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Recovery fund in Liguria: Genova che osa presenta un piano alternativo da 5 miliardi. Risposte positive da parte dell’opposizione.

In vista della discussione sul recovery fund che si svolgerà nel corso del consiglio regionale ligure di lunedì 25 gennaio Genova che osa ha inviato ai consiglieri regionali dell’opposizione copia del documento in cui propone una serie di azioni volte a ridurre le diseguaglianze in Liguria.
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In vista della discussione sul recovery fund che si svolgerà nel corso del consiglio regionale ligure di lunedì 25 gennaio Genova che osa ha inviato ai consiglieri regionali dell’opposizione copia del documento in cui propone una serie di azioni volte a ridurre le diseguaglianze in Liguria.

Risposte positive sono arrivate dai rappresentanti dei gruppi consiliari di PD, Lista Sansa e Linea Condivisa. Nelle prossime settimane Genova che osa lavorerà per organizzare un evento pubblico in cui allargare la discussione a esponenti della società civile e dell’associazionismo.

“Per noi l’obiettivo è la riduzione delle disuguaglianze. In particolare, vogliamo affrontare la questione di genere e quella giovanile. - dichiara Stefano Gaggero - Proponiamo sette punti per investire 5 miliardi, concentrati su un numero limitato di ambiti e diretti tutti in modo preciso a ridurre le disuguaglianze in Liguria.”

Il documento presentato da Genova che osa propone una strategia d’investimento che riguarda sette aree: spazi, scuola, ambiente, mobilità, salute, dati e parità di genere. In ciascuna area la priorità è investire per ridurre le diseguaglianze e contrastarne in particolare le cause immateriali. Le diverse misure sono interconnesse e si completano tra loro in maniera strategica così come le disuguaglianze che vuole combattere si intrecciano e amplificano vicendevolmente.

“Genova che osa è una associazione no profit che si occupa di politica, il nostro scopo è determinare un profondo cambiamento strutturale, nel senso di rendere il mondo più eguale e solidale. - conclude Lorenzo Azzolini - Agiamo sul territorio, avanzando proposte innovative e radicali. Con questo documento proseguiamo la campagna iniziata prima delle elezioni regionali.”

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