitelli anche loro parte del programma di acquisizioni annuali avviate nel 2022 con lo scopo di arricchire la collezione ALA.
La serata del 28 ottobre è inoltre occasione per la presentazione del nuovo volume dedicato all’esperienza di ALA For Art 2023 attraverso un libro che racconta, con testi di Eugenio Viola e Alessia Volpe, il lavoro di Bea Bonafini, Acque Amare, vincitore della terza edizione di ALA Art Prize e le opere in collezione.


Catherine Biocca (1984, Roma) vive e lavora a Roma.
Si è laureata in Scienze Politiche all'Università LUISS di Roma nel 2006 e ha studiato Belle Arti all'Accademia d'Arte di Düsseldorf, dove ha conseguito il B.A. nel 2010 e il M.A. nel 2013. Nel 2014-2015 è stata artista in residenza presso il programma post-laurea della Rijksakademie van beeldende Kunsten di Amsterdam. Attualmente, Biocca è assistente alla cattedra di Studio Art presso la John Cabot University e docente ospite presso l'Udk di Berlino.
Il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre nazionali e internazionali, come la Biennale di Animazione di Shenzhen del 2016; la Biennale degli Urali del 2017; Neuer Berliner Kunstverein, Berlino; Kunstverein Nürnberg; LOK - Kunstmuseum St Gallen; Stigter van Doesburg Gallery, Amsterdam; Longtermhandstand, Budapest; Polansky Gallery, Praga; San Francisco Convent, L'Avana; Linseed Project, Shanghai; Miami New Media Festival; Light Industries, New York; Cabinet & Studiolo, Milano; Fondazione Volume! e Accademia di San Luca, Roma.
In Europa, Biocca è rappresentata anche dalla galleria greengrassi di Londra e PSM di Berlino, e negli ultimi anni ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui la borsa di ricerca Stiftung Kunstfonds, il Berliner Senat Stipend, la borsa di studio ROSE del Mambo di Bologna, il Mondrian Fonds dei Paesi Bassi e lo Strabag International Prize di Vienna.